Arriva da Terni un nuovo drammatico caso di violenza contro le donne. La vittima è una 32enne residente in città che da tempo subiva stalking e pesanti minacce di morte da parte del marito da cui aveva manifestato l'intenzione di separarsi. Per lui, già condannato per maltrattamenti in famiglia e gravato dal divieto di avvicinamento, si sono ora aperte le porte del carcere di Sabbione.
La donna da tempo viveva un vero e proprio inferno tra le mura domestiche. La famiglia, quello che dovrebbe essere un rifugio sicuro in cui coltivare gli affetti più cari, per lei era diventata lo spazio dove si consumavano continui maltrattamenti. Così era scattata una prima denuncia nei confronti del marito, un coetaneo che oggi risulta residente in provincia di Perugia.
L'uomo l'estate scorsa era stato già condannato in via definitiva alla pena di un anno, nove mesi e dieci giorni di reclusione a conclusione del primo procedimento nell’ambito del quale era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico. Nonostante ciò, una volta appresa la volontà della donna di separarsi da lui, nelle settimane scorse ha cominciato a perseguitarla.
Lui la molestava telefonicamente arrivando più volte a minacciarla di morte. Lo stress devastante e la paura che lui le ha provocato, l'hanno indotta in uno stato di prostrazione tale da cambiare abitudini di vita e anche casa, oltre a costringerla a non uscire più da sola per il timore di trovarsi faccia a faccia con il marito. La situazione è precipitata ulteriormente quando l’uomo, nel frattempo trasferitosi in un Comune della Provincia di Perugia, aveva esternato il concreto proposito di tornare a Terni per uccidere la donna. Una follia tale che era arrivato anche a preannunciare il gesto alle Forze di Polizia.
I Carabinieri ternani, nel frattempo hanno ricevuto la nuova denuncia da parte della donna. Nel giro di poco sono riusciti ad acquisire elementi concreti sia rispetto alla condotta persecutoria dell’uomo che alla sua pericolosità. I militari hanno quindi informato la Procura della Repubblica di Terni, che ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. il provvedimento di custodia cautelare in carcere per il reato di atti persecutori aggravati.
Alla luce dell'agghiacciante quadro emerso, martedì scorso i Carabinieri della Stazione di Terni, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto il 32enne pregiudicato e ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della consorte. L’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Vocabolo Sabbione.
Il caso di cui sopra dimostra ancora una volta la fondamentale importanza di denunciare tali aggressioni della propria vita personale. Lo stalking è un reato estremamente pervasivo che determina un rapido deterioramento della vita in chi lo subisce. Uscire dalla spirale della violenza si può ed è importante non sottovalutare mai i segnali. Pedinamenti, appostamenti, telefonate e messaggi continui, minacce e controlli ossessivi sono i sintomi di un comportamento malato di fronte al quale è necessario tutelarsi.
In Italia ci si può rivolgere oltre che al Numero Unico di Emergenza, il 112, anche al 1522 dedicato a tutte le donne vittime di violenza e stalking. Il 1522 è attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. L’accoglienza è disponibile in italiano e anche in lingua inglese, francese, spagnola e araba. Dal sito del 1522 è inoltre disponibile la mappa con i Centri Anti Violenza presenti sul territorio nazionale, suddivisi per regione. Infine, è possibile scaricare l’App 1522, disponibile sia per Android che per IoS, da cui si può chattare con le operatrici del servizio.