26 Nov, 2025 - 14:00

Terni-Roma in 40 minuti: al via il tavolo tecnico per il "respiro" della Capitale

Terni-Roma in 40 minuti: al via il tavolo tecnico per il "respiro" della Capitale

Non è stata la solita riunione per “chiedere favori col cappello in mano”. Questa volta, la proposta era già sul tavolo, concreta, sostenuta da dati e da una visione chiara. E Roma ha ascoltato. Il convegno “Terni: il respiro di Roma”, svoltosi nella Sala del Carroccio in Campidoglio, ha segnato una svolta: da lamentela locale a progetto nazionale. Al centro, un obiettivo preciso e trasformativo: portare il tempo di percorrenza ferroviario tra Terni e Roma a 40 minuti, facendo dell’Umbria meridionale un’opzione abitativa competitiva e sostenibile per chi lavora nella Capitale.

L’iniziativa, promossa dal Think Tank Terni e dal consigliere comunale Guido Verdecchia, ha ottenuto il primo, tangibile risultato: l’impegno del Ministero dei Trasporti a convocare un tavolo tecnico con le istituzioni locali e le Regioni per dare gambe all’operazione.

Un nuovo modello di sviluppo per il centro Italia: la visione oltre la ferrovia

L’atmosfera in Campidoglio era carica non solo di aspettative, ma di una consapevolezza nuova. La notizia più importante è che abbiamo strappato l'impegno del Ministero dei Trasporti a convocare un tavolo con le istituzioni locali e le Regioni per portare a casa l'obiettivo dei 40 minuti, ha dichiarato a caldo un visibilmente soddisfatto Guido Verdecchia. Le sue parole, nette, tracciano il perimetro di un cambiamento d’approccio: Non eravamo lì a chiedere elemosina infrastrutturale, ma a proporre un patto tra territori che conviene a tutti. Parlare di Terni come 'Respiro di Roma' non è uno slogan. Una dichiarazione d’intenti che fa il paio con la sostanza dei lavori, dove accademici, imprenditori e amministratori hanno delineato i contorni di un’integrazione che va ben oltre i binari.

L’obiettivo dei 40 minuti, infatti, non è un fine, ma un mezzo per innescare una riorganizzazione socioeconomica di un’area vasta. L'idea non è quella di una semplice linea veloce tra due città, una metropolitana regionale, ma quella, in prospettiva, di ridisegnare la geografia funzionale di un’area intera, ha spiegato Giuseppe Malvetani, sindaco di Stroncone, portando all’attenzione della platea anche un pezzo di storia familiare. Suo padre, Terenzio, si batté per anni per il collegamento stradale Terni-Ponzano Romano. “Il suo non era il sogno di una strada, era un disegno strategico: l’Umbria del Sud, per un vero sviluppo, doveva ancorarsi fisicamente alla Capitale. Oggi, quella visione si aggiorna con la ferrovia, ma la direzione è la stessa.

Borghi come ecosistemi di benessere: la scommessa sulla qualità della vita

Se Roma si collega a Terni in poco più di mezz’ora, è l’intero comprensorio a diventare accessibile. Terni, in questa visione, potrebbe diventare sempre di più l’hub metropolitano dell’Umbria del Sud, il punto di accesso ad un modello di vita diverso, quello dei nostri borghi, ha proseguito Malvetani. Stroncone, Narni, Amelia e gli altri comuni, tutti a pochi minuti dalla stazione ferroviaria di Terni, offrirebbero esattamente ciò che tanti, oggi, cercano fuori dalle metropoli: salubrità, storia e identità, comunità coese, paesaggi integri, costi della vita sostenibili. Non solo case a buon mercato ma un ecosistema di benessere.

Il convegno ha così messo in luce le potenzialità di un riequilibrio territoriale che potrebbe generare effetti a cascata: ripopolamento dei centri minori, recupero dei centri storici, nuova linfa per il tessuto imprenditoriale e il turismo di prossimità. Roberto Taddei, Presidente di ANCE Terni, ha portato la concretezza di una visione imprenditoriale che si sposa con le necessità del territorio, mentre il contributo scientifico di accademici come i professori Croce e Federici e del dottor Bressi ha dato spessore e credibilità alla proposta.

La strada, come hanno ammesso tutti i protagonisti, è ancora lunga. Ma il passo compiuto in Campidoglio è decisivo. C'è un momento in cui la politica smette di essere retorica e diventa costruzione, ha chiosato Verdecchia“Credo che in Campidoglio abbiamo vissuto esattamente questo. Ora la palla passa al tavolo tecnico interregionale, chiamato a tradurre in progetti e tempistiche precise una visione che, per la prima volta, unisce Terni e Roma in un destino comune.

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Federico Zacaglioni
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