Una giornata di approfondimento e confronto, all’insegna della formazione e del senso delle istituzioni. È quella che si è svolta alla Questura di Terni, dove si è tenuto un incontro di aggiornamento professionale dedicato al delicato tema della giustizia minorile.
Protagonista dell’iniziativa, promossa dal Questore Michele Abenante, è stato il Procuratore Capo del Tribunale per i Minorenni di Perugia, Flaminio Monteleone, che ha guidato una lezione tecnico-giuridica rivolta agli operatori della Polizia di Stato della provincia.
L’appuntamento, ospitato nella Sala Antiochia, ha rappresentato un momento di formazione e riflessione su un ambito complesso ma centrale per l’attività di Polizia: i procedimenti penali che coinvolgono minori, le modalità di ascolto, le misure alternative alla detenzione e il ruolo educativo che deve accompagnare l’azione repressiva.
Nel corso dell’incontro, la Questura di Terni ha ribadito l’importanza della formazione continua come elemento cardine dell’operato delle forze dell’ordine.
Un impegno che non si limita all’aggiornamento normativo, ma che si estende alla sfera relazionale e psicologica, aspetti fondamentali per chi, quotidianamente, si trova ad affrontare casi che coinvolgono adolescenti, famiglie fragili e contesti di disagio sociale.
L’obiettivo è duplice: da un lato garantire l’efficacia investigativa e la corretta applicazione della legge, dall’altro preservare la dignità e i diritti del minore, assicurando che ogni intervento avvenga nel rispetto della persona e della finalità rieducativa che ispira la giustizia minorile.
Il lavoro delle forze dell’ordine che operano nel settore minorile richiede oggi una competenza trasversale, che unisca conoscenze giuridiche, capacità di ascolto e intuito investigativo.
Gli operatori devono saper leggere i contesti, interpretare i segnali di rischio, prevenire la devianza prima che diventi reato. È in questo equilibrio tra fermezza e attenzione educativa che si gioca gran parte della credibilità delle istituzioni. Il confronto con la magistratura minorile ha permesso di riaffermare la centralità del fattore umano nell’attività di Polizia, soprattutto quando si parla di giovani e di futuro. In un contesto sociale in continua trasformazione, la capacità delle istituzioni di aggiornarsi e collaborare diventa una condizione essenziale per garantire una giustizia che sia non solo giusta, ma anche educativa e rigenerativa.
L’incontro di Terni ha mostrato un volto della Polizia che va oltre la repressione del reato: quello di istituzione formativa, capace di costruire relazioni e promuovere consapevolezza.
In un momento storico in cui i minori sono sempre più esposti a rischi digitali, devianze e contesti familiari fragili, la capacità delle forze dell’ordine di intervenire con equilibrio e competenza diventa decisiva.
La Questura ha voluto ribadire che la sicurezza passa anche attraverso la cultura e la conoscenza.
Investire nella formazione significa, infatti, prevenire gli errori e rafforzare la fiducia dei cittadini, soprattutto delle fasce più giovani, verso le istituzioni.
Il percorso formativo non si esaurisce con questa giornata.
La Questura di Terni ha già annunciato nuovi appuntamenti dedicati ai temi della legalità e della sicurezza partecipata. Tra questi, spicca l’incontro in programma venerdì 17 ottobre alle ore 10, nella Sala Boccarini di Amelia, dal titolo “Legalità. La sicurezza percepita”.
All’iniziativa interverrà il Procuratore Generale della Corte d’Appello di Perugia, Sergio Sottani, insieme a rappresentanti delle istituzioni civili e militari, dell’associazionismo e del mondo dell’informazione.
L’evento, promosso dall’associazione Giornalismo Attivo in collaborazione con il Comune di Amelia e L’Arte di Esporre, si terrà con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e dell’Associazione Stampa Umbra.
Anche in questo caso, l’obiettivo sarà quello di unire formazione, confronto e partecipazione, rafforzando quel filo rosso che lega la sicurezza alla responsabilità collettiva.