Non sempre la forza di una squadra si misura soltanto nei gol o nei punti in classifica. A volte l’identità si costruisce con le parole, con le idee e con la capacità di trasformare un progetto sportivo in qualcosa di più grande. È questo il lavoro che Deborah Salvatori Rinaldi sta portando avanti con la Ternana Women. Ex bomber di razza con oltre 120 reti in carriera e protagonista con maglie prestigiose come Fiorentina e Milan, oggi è il volto della comunicazione del club rossoverde. La sua firma è dietro slogan diventati simbolo - da “Fere di noi” a “Attimi eTerni” - ma soprattutto dietro una filosofia che accompagna la crescita della squadra allenata da Antonio Cincotta, attesa all’esordio storico in Serie A il prossimo 4 ottobre contro l’Inter.
Il percorso di Deborah non è solo fatto di numeri e successi. La sua carriera da attaccante l’ha vista protagonista in oltre 280 partite ufficiali, segnando più di 120 gol. Esperienze importanti che le hanno permesso di crescere come atleta e come persona. Del periodo vissuto con la maglia del Milan (prossimo avversario delle Fere nella Serie A Women's Cup) conserva ricordi indelebili: "I ricordi di un sogno realizzato. Ho vissuto ogni giorno con professionalità ed entusiasmo, ho avuto il privilegio di essere protagonista in una delle realtà più grandi al mondo. È una delle soddisfazioni più preziose della mia carriera. Tra le tante cose vissute a Milano, giocare a San Siro e segnare al derby, sono cose che non dimenticherò mai".
Un bagaglio di esperienza che oggi Deborah mette al servizio della Ternana Women, trasformando il suo vissuto in competenza organizzativa e visione strategica.
La carriera di Deborah è passata anche dalla Fiorentina, dove ha vissuto una fase di maturazione fondamentale. Qui ha conquistato scudetto e Coppa Italia e, allo stesso tempo, ha consolidato una crescita personale e accademica: “A Firenze sono diventata grande: lì sono cresciuta come calciatrice, ho vinto, ho vissuto il calcio come volevo, ho frequentato l’università e mi sono fatta voler bene. Firenze è stata la mia vera scuola di vita, e oggi a Terni sto mettendo in pratica tutto ciò che ho imparato. Tengo moltissimo a quello che siamo e a ciò che stiamo costruendo con la Ternana Women. Sento la responsabilità di dipanare il filo della matassa che ci identifica, e riesco a farlo grazie alla fiducia che la proprietà ripone in me, ma anche grazie alle mie esperienze e ai miei studi”.
Firenze ha quindi rappresentato non solo una palestra sportiva, ma anche un laboratorio di vita, in cui Deborah ha affinato strumenti utili per costruire l’identità e la cultura di una squadra.
Parte della sua responsabilità è legata alla comunicazione e all’immagine del club. Lo slogan lanciato negli anni scorsi, “Fere di noi”, racchiude tutta la filosofia del gruppo: “Fere di noi” nasce dal desiderio di giocare con le parole e con i loro significati. Essere fieri di essere Fere vuol dire che bisogna volersi bene, credere in se stessi e nelle persone che, in un determinato momento, condividono con te la stessa strada. È questo che crea legame. La fierezza, poi, porta con sé anche una sorta di “gelosia”: quella che ti spinge a proteggere il gruppo e il lavoro che insieme stiamo costruendo".
Il nuovo motto sulle maglie della Ternana Women, “Attimi eTerni”, rafforza ulteriormente il legame con il territorio e sottolinea la volontà di rendere permanente l’identità della squadra. “‘Attimi eTerni’ è uno degli slogan che abbiamo creato e che resterà sempre con noi, perché lo dice la parola stessa. È una frase che sapevamo sarebbe diventata molto significativa: racchiude la città che rappresentiamo ed è nata poco prima che Fabio Melillo ci lasciasse. Quando siamo andati alla Macron con Paolo Tagliavento e Isabella Cardone per disegnare le nostre divise ufficiali, ci è bastato pochissimo per capire che quella frase la volevamo cucita addosso”.
La Ternana Women sta vivendo la fase precampionato con attenzione e determinazione. Dopo il pareggio in trasferta contro il Sassuolo nella seconda giornata della Women’s Cup, la squadra mostra segnali incoraggianti. Deborah sottolinea: “Siamo molto orgogliosi della prestazione fatta a Sassuolo: un punto importante ma potevano essere benissimo tre. È stata una trasferta utile a tutti, perché ci ha permesso di mettere in valigia un lavoro ben fatto e di alto livello. Questa competizione rappresenta il vero battesimo della Serie A, una grande opportunità per le nuove generazioni e le neo promosse di assaporare il grande calcio prima di viverlo in campionato”.