23 Sep, 2025 - 14:20

Terni, maltrattamenti in famiglia: 71enne ai domiciliari e 59enne in carcere

Terni, maltrattamenti in famiglia: 71enne ai domiciliari e 59enne in carcere

Nella giornata di ieri, 22 settembre, a seguito di numerosi controlli presso esercizi pubblici e attività di vicinato nelle zone di Viale Brin e di Via Lungonera Savoia, sono diversi i provvedimenti emessi. Durante il controllo del territorio, inoltre, sono stati arrestati due cittadini per maltrattamenti in famiglia.

Terni, due arresti per maltrattamenti in famiglia

La Squadra Mobile di Terni, diretta dal Commissario Capo Lorenzo Lucattoni, ha sottoposto all’esecuzione di due provvedimenti restrittivi disposti dall’Autorità Giudiziaria per reati di maltrattamenti in famiglia.

Si tratta di un uomo 59 anni, che è stato associato presso la Casa Circondariale di Terni a seguito dell’aggravamento della misura della detenzione domiciliare, dovendo espiare i residui sei mesi di pena e un 71enne, che sconterà in regime di arresti domiciliari la pena di due anni e quattro mesi.

“Questi controlli straordinari dimostrano la grande efficacia della sinergia tra Forze di Polizia, Polizia Locale e ASL – ha dichiarato il Questore di Terni – e sono un chiaro segnale di attenzione verso la sicurezza dei cittadini e la legalità nel settore commerciale.”

Gubbio, maltrattamenti in famiglia: 40enne allontanato da casa dopo minacce e violenze

Uno degli ultimi casi più recenti di maltrattamenti in famiglia si era verificato lo scorso mese a Gubbio. Un quarantenne non si sarebbe fermato nemmeno davanti ai legami familiari più stretti, arrivando a puntare un coltello alla gola del padre e a stringergli le mani al collo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia, accogliendo la richiesta della Procura, aveva disposto l’allontanamento immediato dell’uomo dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle persone offese

Altri casi in Umbria

Questi casi non sono isolati. Già lo scorso giugno, a Foligno, un uomo di 52 anni era stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, doveva scontare una condanna definitiva a tre anni e quattro mesi di reclusione per episodi di violenza domestica pregressi.

Localizzato nel centro storico della città, l’uomo era stato associato al carcere di Spoleto, mettendo fine a una lunga vicenda giudiziaria. Anche in quel caso, il quadro emerso dalle indagini raccontava di un contesto familiare segnato da violenze psicologiche e fisiche reiterate, in grado di minare profondamente la serenità e la sicurezza dei congiunti. Questi episodi testimoniano come il problema dei maltrattamenti in famiglia continui a rappresentare una ferita aperta nel tessuto sociale umbro, richiedendo una risposta sempre più decisa sia sul piano della prevenzione che su quello repressivo.

I centri antiviolenza, diffusi anche in Umbria, offrono assistenza legale, sostegno psicologico e, nei casi più gravi, un luogo sicuro dove trasferirsi temporaneamente. È importante ricordare che le denunce possono essere presentate anche in ospedale, in seguito a referti medici che attestino eventuali lesioni.

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Emanuele Landi
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