Il calcio femminile italiano si prepara a una svolta epocale. Dal prossimo 4-5 ottobre, con l’inizio della Serie A Women, farà infatti il suo debutto ufficiale il Football Video Support (FVS), strumento sperimentale che promette di cambiare radicalmente la gestione delle decisioni arbitrali. Al Museo del Calcio di Coverciano è andato in scena l’incontro tra l’Associazione Italiana Arbitri e i 12 club del massimo campionato femminile, un appuntamento chiave per fare chiarezza su regole, modalità di utilizzo e differenze rispetto ad altri campionati.
Per la Ternana Women erano presenti l’amministratore delegato Paolo Tagliavento, il direttore generale Isabella Cardone, il vice allenatore Donato Liso, il capitano Eleonora Pacioni e soprattutto Tiziana Trasciatti, ex assistente internazionale e da quest’anno addetta agli arbitri del club rossoverde. Proprio lei ha raccontato impressioni e dettagli di questa novità destinata a segnare la stagione.
Il FVS nasce con un obiettivo chiaro: limitare gli errori gravi e garantire maggiore equità in campo. Ma non sarà uno strumento ad ampio spettro come il VAR. Entrerà infatti in gioco solo in quattro circostanze precise:
Un impiego mirato, studiato per evitare abusi e non interrompere troppo il ritmo delle gare.
La riunione di Coverciano ha permesso alle società di fugare i dubbi. “Sicuramente l’appuntamento è stato utile. È stata chiarita la differenza sostanziale tra Serie C maschile e Serie A femminile dove la verifica del gol spetterà direttamente all’arbitro. Inoltre è stato detto che ad ogni partita ci sarà un osservatore arbitrale”, ha spiegato Trasciatti.
Un chiarimento importante, che distingue il percorso di introduzione del FVS nel calcio femminile rispetto all’esperimento maschile.
Il regolamento prevede un meccanismo chiaro per richiedere l’intervento del FVS. “Il Football Video Support può essere richiesto da ciascun allenatore al massimo due volte a partita. Per farlo deve fare un gesto convenzionale indirizzato al quarto uomo come roteare il dito e consegnare la card al quarto uomo con la motivazione. La richiesta di revisione non verrà conteggiata e quindi la card verrà restituita solo se ci sarà la modifica della decisione arbitrale originaria in accordo con la motivazione della richiesta di revisione”, ha sottolineato Trasciatti.
Un sistema che mette al centro la responsabilità degli allenatori, riducendo il rischio di interruzioni inutili e lasciando alle squadre margini di manovra solo nei casi realmente decisivi.
La Serie C maschile è stato il banco di prova del FVS. Proprio da lì sono arrivati correttivi preziosi. “Sì soprattutto perché grazie a questo la FIFA ha fatto una modifica al regolamento per quanto riguarda le chiamate penalizzanti la propria squadra che vanno contro lo spirito dell’FVS che è quello di evitare gravi ed evidenti errori”, ha spiegato Trasciatti.
Nelle prime giornate di sperimentazione si è già visto un dato positivo: i tempi di revisione si sono dimezzati, con conseguente riduzione del recupero e, soprattutto, meno proteste in campo.
Trasciatti ha poi chiarito il proprio ruolo. “In questo caso è un ruolo tecnico. Un ex arbitro che ha una conoscenza più approfondita della materia ti può portare a fare una chiamata più mirata evitando di sprecare chiamate e restare senza card”.
La squadra rossoverde non è rimasta a guardare. “Abbiamo fatto un incontro sulla circolare n.1 perché iniziava la Women’s Cup e le ragazze dovevano essere informate sulle novità più rilevanti come gli 8 secondi a disposizione del portiere. Abbiamo aspettato a fare la lezione sull’FVS perché volevamo capire da parte delle istituzioni se ci sarebbero stati dei cambiamenti come poi è successo”, ha rivelato Trasciatti.
Il rodaggio, secondo l’addetta arbitrale rossoverde, servirà soprattutto alla classe arbitrale: “Più che utile a noi sarà utile agli arbitri che quando verranno in Serie A saranno più abituati a gestire l’FVS avendolo usato già per due mesi in Serie C”.
L’introduzione del FVS in Serie A Women non è soltanto una novità tecnica, ma un segnale della crescente attenzione verso il movimento femminile. Le società, tra cui la Ternana Women, si stanno organizzando con figure specializzate e staff preparati per gestire al meglio questa transizione.
La Ternana Women, forte dell’esperienza di dirigenti e tecnici con background arbitrale, appare pronta ad affrontare questa sfida con serietà. Perché il FVS non sarà solo un supporto tecnologico: sarà una cartina al tornasole della maturità del calcio femminile italiano.