05 Nov, 2025 - 17:45

Terni, chiuso per sette giorni un locale in via Alfonsine: nel mirino della Questura punto di ritrovo di pregiudicati

Terni, chiuso per sette giorni un locale in via Alfonsine: nel mirino della Questura punto di ritrovo di pregiudicati

Un locale di via Alfonsine, a Terni, dovrà restare chiuso per sette giorni. La decisione, disposta dal Questore di Terni, Michele Abenante, nell’ambito dell’operazione “Alto Impatto”, rappresenta il punto più significativo dell’azione di controllo straordinario condotta dalle forze dell’ordine per contrastare degrado urbano, illegalità diffusa e immigrazione irregolare.

Il provvedimento, di carattere cautelare e preventivo, è stato adottato dopo una serie di controlli dei Carabinieri della Compagnia di Terni, che hanno più volte identificato nel locale soggetti con precedenti penali per reati contro il patrimonio, la persona, in materia di droga e sicurezza pubblica. L’esercizio, gestito da una cittadina italiana, era divenuto un punto di ritrovo per persone ritenute pericolose, con conseguenze dirette sull’ordine pubblico e sulla percezione di sicurezza dei residenti.

Operazione “Alto Impatto”: controlli straordinari e risultati su tutto il territorio cittadino

L’intervento, disposto e coordinato dal Questore Bruno Abenante e diretto sul campo dal Sostituto Commissario Massimiliano Ruggeri, ha coinvolto in modo sinergico le principali forze di polizia: il Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, la Divisione P.A.S., la Polizia Scientifica, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale.

Nel corso delle operazioni sono state identificate 140 persone, di cui 40 cittadini extracomunitari, e controllati 60 veicoli in cinque diversi posti di blocco, con numerose sanzioni al Codice della Strada. Effettuate verifiche su cinque esercizi commerciali, due dei quali sanzionati: uno, in via Alfonsine, con la chiusura disposta dal Questore e un autolavaggio per violazioni tributarie.

Durante l’operazione sono state inoltre eseguite due ordinanze nei confronti di cittadini extracomunitari - una per obbligo di dimora nel Comune di Narni e una per l’esecuzione di una pena pecuniaria - e una denuncia in stato di libertà per oltraggio a pubblico ufficiale.

Secondo la Questura di Terni, la finalità dell’operazione è rafforzare la presenza dello Stato sul territorio e prevenire la formazione di contesti urbani ad alta criticità, spesso legati a microcriminalità, abuso di alcol e traffico di sostanze stupefacenti.

Il Questore Abenante: “Interventi mirati per garantire sicurezza e legalità nei quartieri”

La sospensione temporanea dell’attività del locale di via Alfonsine ha una valenza eminentemente preventiva. Come si legge nel dispositivo ufficiale, l’obiettivo è “ripristinare condizioni di sicurezza e legalità, a tutela della collettività e del buon andamento della convivenza civile”.

Il Questore Bruno Abenante, nel confermare la linea di fermezza della Questura, ha ribadito che simili provvedimenti non hanno natura punitiva, ma servono a neutralizzare situazioni di rischio per l’ordine pubblico, spesso originate da contesti apparentemente marginali. “La sicurezza urbana si costruisce anche attraverso interventi mirati, capaci di incidere sulla quotidianità dei cittadini e sulla qualità della vita nei quartieri”, ha precisato.

L’operazione rientra in un piano di controlli coordinati e periodici, già programmati per le prossime settimane, che interesseranno anche Borgo Bovio, Cospea, San Biagio e Borgo Rivo.

Sicurezza urbana e fiducia dei cittadini: la strategia della presenza sul territorio

Con l’operazione “Alto Impatto”, la Questura di Terni conferma una strategia che integra repressione e prevenzione. Non solo contrasto al reato, ma anche presidio visibile e costante, in grado di rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e di scoraggiare comportamenti illeciti.

La chiusura del locale in via Alfonsine - sottolineano fonti investigative - rappresenta un segnale chiaro e diretto: l’attenzione resta alta su tutte le realtà economiche e sociali che possano, anche inconsapevolmente, diventare luoghi di aggregazione per soggetti pericolosi.

Il provvedimento del Questore assume dunque un valore simbolico e operativo: dimostra che la legalità è presidio quotidiano e che ogni spazio urbano deve tornare a essere un luogo di sicurezza condivisa e fiducia civica.

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Federico Zacaglioni
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