L'Umbria vuole dare il buon esempio in ambito cultura e impresa creativa. Da tempo infatti si lavora a un nuovo disegno di legge, su proposta del vicepresidente regionale con delega alla Cultura, Tommaso Bori, che ha la portata di una radicale riforma culturale, tra semplificazione e incremento dei fondi.
Anche il percorso che porterà all'adozione del nuovo Testo Unico si propone come una buona pratica improntata alla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, dagli operatori, alle fondazioni agli enti del terzo settore. La prima vera chiamata alle arti sarà proprio domani, venerdì 28 novembre, a Terni nel corso della giornata inaugurale di UmbriaLibri. L'appuntamento dove oltre a Bori sarà presente anche il direttore artistico di UL, Nicola Lagioia, è per le 14.30 alla sala blu di Palazzo Gazzoli.
Al centro del nuovo disegno di legge c'è l'abrogazione di dieci leggi datate per semplificare il quadro normativo e l'introduzione di una programmazione triennale cui si affiancano strumenti operativi innovativi come l'Osservatorio regionale della cultura e il Laboratorio permanente per una regione creativa.
"Si tratta - spiegano dalla Giunta - di una riforma storica quindi, che mira a fare della cultura un motore di crescita sociale ed economica, candidando l'Umbria a diventare un laboratorio pilota nazionale".
Tutti gli ambiti della cultura saranno inclusi nella riforma, dal patrimonio allo spettacolo dal vivo, dall'arte contemporanea alla promozione della lettura, fino alla rigenerazione urbana e al welfare culturale. In vista c'è il raddoppio delle risorse regionali per tramite del nuovo 'Fondo regionale per la cultura' che, aggiungendosi ai fondi esistenti, porta a circa 3 milioni di euro annui la dotazione per il 2026 e 2027.
"La cultura è un diritto accessibile a tutti - ha affermato Bori - ed è fondamentale riconoscere il lavoro degli operatori. La preadozione di questo Ddl conferma la volontà di fare della cultura un motore essenziale per la crescita dell'Umbria. Questa legge sarà frutto della nostra 'Chiamata alle arti', perché arriveremo a portare al vaglio dell'Assemblea legislativa un testo che non è calato dall'alto, ma arricchito del contributo di tutti coloro che vorranno contribuire. Vogliamo fare dell'Umbria un laboratorio nazionale di innovazione culturale" ha concluso.
Per dare il via al percorso partecipativo, la Regione invita operatori e cittadini alla consultazione pubblica del disegno di legge per domani. Si parte alle 14.30 con la consultazione pubblica con l'intervento del vicepresidente Tommaso Bori, del direttore di Umbrialibri Nicola Lagioia e della professoressa Alessandra Valastro. Modera Linda Di Pietro.
Alle 15.30 prenderanno il via i gruppi di lavoro tematici sui settori strategici: Spettacolo dal vivo, Patrimonio, Imprese creative, e Biblioteche/Archivi. Alle 18.00 ci sarà la restituzione finale dei tavoli e l'assemblea plenaria.
Soddisfatta la maggioranza che in merito all'evento partecipativo di domani parla di "un appuntamento che testimonia il cambio di passo di questa maggioranza che non impone ma partecipa e che è pronta a fare davvero della cultura l’asset strategico dell’Umbria del futuro".
"L’Umbria si avvia ad un cambio di passo totale sulla cultura, in primis sul metodo e poi sul merito. Metodo – dicono i gruppi – perché si va ad intervenire raccogliendo istanze e richieste di operatori del settore e protagonisti. E poi, in secondo luogo, perché l’organicità della normativa, gli investimenti e la struttura permetteranno un coinvolgimento di tutti i comparti di un settore capace di fare la differenza". In merito all'incontro partecipativo di domani, dichiarano che "sarà l’inizio di un percorso importante e foriero di grandi novità per l’Umbria".