Nella tarda serata di ieri, nel corso dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, le Volanti della Questura con il concorso del Reparto prevenzione crimine di Perugia, hanno proceduto al controllo di un giovane in via Tre Venezie. Alle ore 23:25, il soggetto -cittadino straniero di origine albanese- è risultato destinatario di un divieto di reingresso nel territorio nazionale, ancora vigente. Per tale motivo è stato tratto in arresto ai sensi del Testo Unico Immigrazione. Nel corso delle verifiche, il giovane è stato inoltre trovato in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente, pari a 0,4 grammi di cocaina e 0,9 grammi di ketamina, venendo conseguentemente segnalato amministrativamente e sanzionato ai sensi del Codice della Strada.
È stato inoltre notificato ad un uomo un divieto di ritorno nel Comune di Terni per la durata di tre anni, emesso dal Questore Abenante. Il provvedimento riguarda un individuo più volte controllato dalle Forze dell’Ordine, deferito per reati quali truffa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, porto di armi od oggetti atti ad offendere, nonché coinvolto in ulteriori condotte ritenute lesive della sicurezza pubblica. Lo stesso è risultato non radicato sul territorio e potenzialmente incline a reiterare le proprie condotte delittuose. Sempre ieri è stato notificato anche un provvedimento di ammonimento nei confronti di un soggetto coinvolto in ripetuti episodi di violenza fisica e psicologica verso la convivente. La misura si è resa necessaria alla luce delle risultanze acquisite dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dalla Divisione Anticrimine, che hanno evidenziato un quadro di condotte reiterate, tali da rendere urgente un intervento a tutela dell’incolumità della vittima e per prevenire ulteriori escalation.
Il divieto di reingresso nel territorio nazionale italiano è una misura che fa seguito a un provvedimento di espulsione o respingimento, impedendo allo straniero di fare ritorno in Italia (e spesso nell'intera area Schengen) per un determinato periodo di tempo.
-La durata divieto è generalmente compresa tra i 3 e i 5 anni, determinata caso per caso in base alle circostanze pertinenti. In casi eccezionali, per motivi di sicurezza o ordine pubblico, la durata può essere estesa.
-Base Legale: È previsto dal Testo Unico sull'Immigrazione (D.Lgs. 286/98) e attua anche la Direttiva Rimpatri dell'UE (2008/115/CE).
-Conseguenze della Violazione: Lo straniero che rientra in Italia in violazione del divieto è punito con l'arresto e un'ammenda, oltre a una nuova espulsione.
È possibile richiedere una speciale autorizzazione per rientrare in Italia prima della scadenza del divieto, ma solo in circostanze specifiche:
-Istanza di Revoca: Per ottenere la revoca del divieto, lo straniero deve presentare un'istanza motivata alla Prefettura competente in Italia o tramite la Rappresentanza diplomatica o consolare italiana nel proprio Paese.
-Motivi di Giustizia: Se lo straniero è parte offesa, indagato o imputato in un procedimento penale in Italia, il questore può autorizzare un rientro temporaneo per il tempo strettamente necessario all'esercizio del diritto di difesa o alla partecipazione al giudizio.
-Allontanamento Volontario: Se lo straniero ha lasciato spontaneamente il territorio nazionale entro il termine stabilito nel provvedimento di espulsione, in alcuni casi il divieto di reingresso può essere revocato.
A Terni si è consumata l’ennesima storia di terrore domestico sfociata in un arresto che sta facendo discutere. Un uomo di 59 anni ternano, già noto alle forze dell’ordine e più volte finito al centro di procedimenti riconducibili al cosiddetto Codice Rosso, è stato bloccato dai Carabinieri dopo l’ennesima violazione delle misure imposte dal Tribunale. Nonostante infatti il divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico, seguiva la ex compagna anche fuori dalla provincia: per questo un 59enne ternano recidivo, fermato dai carabinieri, è finito agli arresti domiciliari.