La cosiddetta macchina tappabuche acquistata dal Comune di Terni per risolvere l'annoso problema delle strade dissestate è finita al centro di un'interrogazione presentata dalla capogruppo di Fratelli d'Italia (FdI), Elena Proietti. L'atto chiede conto dell'effettivo funzionamento del mezzo e della gestione dell'intero progetto di manutenzione stradale. Ma soprattutto solleva dubbi sull'efficacia dell'investimento e sulle scelte dell'Amministrazione.
Nel luglio 2024, infatti, il Consiglio Comunale deliberava l'acquisto di un autocarro con macchina miscelatrice per la manutenzione diretta delle strade, stanziando 171.804 euro. Questo investimento rientrava in un piano più ampio da 666 mila euro, destinato a dotare il Comune di un parco mezzi adeguato, comprendente anche una minipala del valore di quasi 120 mila euro, acquistata a Fondi. L'effettivo utilizzo della macchina tappabuche ha però subito una battuta d'arresto sin dal primo giorno di impiego: il 16 dicembre 2024, infatti, il mezzo si è bloccato immediatamente a causa delle basse temperature, essendo operativo solo sopra i 10 gradi.
L'interrogazione di Fratelli d'Italia richiama anche alcune dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Stefano Bandecchi e dal Vice-Sindaco nei mesi precedenti l'acquisto, che ora appaiono lontane dalla realtà. Nel giugno 2024, in particolare, il primo cittadino aveva affermato che il nuovo mezzo avrebbe permesso di tappare 200 buche al giorno, 6.000 al mese. Numeri che ora appaiono irraggiungibili, dati da "qualcuno che probabilmente non sa usare la calcolatrice", si legge nel documento presentato da Elena Proietti.
L'assessore Iapadre, di recente, ha ammesso le criticità della macchina tappabuche legate alle condizioni climatiche, confermando che il macchinario non ha potuto operare in inverno. Iapadre inoltre ha parlato dell'acquisto di un secondo mezzo per ovviare al problema, sottolinea Proietti, ma non ha fornito informazioni dettagliate sulla procedura amministrativa, sull'importo dell'investimento e sull'operatore economico coinvolto.
L'atto presentato da FdI sulla macchina tappabuche di Terni solleva anche questioni legate alla gestione delle risorse pubbliche e alla trasparenza amministrativa. Tra i punti su cui Elena Proietti chiede chiarezza:
L'intera vicenda apre interrogativi più ampi sulla gestione delle infrastrutture e sulla programmazione degli investimenti pubblici. Sempre secondo Proietti (FdI), l'acquisto della macchina tappabuche, presentato come un passo avanti nella manutenzione stradale, si è trasformato in un caso politico che solleva perplessità sulle modalità di spesa e sulla capacità di pianificazione dell'Amministrazione. Fratelli d'Italia chiede risposte e, soprattutto, azioni concrete per evitare che i soldi dei cittadini vengano investiti in strumenti inutilizzabili.
La questione si inserisce, inoltre, in un contesto più ampio di difficoltà nella gestione del decoro urbano e della viabilità cittadina. I cittadini lamentano da tempo strade piene di buche e interventi tampone inefficaci. Il dibattito sulla macchina tappabuche mette in luce un problema strutturale che richiederebbe un piano di interventi ben più organico e pianificato. Nel frattempo, le risposte dell'Amministrazione saranno determinanti per chiarire il futuro del progetto e per dissipare le polemiche che stanno infiammando la città.