14 Nov, 2025 - 16:15

Terni laboratorio delle città future: la chiamata di Confcommercio per il modello urbano umbro

Terni laboratorio delle città future: la chiamata di Confcommercio per il modello urbano umbro

Ripensare la città attraverso le imprese e la collaborazione fra istituzioni e operatori economici” - è la sfida lanciata da Confcommercio Umbria e Confcommercio Terni con Imprese Futuro Umbria, l’evento inaugurato questa mattina alla BCT. Un confronto serrato, tangibile, che per due giorni trasforma Terni in un banco di prova regionale sulle nuove traiettorie della rigenerazione urbana, mentre numeri e scenari certificano un territorio che muta rapidamente e un tessuto commerciale che deve reinventarsi per non perdere peso sociale.

Un focus strategico sul futuro urbano dell’Umbria: numeri, criticità e nuove geografie economiche della città

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Terni è diventata il centro del dibattito sulle politiche urbane umbre. Con l’avvio ufficiale di “Imprese Futuro Umbria – Terni 2025”, il tema della rigenerazione urbana torna infatti al centro dell’agenda economica regionale. Non un semplice convegno, ma un’annualità di riflessione strategica che punta a rimettere in connessione imprese, istituzioni e comunità.

Il quadro illustrato dal presidente di Confcommercio Terni, Stefano Lupi, racconta una città che cambia, spesso senza una robusta trama economica di supporto. Tra il 2012 e il 2024 le attività al dettaglio con sede fissa sono scese da 1.333 a 1.068, pari a un calo del 20 per cento. Nel centro storico si sono perse circa 180 imprese, con un saldo negativo costante tra aperture e chiusure. Una dinamica che non riguarda solamente Terni, ma molte città medie italiane, dove la rarefazione commerciale rimette in discussione le funzioni urbane di base.

Lupi richiama un punto chiave: la rigenerazione non coincide con l’intervento edilizio. “Rigenerare non significa rifare i marciapiedi, ma ricostruire relazioni e fiducia. È un progetto collettivo in cui pubblico e privato devono agire insieme”, ha dichiarato, evidenziando una priorità: ricostruire la prossimità come infrastruttura sociale.

Il vicepresidente di Confcommercio Umbria, Simone Fittuccia, che incardina l’iniziativa in un percorso più ampio di valorizzazione delle imprese come attori strutturali dello sviluppo territoriale. È il presidente Giorgio Mencaroni a sintetizzare la prospettiva nazionale dell’associazione: Confcommercio come facilitatore, un nodo di collegamento fra imprese e istituzioni per la costruzione di modelli replicabili.

Visioni e casi studio: la rigenerazione urbana come leva economica e sociale

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L’apertura istituzionale conferma il posizionamento dell’iniziativa. Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, e il prefetto Antonietta Orlando indirizzano il dibattito verso una visione integrata dove sicurezza, mobilità e sviluppo economico costituiscono il perimetro operativo della pianificazione urbana.

La relazione di Ivano Ruscelli, direttore di Iscom Group, chiarisce il contesto: la rigenerazione urbana è ormai una leva competitiva. Coinvolge economia, servizi e qualità dello spazio pubblico. A seguire, le testimonianze di Manuel Torresan (Confcommercio Nazionale), Fabrizio Fugattini (Comune di Rimini) e Cristian Sala (Confcommercio Rovereto) ampliano lo sguardo, mettendo in campo esperienze replicate con successo in altri territori.

Torresan sottolinea una criticità diffusa nelle città di media dimensione: “Senza imprese, le città perdono la loro funzione di scambio e incontro. Serve un’alleanza stabile tra istituzioni, operatori e cittadini”. È il punto chiave del dibattito: la presenza economica non è un effetto della rigenerazione, ma uno dei suoi prerequisiti.

L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco De Rebotti, chiude la sessione con una linea operativa netta: la Regione sosterrà i progetti che puntano sulla prossimità come fattore determinante per il rilancio dei centri urbani. “Il rilancio passa dalla capacità di integrare risorse pubbliche e investimenti privati in una visione di lungo periodo”, afferma, puntando su una strategia che faccia della qualità urbana un driver economico strutturale.

Strumenti, comunità e progettazione condivisa: nasce il Laboratorio urbano

Nel chiostro della BCT prende forma il Laboratorio urbano, lo spazio aperto che per due giorni raccoglie idee, proposte e contributi analitici da operatori, tecnici e imprenditori. È l’elemento più operativo dell’evento, pensato per trasformare il confronto in progettazione.

Confcommercio Terni consegna inoltre un riconoscimento alle “Imprese nel cuore”, attività storiche che tengono insieme il tessuto commerciale e quello identitario della città, testimoniando quanto la prossimità sia ancora il punto di ancoraggio della comunità.

Domani, 15 novembre, il programma proseguirà con un tour urbano, da Largo Manni a via Angeloni, per osservare sul terreno i luoghi della trasformazione e discutere possibili leve di rilancio direttamente nei contesti interessati. L’obiettivo dichiarato è costruire un percorso permanente di confronto, trasformando l’iniziativa in una piattaforma di lavoro che restituisca a Terni e all’Umbria una prospettiva urbana solida e generativa, capace di coniugare innovazione, presidio territoriale e centralità economica.

La discussione resta aperta, con l’ambizione di sviluppare un modello esportabile ad altri contesti regionali.

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Federico Zacaglioni
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