16 Oct, 2025 - 19:30

Terni, la rete ambientalista al Comune: "Basta tagli, serve un tavolo permanente sul verde pubblico"

Terni, la rete ambientalista al Comune: "Basta tagli, serve un tavolo permanente sul verde pubblico"

La gestione del verde pubblico ternano finisce nel mirino di Legambiente Terni-Narni-StronconeArci TerniPensare il Domani e il Comitato SOS Verde Pubblico, che in una conferenza stampa hanno presentato un documento unitario per chiedere all'amministrazione comunale l'apertura di un tavolo tecnico e politico permanente sul patrimonio arboreo cittadino. La richiesta, illustrata al Cesvol di via Montefiorino, arriva dopo mesi di monitoraggio degli interventi di taglio e delle successive piantumazioni, ritenute inadeguate dalla rete di associazioni.

Al centro della contestazione c'è una gestione che le associazioni definiscono "emergenziale e priva di visione strategica". "La sicurezza degli alberi si può affrontare con corrette potature, manutenzioni e continui monitoraggi", ha spiegato Daniela Riccireferente tecnica della rete, sottolineando come l'approccio attuale privilegi l'abbattimento rispetto alla cura del patrimonio esistente.

Gianni Di Mattiapresidente di Legambiente Verde Nera Terni-Narni-Stroncone, ha posto l'accento sui dati ambientali: "Terni emette 10 tonnellate all'anno di CO2 per abitante, contro una media nazionale di 7,1 tonnellate e i 6 tonnellate di Perugia". Un dato che, secondo le associazioni, rende ancora più urgente una politica di rinaturalizzazione urbana capace di contrastare gli effetti della crisi climatica.

Le lacune normative e la legge inapplicata

Il documento presentato dalla rete evidenzia una carenza strutturale: Terni non dispone di un regolamento del verde organico. Le normative esistenti sono frammentate in diversi atti, dal Regolamento di Polizia Urbana al Disciplinare per la tutela del patrimonio arboreo, senza una visione d'insieme. Una situazione che, secondo Giacomo Porrazzini di Pensare il Domani, compromette la possibilità di interventi programmati e coerenti. Ma c'è anche un problema di ottemperanza alle leggi nazionali. La legge 10/2013 sul verde urbano obbliga i comuni sopra i 15.000 abitanti a istituire un catasto degli alberi, produrre un bilancio del verde a fine mandato e elaborare un Piano del Verde Comunale. Strumenti che a Terni risultano ancora mancanti o incompleti.

"L'articolo 172 del Piano Regolatore Generale prevede espressamente che la Passeggiata debba essere soggetta a un intervento di restauro che tuteli le essenze arboree residenti", ha ricordato tra gli altri Tommaso Sabatini di Arci Terni, denunciando come invece si proceda con tagli sistematici seguiti da piantumazioni che mostrano evidenti criticità.

Piantumazioni inadeguate e rischio di mancato attecchimento

La rete ambientalista ha analizzato nel dettaglio anche la qualità degli interventi successivi ai tagli. Le nuove piante, spiegano le associazioni, presentano dimensioni molto contenute e vengono spesso collocate troppo vicino a cordoli di cemento o pietra, impedendo il corretto sviluppo dell'apparato radicale. Un approccio che aumenta il rischio di mancato attecchimento e che difficilmente potrà compensare, nel breve e medio periodo, la perdita di alberi maturi.

"Gli alberi sono naturali depuratori dell'aria e la sostituzione di piante giovani al posto di esemplari adulti porta conseguentemente un aumento di anidride carbonica e un calo di ossigeno" è stato sottolineato, citando le ricerche di Anna Chiesura dell'ISPRA sulle interrelazioni tra salute umana, inquinamento dell'aria e biodiversità.

Un problema particolarmente rilevante in una città che ospita insediamenti industriali importanti come l'AST e dove la qualità dell'aria registra spesso valori sopra le soglie ammissibili per legge. "La sicurezza non è solo quella di un ramo che cade, ma anche prevenzione della salute", hanno ribadito i promotori dell'iniziativa.

Le richieste concrete e il confronto istituzionale

La richiesta principale riguarda l'istituzione di un tavolo permanente con l'assessorato all'Ambiente e Lavori Pubblici e gli uffici tecnici comunali, dove avviare il censimento degli alberi, la realizzazione del Piano Regolatore del Verde e l'elaborazione di un regolamento specifico con norme tecniche d'attuazione.

Le associazioni hanno anche annunciato un'agenda di iniziative parallele: convegni tecnici sulla gestione del verde urbano, confronti con la Soprintendenza dell'Umbria e l'Agenzia Forestale Regionale (AFOR), coinvolgimento delle università di Perugia, Roma e Viterbo sui temi della forestazione urbana, e coordinamento con le strutture nazionali di LegambienteArci e ASviS.

"È fondamentale che le scelte politiche e tecniche relative al taglio degli alberi e alla gestione del verde comunale siano oggetto di confronto con le forze sociali", hanno concluso i rappresentanti della rete, lanciando una sfida all'amministrazione sulla trasparenza e la partecipazione nelle decisioni che riguardano il futuro ambientale della città.

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Federico Zacaglioni
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