29 Jul, 2025 - 17:30

Ternana Women, Stephanie Breitner: "Siamo molto motivate, mi sento già in famiglia"

Ternana Women, Stephanie Breitner: "Siamo molto motivate, mi sento già in famiglia"

La Ternana Women ha acceso i motori. Dopo la storica promozione in Serie A femminile, conquistata dominando la passata stagione di Serie B, le rossoverdi si preparano alla nuova sfida nel massimo campionato. Il ritiro precampionato si sta svolgendo ad Assisi, dove la squadra guidata da Antonio Cincotta lavorerà fino al 3 agosto con doppie sedute giornaliere. L’obiettivo è chiaro: farsi trovare pronte per l’esordio contro l’Inter e per un torneo che rappresenta una svolta epocale per la società e per la città di Terni.

Sul campo si suda, fuori il mercato ha regalato volti nuovi e nomi di spessore. Tra questi spicca Stephanie Breitner, centrocampista tedesca con un lungo passato nella Fiorentina e reduce dalla salvezza conquistata con il Napoli. Esperienza, visione e personalità: qualità che serviranno per affrontare un campionato che non fa sconti. Ai microfoni ufficiali del club, Breitner ha raccontato sensazioni, ambizioni e aspettative per questa nuova avventura.

Ternana Women, sogno Serie A: a tutto Breitner. "Qui per condividere esperienza e cuore"


Prime impressioni di questa nuova avventura in rossoverde?

"Ho trovato un ambiente molto tranquillo e sereno, con tante ragazze giovani e di talento. È una squadra che ha tanta voglia di imparare, lavorare e fare bene. Siamo molto motivate. E poi fuori dal campo si respira un clima umano, accogliente. Anche se sono qui solo da due settimane, mi sento già in famiglia. È un gruppo davvero bello".

Quando ti è arrivata la chiamata della Ternana Women, perché hai detto sì?
"Conosco molto bene Mister Antonio (Cincotta), abbiamo parlato tanto. Ho voluto prendermi un po’ di tempo per riflettere, perché nell’ultima stagione mi sono successe tante cose inaspettate. Dopo sei anni e mezzo alla Fiorentina, a gennaio ho deciso di lasciare. L’ultimo giorno di mercato sono andata a Napoli: esperienza positiva, mi sono trovata molto bene. Era un ambiente totalmente diverso rispetto a Firenze.
Quando sono arrivata, il Napoli era ultimo in classifica: ci aspettavano 10 partite da vivere al massimo, per qualcosa di forse ancora più importante di uno scudetto o della Champions – la salvezza. Quando giochi per un obiettivo così, lo fai anche per tutte le persone che lavorano ogni giorno per la squadra. È una pressione diversa, più forte. Ma insieme ce l’abbiamo fatta, ed è stato bellissimo.
A fine stagione ho pensato se restare o no, poi è arrivata la chiamata di mister Cincotta. Ci siamo fatti una bella chiacchierata, mi ha raccontato la realtà della Ternana Women… e ho sentito che qui avrei ritrovato quel clima che mi era piaciuto tanto a Napoli".

A Terni ritrovi qualcosa del Napoli… ma anche un po’ di Fiorentina, vista la presenza di mister Cincotta.
"Sapevo che avrei trovato un gruppo molto giovane, tante “bimbe” come dico io. Lavorare con loro, parlare, condividere le mie esperienze e provare a essere un punto di riferimento è qualcosa che mi piace davvero tanto".

Conoscevi già qualcuna delle tue nuove compagne?
"Sì! A Napoli ho giocato con Virginia Di Giammarino. A Firenze invece ho lavorato tre anni con mister Cincotta, con cui ho vinto anche la Supercoppa. Sempre in viola ho conosciuto anche Kaja Erzen, Lucia Pastrenge e Viola Bartalini".

Hai già giocato in Serie A e conosci bene il livello. Per la Ternana Women sarà la prima volta tra le grandi. Cosa dobbiamo aspettarci?
"La Serie A non regala nulla. È un campionato duro, competitivo, e ogni anno si alza il livello. Iniziare contro l’Inter per me è un bene: sarà un bel test per capire subito a che punto siamo. Cambia tutto, dal clima in campo all’atmosfera sugli spalti. Iniziare con una squadra così forte ci aiuterà a entrare subito nel campionato.
Non possiamo permetterci di aspettare la seconda parte di stagione per dire “ok, adesso abbiamo capito”. Dobbiamo imparare in fretta, ma farlo con serenità e dignità. Le “bimbe” hanno talento, ma dobbiamo guidarle, aiutarle a esprimersi al massimo. Siamo consapevoli che non sarà facile e che magari qualcosa all’inizio non andrà. Ma è normale: il livello è alto".

La Ternana Women è una squadra abituata a vincere…
"Sì, ma adesso questo non conta. In Serie A siamo in 12, tutti partiamo da zero: noi come la Juventus, che punta allo scudetto. Ognuno con le sue difficoltà. Dobbiamo lasciare alle spalle il passato e concentrarci su ciò che ci aspetta".


Quest’anno ci sarà anche la Women’s Cup: che idea ti sei fatta di questa competizione?
"È perfetta per noi, e anche per le squadre che arrivano dalla B. Ci aiuterà a capire dove siamo rispetto alle altre. Meglio partire con partite vere e importanti, che con amichevoli. Poi io, lo ammetto, preferisco giocare piuttosto che allenarmi (ride). Ovviamente vogliamo fare bene".

Germania nel cuore, Italia nel presente

Da tanti anni vivi in Italia, ma sei tedesca. Cosa ti manca di casa? E che differenze ci sono tra il calcio italiano e quello tedesco?
"Questo è il mio ottavo anno in Italia. In Germania il campionato è cresciuto molto, ci sono più tifosi allo stadio e la Bundesliga è molto bella. Ma anche la Serie A è in continua crescita. Di casa mi manca la famiglia, le amiche… perché alla fine sono le persone che contano, quelle cose lì che non puoi sostituire".


Per la Ternana Women e per la città di Terni sarà la “prima volta” in Serie A. Vuoi mandare un messaggio?
"Sì, l’ho già detto anche ad alcune “bimbe” che non hanno mai giocato nel massimo campionato, che le prime partite come le ultime non si dimenticano mai, quindi vivetevi questa prima volta al massimo, gustatevela, perché non tornerà più. Io sono felice di essere vostra compagna di squadra proprio adesso che tutto sta per accadere".

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Lorenzo Farneti
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