15 Dec, 2025 - 18:15

Terni, maratona di sei ore per il DUP e scontro frontale Bandecchi-Verdecchia

Terni, maratona di sei ore per il DUP e scontro frontale Bandecchi-Verdecchia

Sei ore di discussione serrata, un dibattito trasformato in un duello personale, quarantacinque emendamenti presentati e tutti respinti. Il Consiglio comunale di Terni ha vissuto una maratona istituzionale per l’approvazione della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programma (DUP).

Alla fine, poco prima delle 17, il voto ha registrato 19 favorevoli e 14 contrari, sbloccando l’atto che modifica - secondo quanto presentato dal DG Claudio Carbone - l’elenco triennale dei lavori pubblici, il programma triennale degli acquisti di beni e servizi, la sezione relativa alle politiche delle risorse umane e gli indirizzi in materia di tributi e tariffe e all’evoluzione della spesa e degli impegni. Ma il vero protagonista della giornata è stato il metodo, una versione tutta ternana del "filibustering": la tattica ostruzionistica tipica del Senato Usa, messa in campo dal consigliere Guido Verdecchia del Gruppo Misto, che per quasi quattro ore ha tenuto banco illustrando proposte, scatenando la replica a muso duro del sindaco Stefano Bandecchi.

Il duello personale tra ex capogruppo e sindaco e la tattica del "filibustering"

L’aula di Palazzo Spada è diventata il teatro di uno scontro politico dalle tinte forti. A partire dalle 10 del mattino, Guido Verdecchia, ex capogruppo di Alternativa Popolare ora passato al Misto, ha dato vita a un’ostinata azione di esposizione degli emendamenti. Il consigliere ha raccontato uno dopo l’altro oltre 40 dei 45 emendamenti presentati – la gran parte già bocciati dai pareri tecnici e contabili degli uffici – in un fiume di interventi che ha spaziato da Collescipoli a Papigno, dall'ambiente al lavoro, dalla sicurezza al verde. Un atto, ha sostenuto, "puramente politico, per dire alla città il proprio contributo delle cose da fare per rilanciare Terni”.

Dalla maggioranza, quella maratona oratoria è stata, invece, vissuta come una pura tattica ostruzionistica di filibustering e un “escamotage comunicativo per prendersi la ribalta”. Verdecchia non ha risparmiato colpi, attaccando la giunta per “immobilismo”, per aver realizzato “irrealizzabili libri dei sogni” e per “scarsa conoscenza della città”, tacciando il sindaco e gli assessori di “assenteismo”. Un furore polemico che ha fatto saltare i nervi al primo cittadino.

La replica del sindaco Bandecchi dopo gli attacchi frontali di Verdecchia

La reazione di Stefano Bandecchi è stata inizialmente di distacco, poi esplosa in un intervento tranchant. Dapprima ha invitato pubblicamente i suoi assessori, a microfoni aperti, a lasciare l’aula per “dare priorità al lavoro nelle rispettive sedi”. Poi, al termine della lunga sequenza di emendamenti, è salito alla ribalta.

“Sono stato ad ascoltare interventi in sequenza del nostro ex capogruppo – ha scandito il primo cittadino – che in questi anni con Alternativa Popolare si è distinto per non aver prodotto nulla di concreto e che ora vuole raccontare alla città di avere la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi. Per quattro ore abbiamo ascoltato cose che non stanno né in cielo né in terra, fantasie, fandonie e provocazioni”. Bandecchi ha quindi rivangato i trascorsi dell'ex capogruppo diventato avversario, ricordando di come gli fosse stato presentato da un imprenditore localeoggi sorpreso quanto me del comportamento assunto dal consigliere passato all'opposizione”.

Le dichiarazioni di voto e le battute finali nel duello con le opposizioni

Dopo il duello, le dichiarazioni di voto dell’opposizione hanno chiuso il quadro di un confronto aspro. Il capogruppo del PD, Pierluigi Spinelli, ha giudicato il DUP “inadeguato, senza prospettive e senza lungimiranza”, una critica condivisa dal Movimento 5 Stelle e da Fratelli d’Italia.

Nella sua replica conclusiva, Bandecchi ha tirato dritto, ribattendo alle critiche sul turismo, sullo sviluppo e sul welfare con un’accusa precisa: “"Sul turismo vi lamentate per gli incassi della tassa di soggiorno - ha spiegato -, ma la gente preferisce andare a dormire a Narni e San Gemini, perché a Terni i posti letto sono sempre quelli e il sistema dell'accoglienza è stato sostenuto da voi in passato, in 30 anni di programmazione sbagliata. Criticate l'idea del campo da golf, ma qual è il vostro sviluppo? Portare la gente a Prisciano a respirare l'inquinamento? Voi avete avuto decenni ma avete prodotto solo fallimenti e immobilismo. Noi stiamo rivoltando la città come un calzino”

Una battuta il sindaco l'ha dedicata anche alla decisione della Fondazione Carit di lasciare la Consulta umbra delle Fondazioni bancarie.
 “È una buona notizia - ha detto sostenendo la scelta del presidente Strinati - perché ha finalmente smesso di regalare soldi ai progetti dei perugini”.

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Federico Zacaglioni
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