05 Dec, 2025 - 10:45

Terni, due rapine a mano armata: arriva la condanna per due 22enni, il terzo verrà giudicato col rito ordinario

Terni, due rapine a mano armata: arriva la condanna per due 22enni, il terzo verrà giudicato col rito ordinario

Sono stati condannati a quattro anni di reclusione i due 22enni, uno originario di Terni e l’altro della provincia di Catanzaro, protagonisti di due due rapine a mano armata: ai danni di un operaio massaggiatore di 53 anni e un'altra ai danni di una donna ed erano stati arrestati lo scorso marzo, assieme a un terzo uomo che ha scelto il rito ordinario. Per i due, ora, è arrivata la condanna, secondo le modalità del giudizio abbreviato dal gup di Terni, Chiara Mastracchio. 

Due rapine a mano armata e condanna a quattro anni per due ternani

Avevano adescato un operaio 53enne e, poi, avevano rapinato una 56enne. Per queste due rapine – come riporta il quotidiano Il Messaggero – dovranno scontare una pena di quattro anni i due 22enni, uno originario di Terni e l’altro della provincia di Catanzaro, condannati col rito abbreviato, mentre un terzo uomo, 25enne dell’Egitto, verrà giudicato col rito ordinario.

Ai due giovani, attualmente in carcere, sono state riconosciute le attenuanti generiche e dovranno pagare anche una sanzione di mille euro ciascuno, contro i 4 mila chiesti dall’accusa. I legali difensori, dopo la sentenza, hanno chiesto la revoca della misura cautelare in carcere. La prossima udienza è stata fissata per il 9 dicembre.

Due rapine diverse: cosa era successo?

Le due rapine a mano armata risalgono allo scorso febbraio. La prima vittima, un operaio 53enne del settore ecologia, era stato adescato proponendosi come massaggiatore per alleviare i loro ‘fastidi cervicali’. Con questa scusa i tre giovani gli hanno dato appuntamento all’esterno del bar del Cacciatore, nella zona nord della città di Terni. 

Secondo l’accusa, i tre avrebbero fatto salire in auto l'uomo, minacciato con una pistola, percosso e rapinato. Non potendo effettuare un bonifico, a consegnare i pochi preziosi disponibili era stata la moglie del 53enne, chiamata al telefono.

La rapina del 26 febbraio, invece, era stata compiuta in viale Brin. Uno dei due 22enni avrebbe puntato la pistola contro una 56enne, per poi impossessarsi della sua borsa (con pochi spiccioli al suo interno) e raggiungere il complice che era a bordo dell’auto.

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Emanuele Landi
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