12 Nov, 2025 - 16:20

A Terni la cerimonia per i Caduti di Nassiriya: memoria, servizio e responsabilità internazionale

A Terni la cerimonia per i Caduti di Nassiriya: memoria, servizio e responsabilità internazionale

Ventidue anni dopo, il silenzio che cala in Largo Caduti di Nassiriya ha ancora il peso della memoria e dell’assenza. Questa mattina, la città ha reso omaggio ai 19 italiani uccisi nell’attentato del 12 novembre 2003 in Iraq - 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili - insieme ai 9 cittadini iracheni che persero la vita nella base italiana “Maestrale” di Nassiriya. Una cerimonia sobria, densa di significato, per ricordare quella che fu la più grave perdita delle Forze Armate italiane dalla Seconda guerra mondiale.

Autorità civili e militari unite nel ricordo dei caduti di Nassiriya

La commemorazione, promossa dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Terni, dalla Sezione ANC del capoluogo e dal Comune di Terni, ha visto la partecipazione delle principali autorità civili e militari: il Vicario del Prefetto, dottor Tommaso Tafuri, il Questore Michele Abenante, il Presidente della Provincia e Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, e numerosi rappresentanti delle Forze Armate.

Nel corso della cerimonia è stata deposta una corona d’alloro in memoria di tutti i caduti italiani, militari e civili, impegnati nelle missioni internazionali per la pace. Il Comandante Provinciale dell’Arma, Colonnello Antonio De Rosa, ha rivolto ai presenti un messaggio di profondo rispetto e gratitudine, ricordando che “il sacrificio di Nassiriya resta un simbolo di coraggio, di dedizione e di servizio alla collettività internazionale”.

Il Giorno del Ricordo e il valore della memoria condivisa

Il 12 novembre, dal 2003, è diventato il Giorno del Ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. Ogni anno, l’anniversario della strage di Nassiriya rinnova un impegno collettivo: quello di mantenere viva la memoria di chi ha servito il Paese oltre i confini nazionali, a difesa della stabilità e della pace.

Nel corso della breve ma intensa cerimonia, il silenzio è stato interrotto solo dalle note solenni della tromba e dal raccoglimento dei presenti. Il Sindaco Stefano Bandecchi, accanto alle autorità, ha voluto ricordare il significato di questo appuntamento: “Nassiriya non è soltanto una pagina di dolore - ha detto - ma anche di orgoglio per un’Italia che ha saputo farsi ponte tra popoli e custode della pace in tempi difficili”.

L'accorato appello del colonnello De Rosa nel giorno dei caduti delle missioni internazionali

L’attentato alla base “Maestrale”, avvenuto alle 10:40 del 12 novembre 2003, segnò una ferita profonda nel Paese. Un camion cisterna carico di esplosivo esplose davanti all’ingresso della base dove erano dislocati i Carabinieri del MSU (Multinational Specialized Unit), impegnati nella missione “Antica Babilonia”. Il loro compito era sostenere il processo di stabilizzazione dell’Iraq, proteggere la popolazione locale e contribuire alla ricostruzione delle istituzioni.

La cerimonia di Terni si è conclusa con un momento di raccoglimento collettivo. Le autorità presenti hanno espresso il comune impegno a tramandare la memoria del sacrificio dei caduti, perché - come ha ricordato il Colonnello De Rosa - “ricordare Nassiriya significa riaffermare il valore della pace e il senso profondo del dovere verso la comunità internazionale”.

La città ha lasciato Largo Caduti di Nassiriya nel silenzio, ma con la consapevolezza che la memoria è il primo atto di riconoscenza verso chi ha scelto di servire il Paese fino all’estremo sacrificio. Un impegno che Terni rinnova ogni anno, nel segno della gratitudine e del rispetto verso i propri eroi caduti per la pace.

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Federico Zacaglioni
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