Non è una preparazione qualsiasi. Le ragazze della Ternana Women, guidate da mister Antonio Cincotta, stanno vivendo settimane intense di lavoro per farsi trovare pronte all’appuntamento che resterà scritto nella storia del club: il primo campionato di Serie A femminile. Una vetta raggiunta dopo anni di crescita e sacrifici, che oggi impone di alzare ulteriormente l’asticella per confrontarsi con le migliori squadre d’Italia. Ogni allenamento, ogni partita di avvicinamento è un tassello fondamentale verso una stagione che segna una svolta epocale per Terni e per l’intero movimento calcistico regionale.
Il cammino stagionale è iniziato con la Serie A Women’s Cup, torneo precampionato che ha subito messo di fronte le rossoverdi a una delle realtà più forti in assoluto: la Roma, allenata da Rossettini. Per la squadra di Cincotta, un vero e proprio battesimo di fuoco.
Il risultato finale (4-2 per le giallorosse) racconta di una sfida ricca di emozioni, in cui la Ternana ha pagato un po’ di emozione nel primo tempo ma ha poi reagito nella ripresa con carattere e qualità. Le due reti segnate alle giallorosse da Pirone e Regazzoli dimostrano che il gruppo ha personalità e coraggio, nonostante la giovane età e l’inesperienza a certi livelli.
Per mister Cincotta, la sconfitta lascia comunque segnali preziosi: la squadra ha mostrato compattezza, capacità di adattarsi al ritmo della gara e soprattutto voglia di giocarsela a viso aperto. Un atteggiamento che dovrà diventare il marchio di fabbrica delle Fere in una stagione che non ammette pause.
Archiviata la prima uscita, le rossoverdi si preparano al secondo appuntamento della Women’s Cup: domenica alle 17:30 contro il Sassuolo. Una sfida che ha il sapore del vero test di maturità. Le emiliane, ormai consolidate in Serie A, rappresentano un avversario ostico e capace di mettere in difficoltà anche le big del campionato.
Per la Ternana sarà un’occasione importante per verificare i progressi in termini di automatismi, condizione fisica e gestione delle varie fasi di gioco. Dopo il Sassuolo, arriverà il turno del Milan: un percorso che sembra disegnato per far crescere passo dopo passo la consapevolezza delle rossoverdi.
Cincotta, tecnico con grande esperienza nel calcio femminile, sa che entusiasmo e pragmatismo dovranno viaggiare di pari passo. La Serie A è lunga, difficile e competitiva: trovare il giusto equilibrio tra sogno e realtà sarà la chiave per reggere l’urto di un campionato che richiede intensità e continuità.
Tra le note più liete di questo avvio di stagione c’è senza dubbio la convocazione di Eleonora Ferraresi con la Nazionale Under 19. Arrivata in estate alla Ternana Women in prestito, l’attaccante classe 2006 ha dimostrato sin dalle prime settimane di avere personalità, coraggio e qualità tecniche importanti.
Nella sfida contro la Roma, quando mister Cincotta l’ha chiamata in causa, la giovane ha risposto presente: corsa, sacrificio e giocate che hanno lasciato intravedere un potenziale notevole. Nonostante la giovane età, Ferraresi ha mostrato di avere la mentalità giusta per affrontare partite di altissimo livello.
La notizia della sua convocazione da parte del commissario tecnico Nicola Matteucci per lo stage congiunto con l’Under 17 di Viviana Schiavi, in programma dal 7 all’11 settembre al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, rappresenta un motivo di grande orgoglio per il club. Per le Azzurrine dell’U19 sarà un passaggio fondamentale in vista del mini-torneo di qualificazione all’Europeo 2026, dove l’Italia affronterà Svizzera, Bielorussia e Irlanda del Nord con l’obiettivo di arrivare alla seconda fase, prevista in primavera, e conquistare il pass per la fase finale in Bosnia-Erzegovina.
Lo stage si concluderà con un test in famiglia contro l’Under 17, impegnata tra poche settimane al Mondiale di categoria in Marocco. Per Ferraresi, una chance per mettersi ulteriormente in mostra e confermare le proprie qualità.
La convocazione della giovane attaccante testimonia la lungimiranza della visione della Ternana Women: credere nelle ragazze giovani, valorizzarle, metterle al centro di un progetto ambizioso e di lungo termine.