Archiviata da poco la 21esima edizione, per il Terni Film Festival è tempo di bilanci. I numeri parlano chiaro e raccontano di una kermesse che nel 2025 ha saputo ampliare ulteriormente il proprio pubblico grazie ad un'offerta culturale di grande spessore. La manifestazione, con Krzysztof Zanussi presidente onorario, la direzione artistica di Moni Ovadia e Lucrezia Proietti, quella generale di Arnaldo Casali e organizzativa di Luca Mannaioli, racconta di un coinvolgimento trasversale e crescente che ha avuto anche il merito di interessare tante realtà della città.
L'edizione del ventennale del Terni Film Festival si è svolta dal 6 al 16 novembre tra il Cinema Politeama, Palazzo Gazzoli, la Bct, il Cenacolo San Marco e anche virtualmente tramite il canale youtube Istess Media, dove il festival è diventato un podcast con un traffico di mille utenti al giorno.
In totale sono stati 12mila gli spettatori di cui 2700 dal vivo e 9mila online. Ottimo anche il riscontro da parte delle scuole con 1300 studenti coinvolti. 94 opere proiettate provenienti da 4 continenti e 20 Paesi diversi tra cui Polonia Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Iran, Corea, Israele, Filippine, Turchia, Russia, Cina, India, Brasile, Messico e Perù.
25 le anteprime nazionali, 22 i film, 14 i documentari, 41 i cortometraggi, 5 i corti di animazione cui si aggiungono 9 opere realizzate con l’intelligenza artificiale e 3 opere in realtà virtuale. Ad arricchire il calendario anche quattro concerti, un workshop, una mostra, un esperimento sociale per un totale di 11 giorni di eventi in cinque luoghi di cultura.
Tra gli ospiti di quest'anno, per citarne alcuni, Radha Mitchell, Frate Alessandro, Giulio Base, Nicoletta Romanoff, Jan Guaita, Ivano De Matteo, Adelmo Togliani, Enrico Lo Verso, Lorenzo Amato, Eleonora Ivone, Attilio Fontana, Guido Chiesa, Ninni Bruschetta, Gabriella Compagnone, il duo di Casa Abis e Alessandro Gori.
"Il Terni Film Festival è il principale evento culturale della città, ed è tempo che l’intera comunità si assuma la responsabilità di fargli fare un salto di qualità" ha sottolineato Arnaldo Casali durante la conferenza stampa di bilancio, a cui ha preso parte anche il consigliere regionale Luca Simonetti. A fronte di due giorni in più sul calendario del Festival, il budget spiega, si è dimezzato arrivando a 5mila euro per coprire l'intera manifestazione che ormai, in durata, è superato solo dal Festival di Cannes.
"Un vero e proprio miracolo reso possibile dal sostegno della Fondazione Carit, la Regione Umbria, il Ministero della Cultura e il Comune di Terni, ma soprattutto dal volontariato, la passione e l’amicizia non solo degli organizzatori ma anche degli ospiti che ogni anno lo animano" ha aggiunto.
Forte il legame del Festival con il territorio e le sue eccellenze. Quest'anno ad aprire la manifestazione c'è stata la proiezione in anteprima di 'No Place Like Rome' di Cecilia Miniucchi, regista ternana trapianta ad Hollywood. L'epicentro, ancora una volta è stato Cinema Politeama, l'ultimo rimasto nel centro città. Un luogo che ha accompaganto la storia culturale di Terni sin dagli albori, visto che l'arena risalirebbe addirittura al medioevo e che, in tempi più recenti ha accolto, tra gli altri, Buffalo Bill e Patti Smith.
La prossima tappa del Terni Film Festival sarà a dicembre, il 27 e il 28, nell'ambito del progetto promosso dalla Regione 'Sentieri e sapori del cinema in Umbria' che prenderà piede tra Terni, Magione e Deruta. Protagonista lo scenografo Nello Giorgetti, che ha lavorato a lungo a Terni, contribuendo a tutti i film girati negli stabilimenti di Papigno e è stato premiato nel corso dell'ultima edizione del Festival ternano.