Un bilancio approvato, una opposizione lasciata a secco di emendamenti validi. Il giorno dopo il voto in consiglio comunale a Terni, il vicesindaco Riccardo Corridore non usa giri di parole. Il bilancio diventa il termometro di un rapporto politico teso, dove la critica della maggioranza si fa netta: demagogia o incapacità tecnica. L’analisi di Corridore è un atto d’accusa che tocca i fondi welfare, la lettura dei documenti e, in definitiva, la stessa credibilità di un’opposizione chiamata a fare proposta. "La città deve sapere", dice: l’alternativa è tra una critica sterile e il lavoro concreto sugli atti. E va all’attacco di molti avversari, tra i quali l’ex capogruppo di AP Guido Verdecchia.
Vicesindaco Corridore, ieri il consiglio ha approvato il bilancio. Tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione sono stati bocciati. È una sconfitta per loro o una dimostrazione di forza della maggioranza?
" È semplicemente la fotografia di un dato di fatto e la cittadinanza, che ha ascoltato il dibattito da casa, deve saperlo. L'opposizione, in questa sede, poteva fare delle proposte di emendamento, di miglioramento del bilancio. Perché qualunque cosa, per definizione, è migliorabile. Ebbene, Terni sappia che l'opposizione non è stata in grado di presentare emendamenti validi. O li ha sbagliati quando li ha presentati, o non li ha presentati in modo corretto. Quindi abbiamo potuto solo registrare interventi di soloni, abbiamo sentito parlare i soliti sofisti. Ci hanno detto dovevate fare questo, dovevate fare quell'altro. Io mi chiedo: e perché non avete presentato voi quelle proposte come emendamenti? È facile parlare dopo”.
Una delle critiche più forti arrivate ieri riguarda i fondi per il welfare. L’opposizione parla di tagli. Cosa risponde?
"Rispondo con i numeri e con la realtà dei fatti. I fondi al welfare non sono stati tagliati. Sono stati coperti per la prima parte dell'anno perché, semplicemente, non sono arrivati i trasferimenti statali che sono in ritardo. Come lo sono stati tutti gli anni, incluso quando governava il centro-destra. È evidente che noi non possiamo mettere in bilancio soldi che non abbiamo materialmente qui, che arriveranno in ritardo. Questo non è un taglio, è una copertura prudenziale. Ma purtroppo, come dicevo, non serve spiegarlo all’opposizione, è inutile. Si preferisce fare demagogia, far credere che sia una scelta politica tagliare i soldi ai più deboli. Noi, per fare una copertura, dobbiamo avere i soldi in cassa. Punto”.
Il Consigliere Verdecchia, ex capogruppo di AP passato all’opposizione, vi ha attaccato duramente. Cosa ne pensa ?
Mi fa piacere che Verdecchia avesse tutte quelle idee, che però non ha saputo trasformare in emendamenti tecnicamente validi. Strano è invece che fino a un mese fa, quando era in maggioranza, di proposte non ne abbiamo mai ascoltate. Basta rivedere i consigli in cui era nostro capogruppo per sentire l’esatto opposto di quello che dice ora. Anche ultimamente ha parlato di Roma-Terni in 40 minuti come se avesse scoperto l’acqua calda… laddove già nell’ottobre 2024 questa mia idea fu inserita nel programma elettorale della Tesei, con la quale corremmo alleati. Ci sono decine di post e interviste rese dal sottoscritto al riguardo. Adesso lui fa interviste e convegni dopo oltre un anno, appropriandosi di una nostra idea, in particolare del sottoscritto, come se fosse una novità. Ciò basta per far capire la credibilità politica di chi parla.
Un altro tema caldo è stato il Documento Unico di Programmazione. La consigliera Fabrizi ha sottolineato che ci sarebbero errori relativi alle scuole, che si parlerebbe ancora di Istituto per Geometri, oggi confluito nell’ITT. La sua replica in aula è stata molto dura.
"Perché doveva essere chiaro l’errore. La consigliera Fabrizi si sbaglia, e mi dimostra che non solo non sa fare emendamenti e non sa proporre novità nel bilancio, ma neanche sa che cos'è il DUP. Le parti che lei cita, dove si parla dell’Istituto per geometri - e noi sappiamo bene che ci sono state modifiche nel sistema scolastico successivamente - sono semplicemente le linee di mandato del Sindaco, il programma fatto nel 2023. Quel programma viene inserito nel DUP e poi, in sede di rendicontazione, viene comparato con la sua realizzazione. Non è che 'abbiamo sbagliato'. La consigliera del gruppo Misto non ha interpretato quella parte del documento correttamente. Glielo mando a dire col massimo rispetto: o si corregge e ammette di essersi confusa, o significa che non lo sa leggere".
Quindi, in sintesi, che giudizio dà sull'operato dell'opposizione in questo passaggio cruciale?
"Il giudizio è che la città deve prendere atto di una cosa semplice. C'è un governo eletto democraticamente che ha presentato un bilancio. Le opposizioni non sono riuscite ad avanzare nessuna proposta che potesse essere accolta. Non perché siano state censurate, ma perché non le hanno depositate in modo valido o non le hanno depositate affatto. È facile dire 'io avrei fatto questo'. Ma la politica si fa con i fatti, con le proposte scritte, tecnicamente ineccepibili. In consiglio, invece, hanno scambiato il programma elettorale, le linee programmatiche del Sindaco, con il DUP. Sono due cose diverse. O lo fanno apposta, e quindi stanno prendendo in giro i cittadini, oppure non sono in grado di capire la differenza. Io credo nella buona fede, quindi mi attesto sulla seconda”.
C'è spazio per accelerare in questa seconda metà del mandato?
"Guardi, il consigliere Pastura (Fratelli d’Italia) ha fatto un elenco di cose. Noi siamo a metà mandato, abbiamo un'altra metà di mandato per realizzare quello che stava nel nostro programma. L'opposizione ha avuto il tempo per fare proposte sul bilancio, il Sindaco negli altri anni qualcosa ha anche accolto. Se non sono stati in grado di proporle, dicano la verità alla città: 'Non siamo stati in grado, oppure non abbiamo avuto voglia di lavorare per presentare degli emendamenti degni di questo nome'. Perché è facile fare copia e incolla, scrivere 80, 90 emendamenti e sbagliarli tutti. Magari se ne fanno 5, ma fatti bene, dove si può davvero migliorare qualcosa. Quello sì sarebbe un contributo. La demagogia no. Quella non aiuta nessuno, soprattutto non aiuta Terni”.