Due progetti in fase avanzata, una sola parola chiave: sicurezza. A pochi giorni dalla definizione dei protocolli operativi, il vicesindaco di Terni Riccardo Corridore, con delega all'informazione illustra a Tag24 Umbria la strategia dell’amministrazione Bandecchi (che ha tenuto per sé la delega alla sicurezza urbana) per rafforzare il presidio del territorio. Si tratta di “Controllo del Vicinato” e “Mille occhi sulla città”, due misure complementari che puntano a valorizzare il ruolo attivo dei cittadini e a integrare le risorse della vigilanza privata nel sistema di sicurezza urbana.
“È un progetto di cittadinanza attiva, non di improvvisati sceriffi” precisa Corridore, rispondendo in anticipo a possibili fraintendimenti. Il protocollo prevede gruppi di residenti, coordinati da un referente, incaricati di segnalare comportamenti sospetti e anomalie sul territorio. La funzione repressiva resta saldamente in capo alle forze di polizia, ma la vigilanza diffusa dei cittadini può fare la differenza nella prevenzione.
“La collaborazione tra abitanti della stessa zona - spiega Corridore - eleva la soglia di attenzione, contribuisce a ridurre l’appetibilità di obiettivi sensibili e aumenta la percezione di sicurezza.”
Non si tratta di sorveglianza fai-da-te, ma di una rete informativa civile, utile per il monitoraggio di aree residenziali, piazze e quartieri. Gli strumenti sono semplici: attenzione ai dettagli, comunicazione con il coordinatore, supporto tra vicini. “È sufficiente sapere chi è via da casa, ritirare la posta per lui, fare una chiamata se si notano movimenti insoliti. Gesti minimi che generano impatti massimi.”
Il protocollo sarà sottoscritto a breve tra Comune e Prefettura, e prevede un coinvolgimento capillare dei cittadini, cui verranno fornite indicazioni operative attraverso canali dedicati.
Il secondo progetto, “Mille occhi sulla città”, punta a integrare le attività di vigilanza privata in un sistema coordinato con le forze dell’ordine. Gli istituti di sicurezza, durante le loro normali ronde, potranno segnalare criticità, movimenti sospetti o situazioni di degrado alle autorità pubbliche. Un meccanismo che amplia il raggio d’azione delle forze dell’ordine, senza sovrapposizioni ma con un linguaggio operativo comune.
“È una misura già sperimentata dalla giunta Bandecchi - sottolinea Corridore - con la sorveglianza non armata del patrimonio comunale, dai giardini pubblici alle scuole fino agli impianti sportivi. Un progetto partito da Terni e ora replicato da altri comuni, con il plauso del governo centrale".
Il piano è stato discusso in prefettura durante l’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza dei rappresentanti degli istituti privati. Il prossimo passo sarà la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra le parti: Prefettura, Comune e aziende di vigilanza.
“Ringrazio il prefetto, il questore, le forze dell’ordine e la nostra polizia locale per la costante disponibilità, ma soprattutto i cittadini che si renderanno parte attiva di questi progetti”, dice il vicesindaco. La logica è quella della comunità che vigila su sé stessa, in un dialogo costante con le istituzioni.
Non si parla solo di furti o vandalismi. L’attenzione diffusa può aiutare anche a prevenire truffe, identificare situazioni di disagio, segnalare presenze sospette. Il tutto, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita.
Il Comune metterà a disposizione strumenti informativi, linee guida e riferimenti per aderire ai gruppi di controllo o per avviare nuove reti nei quartieri. Per informazioni sono attivi i numeri 0744 549809-838.
Riccardo Corridore chiude con una riflessione che è anche una chiamata alla responsabilità collettiva: “La sicurezza urbana non è solo repressione. È partecipazione, è conoscenza reciproca, è costruire insieme un ambiente più sicuro e più vivibile per tutti.”