19 Dec, 2025 - 16:00

Terni, spacciatore nigeriano arrestato in pieno centro grazie all'app YouPol

Terni, spacciatore nigeriano arrestato in pieno centro grazie all'app YouPol

Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre, un’efficace operazione della Polizia di Stato di Terni ha portato all’arresto di un cittadino nigeriano di 29 anni, colto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento non è stato casuale, ma è scaturito dalla partecipazione attiva della cittadinanza tramite l’app YouPol, lo strumento digitale messo a disposizione dalla Polizia per segnalare episodi di bullismo o spaccio. Ricevuta la segnalazione dalla Sala Operativa, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno pattugliato con discrezione il centro cittadino. Il sospettato è stato individuato mentre si spostava tra corso Vecchio e via dell’Ospedale, zone monitorate con particolare attenzione in base alle indicazioni ricevute. Dopo aver osservato uno scambio inequivocabile di denaro e piccoli involucri, i poliziotti della squadra volante sono entrati in azione.

L’arrestato ha tentato un gesto estremo

Durante le fasi dell’identificazione, l’uomo ha tentato un gesto disperato per distruggere le prove, ingerendo alcuni involucri. Questa circostanza ha richiesto l'immediato trasporto al Pronto Soccorso per accertamenti sanitari, che fortunatamente hanno dato esito negativo per rischi immediati alla salute. La successiva perquisizione ha confermato i sospetti: sono state rinvenute 29 dosi già confezionate (13 di eroina e 16 di cocaina) per un peso complessivo di 18 grammi, oltre a 325 euro in contanti e due telefoni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti.

Il materiale è stato sequestrato e le sostanze analizzate dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica. Su disposizione del Pubblico Ministero, l'uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura. Questa operazione si inserisce nella più ampia strategia di controllo del territorio voluta dal Questore Luigi Abenante, intensificata proprio in occasione delle festività natalizie 2025 per garantire maggiore sicurezza nel cuore della città. Per contribuire alla sicurezza della tua città, puoi effettuare segnalazioni anonime tramite l'App YouPol della Polizia di Stato.

YouPol, app per la comunicazione immediata con la Polizia di Stato

L’applicazione YouPol, per smartphone, tablet e computer, nasce nel 2017 come strumento pratico ed immediato di comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato, per prevenire e contrastare il bullismo, lo spaccio di sostanze stupefacenti. Durante la fase pandemica, che ha registrato un aumento delle violenza domestica, l’applicazione è stata implementata aggiungendo la possibilità di segnalare le “violenze domestiche”. L’App consente l’accesso con registrazione utente o in forma anonima e l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle Questure. E' possibile scegliere anche la lingua: inglese, francese, tedesco e spagnolo. Fra i punti di forza dell'applicazione vi è la possibilità di proteggere la propria identità, infatti l'utente può scegliere di inviare la segnalazione in forma del tutto anonima. L’applicazione viene gestita dal punto di vista operativo dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che, attraverso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico delle 106 Questure del territorio nazionale, gestisce l’implementazione del sistema, per aumentare la “prossimità digitale” verso i cittadini. L’applicazione Youpol non sostituisce i numeri di emergenza NUE unounodue ( uno uno due), ma rappresenta una modalità “smart” di contatto con la Polizia di Stato.

 

 

Arresto per spaccio: le conseguenze in Italia

Un arresto per spaccio di droga in Italia comporta conseguenze penali severe, con pene che variano dai 2 ai 6 anni (droghe leggere) o 6-20 anni (droghe pesanti) di reclusione e multe salate, a seconda della tipologia di sostanza, quantità e circostanze (come vicinanza a scuole o minorile). Se l'accusa è spaccio, si va in tribunale; se è uso personale, si rischiano sanzioni amministrative (patente, passaporto sospesi)

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Emanuele Giacometti
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