Il 34enne egiziano, arrestato lo scorso 5 dicembre per due casi di violenza sessuale avvenute nei suoi due esercizi commerciali, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il barbiere era stato posto in stato di fermo, dopo che era stato arrestato anche un suo dipendente: i casi di violenza sessuale, ai danni di tre donne, erano avvenuti tra fine agosto e inizio settembre.
Il 34enne di nazionalità egiziana arrestato per violenza sessuale è comparso (come ripreso da Umbriaon.it) mercoledì mattina in tribunale di fronte al gip di Terni Chiara Mastracchio e non ha chiarito la propria posizione in relazione alle accuse, in attesa di chiedere di essere interrogato dal pubblico ministero.
L’uomo, agli arresti domiciliari, assistito dagli avvocati Gianluca Bassetti e Bruno Capaldini, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 34enne è indagato per violenza sessuale aggravata.
Il motivo di avvalersi della facoltà di non rispondere è stato spiegato da uno dei legali del 34enne, l'avvocato Bassetti: "Il nostro assistito era tornato in Egitto prima dell’emissione dell’ordinanza di custodia catelare a suo carico, quindi in totale buonafede, per un intervento chirurgico programmato di cui abbiamo esibito al giudice la relativa documentazione. Superata la convalescenza, la sua intenzione era di tornare in Italia, come è stato, e chiarire spontaneamente la propria posizione agli inquirenti".
Gli avvocati Bassetti e Capaldini hanno chiesto la revoca dei domiciliari o la sostituzione con una misura meno afflittiva: "A fronte di un quadro indiziario che riteniamo labile, non ci sono a nostro giudizio i presupposti per una misura cautelare personale. Non ravvisiamo il pericolo di fuga né di reiterazione dei reati, essendo il nostro assistito incensurato e, peraltro, coniugato con una donna italiana e padre di famiglia. Nè sussiste un potenziale pericolo di inquinamento probatorio, essendo le indagini già formalmente concluse dall’autorità giudiziaria".
Venerdì 5 dicembre, la Squadra Mobile di Terni, della I sezione della squadra Mobile, coordinata dal dirigente Lorenzo Lucattoni, aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del barbiere 34enne, cittadino egiziano, indagato per violenza sessuale aggravata ai danni di due giovani donne.
Le indagini, come spiegato dalla questura di Terni, avevano portato all'arresto dell'uomo, erano partite dalle denunce di due giovanissime vittime, che avevano segnalato episodi di abusi sessuali (perpetrati a inizio settembre) all’interno di esercizi commerciali legati all’indagato tra Borgo Rivo e Piazza Dalmazia.
Dopo l'arresto di un suo dipendente a inizio settembre e le denunce da parte delle vittime, era partito il lavoro investigativo delle forze dell'ordine che, attraverso l'acquisizione di testimonianze e riscontri documentali, hanno ricostruito i comportamenti dell'uomo che avvicinava le ragazze con alcuni pretesti, legati al mondo del lavoro, per poi indurle a entrare nei locali dove si consumavano le violenze.