La seconda stagione di The Saints, la serie prodotta da Martin Scorsese per la piattaforma Fox Nation, punta i riflettori su una delle figure spirituali più amate dagli adolescenti cattolici di tutto il mondo: il beato Carlo Acutis. L’episodio, uno dei più attesi del nuovo ciclo, sarà diretto da Francesca Scorsese, figlia del celebre regista italoamericano. Una scelta che unisce sguardo generazionale e sensibilità autoriale, riflettendo la volontà di raccontare la santità attraverso linguaggi contemporanei. La stagione, partita domenica, proseguirà con un’uscita settimanale fino al 7 dicembre e tornerà poi dal 5 al 26 aprile 2026.
A interpretare Carlo Acutis sarà Jacopo Iebba, giovane attore di origini sarde nato e cresciuto a Tivoli. Una responsabilità che Iebba stesso ha definito “enorme” in un’intervista a Rai News: "Interpretare Carlo Acutis è stata una grande responsabilità: non è un personaggio inventato, è una persona vera. E questo ti obbliga a essere onesto. Sono tanto grato a tutto questo". Parole che restituiscono la delicatezza del ruolo e, allo stesso tempo, la centralità che la produzione sembra voler dare alla dimensione umana del beato, più che all’icona mediatica che negli anni si è consolidata.
La scelta di dedicare un intero episodio ad Acutis si inserisce in un percorso più ampio di Fox Nation e di Scorsese, da tempo attenti al tema della spiritualità cristiana e alla narrazione dei santi come figure capaci di parlare anche al pubblico laico. L’obiettivo è chiaro: raccontare storie radicate nella tradizione cattolica, ma con linguaggi visivi e ritmi narrativi capaci di intercettare sensibilità contemporanee, soprattutto quelle delle nuove generazioni.
L’episodio dedicato ad Acutis, la cui salma riposa ad Assisi nel Santuario della Spogliazione, si preannuncia come uno dei punti chiave della stagione. Non solo perché il giovane beato è oggi considerato un simbolo per i nativi digitali, ma anche perché la sua vicenda biografica - breve, intensa e profondamente segnata dalla fede - offre un terreno narrativo ideale per un racconto che unisce spiritualità, modernità e dimensione sociale.
Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991, figlio di Andrea Acutis, finanziere alla Lazard, e di Antonia Salzano, scrittrice. Battezzato nella chiesa di Our Lady of Dolours a Chelsea, visse i primi anni di vita nel Regno Unito prima che la famiglia si trasferisse a Milano per motivi professionali. A Milano Carlo frequentò prima le scuole delle suore Marcelline, poi il liceo classico all’Istituto Leone XIII, dove emersero tanto il suo talento quanto una spiritualità fuori dal comune.
Già a sette anni ricevette la Prima Comunione, ritenuto maturo per comprenderne il valore sacramentale. La sua vita religiosa si radicò soprattutto nella frequentazione quotidiana dell’Eucaristia, nella recita del rosario e nella partecipazione assidua alle attività parrocchiali di Santa Maria Segreta, dove ricevette anche la Cresima nel 2003.
Accanto alla devozione, Carlo coltivava passioni tipiche della sua generazione: l’informatica e l’aiuto concreto agli altri. Proprio il suo talento digitale gli permise di realizzare il celebre sito dedicato ai miracoli eucaristici, poi divenuto una mostra itinerante esposta in tutto il mondo, dagli Stati Uniti a Lourdes, da Guadalupe a Fatima.
Nel 2006 la sua vita si spezzò bruscamente: una leucemia fulminante di tipo M3 lo portò alla morte nel giro di pochi giorni, il 12 ottobre, all’ospedale San Gerardo di Monza. Aveva 15 anni. Il funerale a Milano fu seguito da una grande partecipazione, e nel 2007 le sue spoglie vennero traslate ad Assisi, città che Carlo amava profondamente e dove aveva espresso il desiderio di essere sepolto.
La sua fama di santità crebbe negli anni e trovò conferma religiosa nel riconoscimento di due miracoli attribuiti alla sua intercessione. Il primo, la guarigione del piccolo brasiliano Matheus Vianna, colpito da pancreas anulare; il secondo, nel 2024, la guarigione inspiegabile di Valeria Valverde, studentessa costaricana operata d’urgenza dopo un grave trauma cranico. Papa Francesco ha autorizzato entrambi i decreti, rafforzando il percorso verso la canonizzazione. Il 10 ottobre 2020, nella basilica di San Francesco ad Assisi, Carlo è stato proclamato beato. Da allora, la sua memoria liturgica cade ogni 12 ottobre. La sua canonizzazione avvenne il 7 settembre 2025 in piazza San Pietro.