10 Apr, 2025 - 13:39

A Terni nasce il ‘Punto Giallo’ per il supporto alle donne affette dall’endometriosi

A Terni nasce il ‘Punto Giallo’ per il supporto alle donne affette dall’endometriosi

Uno spazio dove le donne possono non sentirsi più sole, dove trovare risposte e ascolto qualificato. È questa la promessa del "Punto Giallo", nuovo presidio di supporto gratuito per le donne affette da endometriosi, che verrà inaugurato l'11 aprile presso la Farmacia Dott. Amleto Bianchi a Terni. Un progetto che unisce salute, solidarietà e consapevolezza, nato dalla collaborazione tra la farmacia e l'associazione La Voce di Una, La Voce di Tutte ODV.

Cos'è il 'Punto Giallo' per l'Endometriosi a Terni

Il "Punto Giallo" non è solo uno spazio fisico: è un presidio di umanità pensato per rompere il silenzio che ancora oggi avvolge l'endometriosi. Nato dall'iniziativa della Farmacia Dott. Amleto Bianchi, in collaborazione con l'associazione La Voce di Una, La Voce di Tutte ODV, il progetto punta a offrire un aiuto concreto a chi ogni giorno combatte con una patologia cronica e spesso invalidante. All'interno del punto salute, le donne potranno confrontarsi con professioniste esperte come l'ostetrica Valeria Ubaldi e la psicologa Veronica Rossi, oltre alle tutor volontarie dell'associazione.

"L'endometriosi è una malattia che colpisce milioni di donne, compromettendo la qualità della vita e rendendo spesso difficile l’ottenimento di una diagnosi tempestiva e di un adeguato supporto medico e psicologico. Il ‘Punto Giallo’ nasce proprio per rispondere a questa necessità, offrendo uno spazio sicuro dove le donne possano ricevere informazioni, confrontarsi con esperti e trovare un aiuto concreto", ha dichiarato Arianna Bianchi, referente del progetto per la farmacia.

L'inaugurazione del centro, in programma l'11 aprile alle ore 18:00, sarà anche un'occasione per sensibilizzare la città e l'opinione pubblica su una malattia che, nonostante la sua diffusione, resta ancora largamente sottovalutata. Jessica Falcioni, tutor dell'associazione, ha commentato: "Il 'Punto Giallo' non è solo un’opportunità concreta per le donne affette da endometriosi, o per chi sospetta di averla, ma rappresenta anche un passo fondamentale per accendere i riflettori su una malattia troppo spesso invisibile, o meglio invisibilizzata".

Un punto di riferimento e speranza per l'Umbria

Nel cuore dell'Umbria, dove le strutture dedicate sono ancora carenti, il "Punto Giallo" si candida a diventare un punto di riferimento. Valeria Delia, anche lei tutor dell'associazione, ha raccontato il senso più profondo dell'iniziativa: "Mi piace pensarlo come quel luogo in cui recarsi quando vi sentite perse, sole, confuse, in panico e non sapete a chi rivolgervi".

L'obiettivo è chiaro: creare una rete solidale e qualificata, che permetta alle donne di non sentirsi più abbandonate nel loro percorso. Il sogno, condiviso da tutte le promotrici, è che il "Punto Giallo" sia solo l'inizio di un progetto più ampio, capace di portare alla nascita di un centro specializzato multidisciplinare nella regione. "L'Umbria ne ha tanto bisogno", ha aggiunto Delia.

Cos'è l'endometriosi e perché parlarne è fondamentale

L'endometriosi è una malattia ginecologica cronica caratterizzata dalla presenza anomala di tessuto endometriale al di fuori dell'utero, in organi come ovaie, intestino o vescica. Questo tessuto, rispondendo agli stimoli ormonali del ciclo mestruale, può causare infiammazioni, dolore pelvico severo, sanguinamenti anomali e, nei casi più gravi, infertilità. Spesso la diagnosi arriva tardi, anche dopo anni di sintomi ignorati o sottovalutati, aggravando le conseguenze fisiche e psicologiche della malattia.

Secondo stime internazionali, l'endometriosi colpisce circa il 10-15% delle donne in età fertile, ma la conoscenza pubblica della patologia resta insufficiente. Parlare apertamente di endometriosi non è solo un atto di informazione, ma anche uno strumento per abbattere lo stigma e sollecitare politiche sanitarie più efficaci e inclusive.

Il "Punto Giallo" si inserisce proprio in questa direzione: dare voce a chi spesso non ce l'ha, offrendo non solo cure e ascolto, ma anche dignità e visibilità a un dolore troppo a lungo ignorato.

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Giorgia Sdei
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