Un confronto serrato, quello di ieri al Cmm, tra la presidente della Regione Stefania Proietti e il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. Durato più di tre ore e conclusosi con un nulla di fatto a fronte di nuovi e numerosi dubbi che emergono e pesano su Terni e sul suo sviluppo. Eppure, sulla complessa vicenda Stadio-Clinica e sul ricorso al Tar da parte dell'avvocatura regionale, qualche certezza, a ben guardare è affiorata.
La situazione, già delicata per gli equilibri che deve tenere insieme - politici, economici, terriotoriali - si è fatta ancora più intricata. In particolare, c'è un passaggio delle dichiarazioni di Proietti post vertice che ha gettato ulteriore benzina sul fuoco. All'uscita la governatrice ha dichiarato che molti dei procedimenti in atto, li sta "vivendo" per la prima volta. Un'affermazione che a molti è suonata come l'ammissione di una certa "impreparazione" su una questione di enorme peso per la città di Terni, dove non si può lasciare nulla al caso.
A quest'affermazione il primo cittadino ha replicato con un comunicato ufficiale in cui ribadendo che Comune e Regione sono "molto distanti" ha aggiunto che "Abbiamo accertato che la Regione ha, a nostro avviso, idee molto confuse ed anche che gli atti depositati sono stati redatti in alcuni casi, a meno a dire della Presidente, a sua insaputa e che molte cose sono state omesse".
Nel constatare che, almeno per il momento c'è "l'impossibilità di arrivare ad una conclusione positiva" ha concluso ribadendo che "il Comune di Terni è disponibile quando la Regione avrà fatto pace con se stessa".
Non è un mistero che la famiglia Rizzo abbia acquisito la proprietà della Ternana perché nel pacchetto era compreso il progetto Stadio-Clinica. Finora sappiamo che ci sono stati confronti sia con la presidente Proietti che con il sindaco Bandecchi, ma al momento dalla Ternana è uscito un unico, breve comunicato ufficiale dedicato a Stadio-Clinica, che risale allo scorso 24 ottobre.
Il sindaco Bandecchi, ieri sera, l'ha detto chiaramente: "C'è solo un rischio, forse io non farò più lo Stadio, o meglio la Ternana non farà nulla, ma io farò la clinica personalmente. Voglio vedere chi viene a rompere". Con il Tar di mezzo e venendo a mancare quella promessa iniziale, il rischio è che i Rizzo possano cambiare idea e anche sul futuro della squadra cittadina si affollano i dubbi.
Una disamina articolata dopo il summit Bandecchi-Proietti è arrivata dal comitato 'Fare per Terni', che a fronte delle affermazioni di Proietti ha posto una serie di domande rivolgendosi a lei direttamente.
"Presidente - si legge in una nota -, lei oggi afferma pubblicamente di "vivere per la prima volta" i procedimenti amministrativi relativi al progetto Stadio-Clinica, e al tempo stesso rivendica la legittimità di aver presentato, un ricorso al TAR l’ultimo giorno utile, bloccando un progetto di enorme rilevanza economica, sanitaria e sociale per Terni?".
E ancora: "Davvero ritiene normale "scoprire" oggi un iter su cui ha già firmato un ricorso al TAR? Se si presenta un ricorso al TAR contro una determina comunale così importante, avviando un contenzioso di questa portata, è doveroso conoscere approfonditamente ogni passaggio dell’iter, ogni determina, ogni atto".
Il ricorso, come sottolineato in primis dal sindaco Bandecchi, è stato depositato "senza confronto né preavviso" mettendo a rischio "con un solo colpo la realizzazione del nuovo stadio, la costruzione di una clinica, e il futuro della Ternana Calcio, con il concreto rischio che i Rizzo si disimpegnino". Nel frattempo, il Comune prepara le carte per il Tar.
