31 Jul, 2025 - 15:15

Terni città sicura. Corridore: "Contattatemi con idee e iniziative". I sindacati: "Bene la sicurezza, ma servono più forze di polizia"

Terni città sicura. Corridore: "Contattatemi con idee e iniziative". I sindacati: "Bene la sicurezza, ma servono più forze di polizia"

È in atto un grande sforzo congiunto fra amministrazione comunale, Prefettura e tutte le forze dell'ordine per rendere Terni una città più sicura e vivibile. Ma anche più consapevole, a partire dagli stessi cittadini che sono chiamati a farsi protagonisti attivi mettendo in atto il controllo di vicinato.

Proprio ieri il sindaco e presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi, ha siglato con il prefetto Antonietta Orlando il patto che in città introduce questa sostanziale novità. Una sicurezza "partecipata" ha chiarito il primo cittadino, poiché proprio la sicurezza "è una condizione imprescindibile per garantire ai cittadini il pieno esercizio delle libertà riconosciute dal nostro ordinamento giuridico". Sulla questione è intervenuto anche il vicesindaco Riccardo Corridore, rivolgendo un appello a tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo, attivandosi sul territorio. 

Corridore: "Siamo stanchi della microcriminalità"

"'Progetto Terni Sicura', il protocollo 'Mille occhi sulla città', il controllo di vicinato e soprattutto l'operazione 'Movida sicura' che è partita grazie alla collaborazione di Prefettura, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza - ricorda Corridore in un video postato tramite i suoi canali social -. Questo weekend c'erano ben 16 agenti e 8 pattuglie. Per garantire una città più sicura, abbiamo chiamato grazie al Prefetto, delle pattuglie anche dalle Marche".

L'auspicio e la volontà dell'amministrazione è quello di "far tornare Terni alla sua tranquillità, a quando i nostri figli potevano passeggiare tranquillamente per il centro storico perché siamo stanchi dei fenomeni di microcriminalità" aggiunge.

Apertura alla massima partecipazione. "Basta con le parole, passiamo ai fatti"

Proprio come nello spirito del controllo di vicinato, il vicesindaco ha voluto invitare cittadini ad avanzare proposte in quello che è un processo aperto alla massima partecipazione.

"Lancio un appello a tutti, soprattutto alle mamme - ha detto Corridore -. Contattatemi con idee e soprattutto iniziate a pensare positivo perché questa amministrazione in collaborazione con la Prefettura e gli altri partecipanti al Comitato di ordine e sicurezza, sarà forte e determinata nel contrastare la criminalità. Basta con le parole, passiamo ai fatti".

"Datemi suggerimenti - ha concluso - indicatemi zone che devono essere controllate in maniera più evidente. Siamo a vostra disposizione perché siamo per la politica di servizio, per la politica dell'ascolto".

I sindacati: "La sicurezza deve restare appannaggio della Polizia"

Sulla questione dei controlli di vicinato dalla Cgil hanno però espresso alcune perplessità. Roberto De Cesaris e Andrea Pitoni, rispettivamente responsabile Funzioni centrali e segretario generale di Fp Cgil Terni, insieme a Bruno Padronetti di Silp Cgil Terni, in una nota congiunta, hanno sollevato diverse questioni. 

"In merito all’ipotesi di istituzione di un servizio di ronde cittadine per affrontare il tema della sicurezza proposta dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi  riteniamo che la risposta non sia affidare la sicurezza dei cittadini alle ronde. Auspichiamo, invece, un aumento significativo delle forze di polizia sul territorio" hanno chiarito.

Gli interrogativi sul piatto riguardano anche l'inquadramento lavorativo e la formazione dei cittadini. "Per il personale ipoteticamente utilizzato per le ronde – proseguono nella nota –, nell’ottica dell’apertura di un proficuo confronto sindacale, evidenziamo i seguenti aspetti: in quale contesto giuridico/contrattuale verrebbero inquadrate le  persone eventualmente coinvolte? Con quali competenze e regole d’ingaggio? Quale tipo di formazione verrebbe offerta?".

Insomma, alcuni nodi sembrerebbero ancora da sciogliere. "Fermo restando che l’aiuto fornito da ogni cittadino nel segnalare situazioni sospette o di commissioni di reati è utilissimo e ben accetto - proseguono -, la sicurezza è e deve essere appannaggio delle forze di Polizia".

La questione è delicata perché, sostengono dalla Cgil, "negli ultimi anni la Polizia di Stato, come altri settori pubblici, ha subito dei forti tagli del personale non reintegrando, o facendolo solo in parte, il personale collocato in quiescenza, con la conseguenza di una carenza atavica di personale sulla quale bisogna invece intervenire".

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Sara Costanzi
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