03 Dec, 2025 - 12:35

Terni, precipita addetto alle giostre a Fontana di Polo: grave 68enne

Terni, precipita addetto alle giostre a Fontana di Polo: grave 68enne

Altro serio infortunio sul lavoro nella provincia di Terni. L'episodio si è verificato in zona Fontana di Polo nella mattinata odierna (mercoledì 3 dicembre): un operaio 68enne, in fase di montaggio di alcune giostre per bambini, è precipitato da una scala battendo la testa. L'uomo è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale "Santa Maria" di Terni.

Terni, grave operaio 68enne: precipitato da una scala

Nuovo incidente sul lavoro in pochi giorni. Il gestore dei giochi e delle giostre per bambini, in zona Fontana di Polo, avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe caduto da una scala mentre era in fase di montaggio delle attrazioni ludiche. L'uomo avrebbe battuto la testa e perso i sensi.

L'intervento dei soccorsi è stato immediato: gli operatori del 118 hanno portato l’uomo d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale "Santa Maria" di Terni. Il 68enne sarebbe ricoverato in gravi condizioni. Sul posto si sono portati anche gli agenti della squadra Volante della questura e gli addetti della Usl Umbria 2, per gli accertamenti volti a ricostruire i fatti.

Altro incidente sul lavoro a Terni in pochi giorni

Si tratterebbe del secondo caso in pochi giorni a Terni. Un operaio di 45 anni, mentre stava lavorando su un macchinario è rimasto vittima di un grave infortunio che gli ha quasi reciso il polso sinistro. La lama avrebbe provocato una ferita da taglio di gravità estrema.

L’azione immediata dei sanitari del 118, giunti sul posto, è stata provvidenziale per stabilizzare l’infortunato e gestire l’emergenza iniziale. Vista la complessità e l’entità delle lesioni, il coordinamento con la centrale operativa ha disposto il trasferimento in elisoccorso direttamente all’ospedale Santa Maria di Terni. 

Sicurezza sul lavoro, l'Umbria maglia nera

L’Umbria, tra l'altro, rientrerebbe tra le regioni italiane con i più alti indici di mortalità sul lavoro, registrando 14 decessi nei primi nove mesi del 2025, pari a un’incidenza del 25% superiore alla media nazionale.

A rivelarlo era stato l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, pubblicato a inizio novembre. In Italia sarebbero state accertate 784 vittime nei primi nove mesi dell’anno, otto in più rispetto al 2024, a conferma di un trend che non accenna a invertirsi.

Secondo il report, più della metà delle regioni italiane sarebbe in area rossa o arancione per incidenza di rischio, con un indice medio nazionale di 24 morti ogni milione di occupati.

Nella “zona rossa”, che indica il livello più alto di rischio, ci sono Umbria, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia. Seguono le regioni in “zona arancione”Liguria, Calabria, Abruzzo, Trentino-Alto Adige, Veneto, Piemonte e Sardegna - dove l’incidenza resta comunque superiore alla media.

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Emanuele Landi
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