Il Partito Democratico punta il dito contro la nuova normativa comunale di Terni che istituisce il tesserino identificativo obbligatorio per i rider, denunciando potenziali profili di illegittimità. Una strada opposta a quella tracciata in commissione. A respingere ogni accusa è l’assessore comunale allo Sviluppo Economico, Sergio Cardinali (Alternativa Popolare), artefice del provvedimento, che lancia un affondo: “La battaglia dei riders traditi dalla sinistra è stata fatta propria dalla giunta Bandecchi”.
Il clima in Aula consiliare si è surriscaldato dopo il voto contrario del PD al regolamento, un voltafaccia rispetto al parere favorevole in commissione. Una mossa che ha lasciato l’assessore Cardinali senza parole. “Sono rimasto meravigliato dal comportamento del Pd”, attacca, “partito che ha votato contro il regolamento che vuole tutelare sia i riders che i consumatori”.
Secondo l’assessore, la posizione dei democratici appare elitaria e distante dalle esigenze concrete dei lavoratori. “La sinistra ha perso il senso della realtà, il contatto con i lavoratori, con i precari, con coloro che sono sfruttati”, afferma Cardinali, tracciando un solco netto tra l'azione amministrativa e le opposizioni.
Al centro del braccio di ferro c’è proprio il tesserino identificativo obbligatorio, misura con cui Terni si proclama primo comune in Italia. Per Cardinali, è una risposta a precise istanze dei rider. “Siamo il primo comune d’Italia ad aver introdotto il tesserino identificativo, richiesto proprio dai riders quale strumento di tutela, di legalità”, spiega.
L’obiettivo è portare ordine nel food delivery, settore dominato dalla supremazia delle grandi piattaforme. “Il tesserino introduce un minimo di ordine in un settore che finora ha visto la supremazia indiscussa delle grandi piattaforme di distribuzioni che puntano solo a spremere i lavoratori”, insiste l’assessore, evidenziando l’assenza di garanzie e certezze contrattuali.
Il PD solleva riserve di legittimità, facendo leva sulla giurisprudenza complessa e contraddittoria sul tema. Una difformità che, secondo Cardinali, non può paralizzare l’azione. “La posizione del Pd è elitaria, si nasconde dietro i tanti pronunciamenti della Magistratura, spesso in contraddizione tra di loro”, replica. In attesa di un quadro nazionale sulla contrattazione collettiva, l'amministrazione ha scelto di dare una risposta immediata.
A sostenere la linea dell’assessore Sergio Cardinali interviene anche Alessio Badoglio, tra i dirigenti de “Gli Amici di Bandecchi”. In un post diretto al segretario PD Emidio Gubbiotti, Badoglio invita al confronto e mette in guardia dagli effetti di una soluzione estrema come l’assunzione diretta dei rider.
La sua analisi descrive una pericolosa spirale negativa: riduzione del 30-50% dei rider attivi, perdita di flessibilità, aumento dei costi per ristoranti e consumatori, fino al rischio di scomparsa del servizio nei centri piccoli.
“L'unico elemento di novità e tutela introdotto da noi”, ribadisce con forza Cardinali, difendendo il tesserino come misura equilibrata. Una strada per garantire trasparenza e sicurezza senza innescare una crisi. La sfida di Terni diventa un caso di studio nazionale sul bilanciamento tra diritti dei lavoratori e sostenibilità della gig economy.