Ieri il centro di Terni si è riempito di una luce nuova, calda e attesa. Nonostante il passaggio della fiamma olimpica, previsto per domani, abbia finora rallentato il completo dispiegamento del tradizionale addobbo cittadino, l’avvio ufficiale delle festività ha avuto il suo momento clou con l’accensione delle installazioni luminose in Piazza della Repubblica.
Una folla di cittadini, famiglie e bambini si è raccolta nella piazza principale, avvolta dalle melodie live di una banda, per assistere a quella che è stata più di una semplice cerimonia: un’esplosione di magia collettiva che ha segnato l’inizio del lungo weekend natalizio. E mentre i tecnici completeranno l’allestimento delle luci nelle altre zone della città nei prossimi giorni, già ieri si è respirata un’atmosfera di comunità. Ad animare la serata, anche la parata itinerante “Show Show Risciò” della Compagnia Samovar e Bandastorta, che ha portato colore e movimento per le vie. Ma al centro della scena, oltre allo spettacolo, c’è stato un messaggio profondo, affidato alle parole dell’assessore comunale ai Grandi Eventi, Alessandra Salinetti, che ha voluto spiegare pubblicamente il significato civico dell’installazione “Luce di Donna”, con le sue scarpe rosse che dialogano con le luminarie.

In un momento in cui la città si veste di festa, l’Amministrazione ha scelto di intrecciare i classici simboli natalizi con un potente monito civile. L’installazione “Luce di Donna”, con le sue scarpe rosse che campeggiano accanto alle luci, non è un semplice addobbo. È un’opera di memoria e un invito all’impegno. L’assessore Alessandra Salinetti ha rilasciato una riflessione articolata, rispondendo alle domande nate in seno alla comunità. “Accogliamo con profonda attenzione e rispetto le riflessioni sorte riguardo al significato della nostra installazione natalizia 'Luce di Donna'”, ha esordito. “Comprendiamo che l'unione tra il simbolo della memoria e lo spirito festoso possa interrogare le nostre coscienze, e questo dialogo è il segno più prezioso di una comunità viva e sensibile”.
Il progetto, spiega Salinetti, mira ad “elevare il Natale al suo significato universale di Rinascita e Valore Umano”. Le scarpe rosse, simbolo internazionale della lotta contro il femminicidio, diventano così un tassello fondamentale di questa visione. “Non sono un addobbo; sono un monito solenne e un atto di memoria dovuto per le vite spezzate”, ha sottolineato. La loro collocazione nel cuore delle festività vuole ricordare che la vera generosità natalizia va oltre lo scambio materiale: è il “dono di attenzione, protezione e rispetto che siamo chiamati a estendere a tutte le donne” e la trasformazione “della tristezza del ricordo in Responsabilità e Impegno Comunitario”.
L’installazione non si ferma al simbolo della memoria. Include anche “Bodies in Alliance”, un’opera dell’artista Marinella Senatore. Questa scelta, precisa l’assessore, non è casuale. “L’arte ci illumina e ci ricorda che la violenza prospera nell'isolamento. Per sconfiggerla, dobbiamo creare Alleanza”. La luce che avvolge la piazza diventa così un invito “a ricentrarsi sulla comunità, a unirsi e a sostenersi, rendendo la solidarietà la nostra arma più luminosa in questo momento di nuova Speranza”.
A conferire ulteriore legittimità e forza morale all’intero progetto “Luce di Donna” è, come ha voluto ricordare Salinetti, il coraggio di una famiglia ternana che ha trasformato il dolore in azione positiva. “Il progetto è legittimato e arricchito dal coraggio e dall'esempio dei genitori di Ilaria Sula”, ha dichiarato. “La loro forza, nel voler trasformare il lutto in un impulso alla lotta per la Vita e la Dignità di ogni donna, conferisce all'iniziativa la più alta autorità morale. Ci guidano con eleganza a un futuro in cui la Donna, perno della nostra società, sia celebrata e protetta”.
L’appello finale dell’assessore è diretto al cuore e alla coscienza di ogni cittadino. “Non chiediamo di confondere i rossi, ma di riconoscerli entrambi: quello del dolore che rispettiamo, e quello della Passione Civica e Umanitaria che ci deve unire in un nuovo ciclo di vita e di rispetto”. Questo Natale a Terni si configura quindi come una “scelta collettiva per la Vita”, un abbraccio di luce che chiede partecipazione attiva.
Mentre la città si prepara a vivere un ricco calendario di eventi gratuiti – dalla “Suite. La danza sospesa sul cielo della città” il 27 dicembre in Piazza Ridolfi, al concerto “Eco d’Amor” con Nicolò Lauteri il 22 febbraio nella Basilica di S. Valentino – le luci accese ieri brillano di un doppio significato. Illuminano la strada verso le feste e, al tempo stesso, accendono un faro su valori civili imprescindibili, facendo di Terni un esempio di come la tradizione possa abbracciare, senza sminuirla, una moderna e sentita coscienza sociale.
