Un cittadino marocchino è finito in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti a Terni. La custodia cautelare è stata disposta dal Giudice del Tribunale di Terni al termine dell’udienza di convalida dell’arresto eseguito dalla Polizia di Stato. Con lui, gli agenti hanno sequestrato oltre un etto di droga di vario tipo e una somma di 2.030 euro, già sequestrata e ritenuta provento della attività criminale.
L’uomo era stato tratto in arresto la sera del 23 novembre dal personale della Squadra Volante della Questura di Terni, nel corso di un servizio di controllo del territorio che ha avuto il suo epilogo nel parcheggio di un centro commerciale.

La catena di eventi che ha portato all’arresto si è innescata poco prima delle 20.00 di mercoledì 23 novembre. Gli agenti della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico stavanno pattugliando le aree commerciali della città, un territorio spesso sensibile per il fenomeno dello spaccio.
La loro attenzione si è concentrata su un uomo fermo nel parcheggio superiore di un centro commerciale. L’elemento che ha fatto scattare l’allarme è stato il suo comportamento: alla vista della pattuglia, l’uomo ha manifestato un evidente nervosismo, un dettaglio che per gli agenti è stato sufficiente per avviare un controllo.
Durante la perquisizione personale, gli poliziotti hanno trovato il primo, decisivo indizio: diversi involucri in cellophane che contenevano sostanza stupefacente, poi identificata come hashish e cocaina. Alla luce di quanto rinvenuto, le indagini hanno fatto un salto di qualità.
La scoperta degli stupefacenti ha giustificato l’esecuzione di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo. È stato questo passaggio a rivelare la vera portata della sua attività e a trasformare l’ipotesi di reato in certezza.
Tra le mura di casa, gli agenti hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale di sostanze stupefacenti: 18,5 grammi di cocaina, 87,3 grammi di hashish e 5,6 grammi di anfetamina. Il quantitativo complessivo, di circa 111 grammi, confermava in modo inequivocabile la destinazione della droga non al consumo personale, ma allo spaccio.
A suffragio di questa tesi, nel corso della perquisizione sono emersi anche gli strumenti del mestiere: un bilancino elettronico di precisione e altro materiale per il confezionamento, chiaramente destinato a suddividere la merce in dosce. Non è mancato il risvolto economico: è stata trovata una somma in contanti, 2.030 euro, che le indagini ipotizzano essere il provento dell’attività di spaccio.
All’esito delle operazioni, stante la gravità di quanto accertato, l’uomo è stato tratto in arresto e condotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del rito di direttissima. Oggi, il Giudice ha non solo convalidato l’operato della Polizia, ma ha disposto la custodia cautelare in carcere, ordinando la sua immediata traduzione in un istituto di pena. Il provvedimento include anche il sequestro preventivo dei 2.030 euro, a ulteriore riprova del legame tra il denaro e l’attività illecita.