Continuano gli episodi di caos nel carcere di Terni. Tre gravi episodi di violenza, tra cui due aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria aggrediti, smartphone e seghe sequestrate, si sono verificati nel giro di 72 ore. Il Sappe Umbria, sindacato autonomo di polizia Penitenziaria, chiede interventi con urgenza.
Nuovi episodi di caos nel carcere di Terni. Nell’arco di 72 si sono consumate due aggressioni ai danni degli agenti della polizia ed è stata devastata una sezione di isolamento nel carcere di Terni.
A rendere noti questi episodi ci ha pensato il segretario regionale del Sappe Umbria, sindacato autonomo polizia penitenziaria, Fabrizio Bonino, che torna a denunciare con forza la drammatica e reiterata situazione di emergenza nella casa circondariale di Sabbione.
Torna a farsi sentire il Sappe, attraverso un comunicato stampa, a firma del segretario regionale, denunciando "la drammatica e reiterata situazione di emergenza che attanaglia la casa circondariale di Terni, dove il personale è allo stremo e la sicurezza è ormai un’utopia".
“La casa circondariale di Terni - denuncia il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria - si trova nuovamente al centro di una situazione di emergenza senza precedenti”.
"Nelle ultime settantadue ore - ricostruisce Bonino - si sono verificati tre episodi gravissimi. Sabato scorso, un detenuto ha aggredito selvaggiamente un ispettore e un assistente capo coordinatore, entrambi ricoverati in ospedale con prognosi di sette giorni. Altri sei agenti hanno necessitato cure".
"Lunedì mattina - insiste Bonino - un altro detenuto ha aggredito con una gomitata un agente per sottrargli le chiavi, per poi sfuggire al controllo e aggredire un altro collega. Nel pomeriggio di lunedì, un terzo detenuto ha devastato una sezione d’isolamento, distruggendo le luci e tentando atti di autolesionismo, lasciando il personale al buio e provocando un grave trauma da stress a un giovane agente".
"Questi episodi non sono casi isolati - ricorda il sindacato - ma rappresentano ormai la tragica normalità di una struttura trasformata in una polveriera dall’insostenibile sovraffollamento e dall’assenza di risposte concrete da parte delle istituzioni. Il carcere ospita attualmente 570 detenuti a fronte di una capienza di 420, pari a un sovraffollamento del 135%. La situazione è aggravata dal continuo afflusso di detenuti provenienti dalla Toscana e dall’impossibilità, al contrario, di trasferire soggetti pericolosi in altre strutture".
Il Sappe Umbria chiede con urgenza al Dap e al ministero "lo sfollamento immediato dei detenuti trasferiti per ordine e sicurezza dalla Toscana e dei detenuti con problematiche psichiatriche, lo sfollamento della sezione protetti, anch’essa al collasso, un piano straordinario di sgravio per l’istituto di Terni e la cessazione dei trasferimenti punitivi dalla Toscana, l’assunzione di responsabilità da parte degli uffici superiori, che non possono più fingere di non vedere".
"Nessuno tocchi la polizia penitenziaria di Terni - conclude il segretario regionale Sappe Umbria, Fabrizio Bonino - Siamo stanchi di parole. Vogliamo fatti, prima che si debba piangere una tragedia annunciata".