Arte, storia e valori si fondono in un’unica emozione. È stato presentato questa mattina, nella suggestiva cornice della caserma “Angelini” di Terni, il nuovo Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri - edizione 2026, un simbolo senza tempo che unisce memoria, identità e orgoglio nazionale. Un appuntamento atteso, che ogni anno racconta l’anima dell’Arma attraverso immagini, parole e colori capaci di parlare al cuore del Paese.
Alla presenza del Comandante Provinciale, Colonnello Antonio De Rosa, la cerimonia ha celebrato una delle tradizioni editoriali più amate dagli italiani. Il calendario, infatti, è ben più di un semplice oggetto da collezione: rappresenta una narrazione corale del legame profondo tra i Carabinieri e la comunità, un racconto che, tavola dopo tavola, restituisce la quotidianità di chi serve con dedizione e silenzioso eroismo.

La presentazione di Terni giunge in concomitanza da quella nazionale, tenutasi all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in un evento condotto da Paola Perego. Lì, il Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, aveva illustrato i contenuti dell’opera alla presenza del Ministro della Difesa Guido Crosetto, di alte cariche istituzionali e di rappresentanti del mondo culturale e giornalistico.
Giunto alla sua 93ª edizione, il Calendario Storico è un punto fermo della cultura italiana: oltre un milione e duecentomila copie stampate, con traduzioni in otto lingue - dall’inglese al giapponese, dal francese al cinese - e versioni anche in sardo e friulano. Ogni anno entra nelle scuole, negli uffici, nelle case, diventando un simbolo di continuità e fiducia, una presenza discreta che racconta l’Italia attraverso il volto dei suoi Carabinieri.
Il filo conduttore dell’edizione 2026 è “Eroi quotidiani”, un titolo che racchiude la filosofia dell’intera pubblicazione. Il calendario rende omaggio alle donne e agli uomini dell’Arma che, ogni giorno, operano lontano dai riflettori ma vicini alle persone, nelle città come nei piccoli centri, in Italia e all’estero.
Il tema, carico di umanità, si sviluppa come un racconto corale in cui arte e letteratura dialogano per rappresentare il volto umano dell’Arma. Attraverso tavole illustrate e testi narrativi, il calendario restituisce l’immagine di una presenza costante accanto ai cittadini, un presidio di sicurezza ma anche di empatia, capace di interpretare il servizio come atto di cura verso la collettività.
Le diciannove tavole d’arte del calendario sono firmate da René (Luigi Valeno), figura di spicco della nuova Pop Art italiana. Il suo tratto, luminoso e vibrante, reinterpreta in chiave moderna l’immagine del Carabiniere, raffigurandolo tra la gente, nei luoghi della vita quotidiana e nei paesaggi simbolo dell’Italia. Ogni tavola diventa una finestra aperta sulla realtà, un mosaico di colore e significato che celebra la presenza silenziosa e costante dell’Arma sul territorio.
A completare l’opera, i testi di Maurizio De Giovanni, che costruisce un filo narrativo unitario attraverso la lettera di un giovane Carabiniere ai genitori. Nelle sue parole, il lettore ritrova i valori della scelta di vita, l’impegno quotidiano, le difficoltà e la soddisfazione del servire lo Stato. La narrazione accompagna il lettore in un viaggio intimo tra altruismo, sacrificio e coraggio, restituendo il volto autentico di chi indossa la divisa con passione e responsabilità.
Ogni tavola è legata a un momento di vita: un salvataggio, un gesto di solidarietà, una parola di conforto, un’azione che racconta la dedizione di chi, giorno dopo giorno, si fa presidio di legalità e speranza.

A introdurre il calendario è la prefazione di Aldo Cazzullo, che offre una riflessione storica e morale sull’Arma, ripercorrendo oltre due secoli di storia italiana, dal 1814 a oggi. Cazzullo evidenzia come i Carabinieri abbiano attraversato il Risorgimento, la Resistenza e la Repubblica, rimanendo simbolo di unità, coraggio e sacrificio.
La postfazione, affidata al giornalista Massimo Lugli, chiude il volume con il racconto di un episodio vissuto in prima persona, trasformato in emblema della missione dei Carabinieri: la prontezza, la discrezione e l’umanità di chi, anche nei gesti più semplici, garantisce sicurezza e conforto alla popolazione.
Accanto al Calendario Storico, è stata presentata anche l’Agenda 2026, che condivide lo stesso tema e la stessa ispirazione. Ogni mese si apre con brevi racconti e note storiche firmate da De Giovanni, dedicate agli “eroi quotidiani” delle comunità locali.
Il calendario da tavolo è invece dedicato ai Carabinieri nello sport, un percorso tra testi e immagini che raccontano l’impegno del Centro Sportivo Carabinieri, fondato nel 1964 e protagonista della formazione di atleti olimpici e campioni internazionali. Le pagine esaltano non solo i risultati sportivi, ma anche i valori che lo sport condivide con l’Arma: disciplina, lealtà, spirito di squadra.
Il planning da tavolo, infine, è dedicato ai Reparti a Cavallo dell’Arma, simbolo di eleganza, efficienza e tradizione. Le immagini raccontano la storia di questi reparti d’eccellenza, ancora oggi tra i più amati dai cittadini, custodi di un’eredità equestre che unisce passato e modernità.
Come ogni anno, il ricavato derivante dalle pubblicazioni sarà devoluto a sostegno di opere benefiche, in particolare all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC) e all’Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari, confermando l’impegno solidale che accompagna da sempre la missione dei Carabinieri.