25 Jul, 2025 - 10:19

Terni, rubava grondaie di rame in una scuola: arrestato 20enne

Terni, rubava grondaie di rame in una scuola: arrestato 20enne

Un furto consumato in pieno giorno, all'interno di una scuola elementare, che si è concluso con un arresto e, nelle ore successive, con una remissione in libertà. È accaduto a Terni, dove i Carabinieri della Sezione Radiomobile sono intervenuti martedì mattina, intorno alle 10.45, presso l'istituto scolastico "Cianferini" in Via Narni, a seguito di un allarme d'intrusione che ha attivato la Centrale Operativa del Comando Provinciale.

All'arrivo delle pattuglie, i militari hanno notato un giovane a bordo di una bicicletta che, alla loro vista, si è dato precipitosamente alla fuga. La scena si è spostata nel quartiere Campomaggio, dove il ragazzo ha abbandonato il mezzo tentando di dileguarsi a piedi tra le strade laterali. L'inseguimento si è concluso con il fermo del giovane, un cittadino albanese di 20 anni, già gravato da precedenti.

Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno trovato all'interno dello zaino del ragazzo circa 12 chilogrammi di pluviali in rame, piegati e pronti per essere venduti, oltre a un frullino, una tenaglia e una chiave inglese modulabile. Strumenti compatibili con l'effrazione e lo smontaggio di tubazioni e grondaie.

Furto di rame a Terni, 20enne rubava grondaie: arrestato

Il sopralluogo immediato presso la scuola ha confermato il furto: il giovane si era introdotto nell'area scolastica tagliando la rete metallica di recinzione e aveva asportato le grondaie in rame da tutto il perimetro dell'immobile. Una razzia sistematica e pericolosa, non solo per il valore del materiale, ma anche per i danni arrecati alla struttura scolastica, frequentata da bambini e personale educativo.

L'intervento tempestivo ha permesso di recuperare la refurtiva, restituita all'istituto, e di sequestrare gli arnesi utilizzati per il furto. Il giovane è stato tratto in arresto con l'accusa di furto aggravato e, su disposizione dell'autorità giudiziaria, tradotto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.

Arresto convalidato, ma il giovane torna libero

Nella mattinata di mercoledì si è svolta l'udienza per direttissima presso il tribunale di Terni. Il giudice ha convalidato l'arresto ma ha disposto la remissione in libertà del giovane, in quanto l'indagato si è avvalso dei termini a difesa, rinviando di fatto ogni ulteriore decisione alla prosecuzione del procedimento.

È bene ricordare che il procedimento è ancora in corso e che, come previsto dall'ordinamento, il giovane deve considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna. L'episodio riaccende però l'attenzione su due fronti: la sicurezza degli edifici pubblici, in particolare quelli scolastici, e il fenomeno del furto di rame, che da anni rappresenta una criticità per enti locali e infrastrutture.

Un allarme sociale che torna ciclicamente

Il furto di rame, soprannominato anche "oro rosso", non è un reato nuovo nel panorama italiano: si tratta di un fenomeno ciclico, alimentato dal valore crescente del metallo sul mercato nero. Linee ferroviarie, cimiteri, scuole e strutture pubbliche risultano particolarmente vulnerabili, nonostante le misure di prevenzione.

Nel caso ternano, il colpo messo a segno in pieno giorno, all'interno di una scuola, solleva interrogativi anche sul tema del controllo del territorio e sulle modalità di accesso agli spazi scolastici. Le forze dell'ordine hanno dimostrato reattività e efficacia, ma il fatto che l'autore del furto fosse già noto per altri precedenti pone anche il tema della recidiva e delle misure di prevenzione alternative all'arresto.

Videosorveglianza e accoglienza: doppio fronte per la sicurezza locale

Nel frattempo, sul piano istituzionale, Terni si muove su due assi strategici per la sicurezza urbana e la coesione sociale: immigrazione e videosorveglianza. Nei giorni scorsi, in Prefettura, si sono svolte due riunioni distinte ma complementari. Da un lato, il Consiglio Territoriale per l'Immigrazione ha affrontato il tema dell'accoglienza, con un focus sui minori stranieri non accompagnati e sull'integrazione attraverso convenzioni con le Diocesi locali. Dall'altro, il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica ha dato il via libera a nove progetti comunali candidati ai fondi ministeriali per l'installazione di nuovi impianti di videosorveglianza.

L'auspicio emerso dal doppio vertice è quello di costruire una governance multilivello che, affiancando interventi sociali e tecnologici, sia in grado di rispondere efficacemente alle sfide del territorio.

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Giorgia Sdei
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