06 Jul, 2025 - 15:05

Terni, Polizia di Stato in azione: controlli serrati nel centro storico

Terni, Polizia di Stato in azione: controlli serrati nel centro storico

La notte non spaventa chi indossa una divisa. La Polizia di Stato non resta ferma a guardare: se la microcriminalità prova a mettere radici nel cuore della città, la risposta è netta, decisa, capillare. A Terni è andata in scena un’operazione ad ampio raggio, ordinata dal nuovo Questore Michele Abenante, insediato da pochi giorni con un messaggio chiaro: la sicurezza non si negozia.

Il segnale è forte e arriva diretto a chi, tra i residenti e i commercianti del centro storico, da tempo denuncia episodi di degrado e piccola criminalità. Vie come via Castello, piazza Solferino, via Tre Archi e via Roma - strade trafficate, piene di negozi, passaggi pedonali, bar - sono finite sotto la lente di ingrandimento di un servizio straordinario di controllo. Un’azione mirata, coordinata sul territorio, che ha visto lavorare insieme diverse articolazioni della Questura di Terni, guidate dal Commissario Luca Valentini, con il supporto prezioso del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia.

Identificazioni, denunce e un arresto: i numeri dell’operazione

Il bilancio parla chiaro: 166 persone identificate, 54 veicoli controllati, diverse posizioni irregolari smascherate. In particolare, un uomo di origine tunisina è stato denunciato per aver rubato generi alimentari, un altro connazionale per violazione delle norme sul soggiorno.

Non solo: un cittadino nigeriano è stato arrestato dopo che, a suo carico, risultava pendente un ordine di carcerazione. E ancora: un uomo di origini sudamericane è finito denunciato perché trovato in possesso di un coltello, pronto a diventare potenzialmente arma impropria. Un intervento rapido, che testimonia come l’attenzione delle forze dell’ordine non sia solo sulla grande criminalità ma soprattutto su quei reati di strada che minano la percezione di sicurezza di chi vive, lavora o passeggia nel centro di Terni.

Non è un caso che questi controlli straordinari nascano dalle segnalazioni arrivate proprio da chi vive ogni giorno il centro di Terni. Residenti e commercianti, stanchi di furti, bivacchi e situazioni di degrado, hanno presentato esposti circostanziati chiedendo un presidio costante delle vie più battute.

A questi appelli ha risposto la Questura con un piano di controlli capillari, mirati a scoraggiare la microcriminalità e a restituire sicurezza a strade e piazze frequentate da famiglie e turisti. Strumenti come l’applicazione Youpol restano fondamentali per segnalare episodi sospetti in modo rapido ed efficace.L’obiettivo dichiarato è dare continuità a questo tipo di operazioni: i controlli straordinari, fa sapere la Polizia, proseguiranno anche nei prossimi giorni per garantire un presidio costante del territorio e una risposta puntuale alle richieste di sicurezza dei cittadini.

Blitz nel bosco di San Biagio: spaccio, panetti di droga e una pistola soft-air

La battaglia contro l’illegalità non si ferma certo ai vicoli del centro storico. Pochi giorni fa, infatti, un altro intervento delle forze dell’ordine ha portato alla luce un inquietante giro di spaccio ai margini della città.Nel bosco di San Biagio, un’area verde spesso finita al centro di segnalazioni per attività illecite, poliziotti e carabinieri hanno fermato una giovane donna di 26 anni di origine tunisina. La scena è stata degna di un film: tre persone, due uomini e una donna, sorprese in un angolo appartato attorno a un grosso marsupio.

Alla vista delle divise, la fuga tra la vegetazione. Due uomini sono riusciti a far perdere le proprie tracce, la donna no: goffa nel tentativo di portare via il borsone pieno di droga, è stata raggiunta e bloccata sul posto.
Il contenuto del marsupio non lasciava dubbi: cinque panetti di hashish, per un totale di circa 480 grammi, sei blister con 83 pasticche di un farmaco usato per tagliare la droga, quasi 4.000 euro in contanti, quattro telefoni cellulari probabilmente utilizzati per gestire i contatti con i clienti, e perfino un proiettile calibro 9 corto. Sul tavolo, accanto al borsone, anche un fucile soft-air pronto a intimorire eventuali “ospiti” indesiderati.

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Lorenzo Farneti
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