La Ternana continua a correre. Dopo un avvio di campionato complicato con due sconfitte nelle prime due giornate, la squadra di Fabio Liverani ha cambiato marcia: tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro gare, per un bottino complessivo di dieci punti. L’ultima affermazione è arrivata al “Libero Liberati” contro un Pontedera mai domo, battuto 2-1 grazie alla rete di Dubickas e all’autorete di Paolieri. Una vittoria che consolida la crescita dei rossoverdi, capaci di confermare l’ottimo momento di forma davanti al proprio pubblico.
A fine partita Fabio Liverani non ha nascosto la soddisfazione per il risultato, pur mantenendo alta l’attenzione su ciò che ancora non lo convince pienamente:
“Quando dico che questa squadra è in costruzione mi riferisco al fatto che sia nata il 2 settembre e da quella data lavora insieme. È normale che serva tempo per conoscersi tra compagni e per comprendere le caratteristiche di ciascuno. In tre partite ho cercato di far giocare più uomini possibili. Il campo non ci aiuta: per noi è un problema grande, perché quando provi ad accelerare e non trovi un terreno pulito diventa difficile. Chi difende ha vita più semplice, mentre noi siamo costretti a fare sempre un passaggio in più”.
Il tecnico si è soffermato anche sull’analisi dei due tempi:
“Nel primo siamo stati ordinati, concentrati, abbiamo creato occasioni e sbloccato il match con una grande giocata. Sapevamo che ci avrebbero concesso la trequarti e dovevamo riempire l’area. Nel secondo invece non mi sono piaciuti i primi minuti: ho percepito leggerezza e questo mi ha dato fastidio. Il gol subito nasce da una palla persa con superficialità. Non abbiamo mai rischiato quando giocavano loro, ma solo quando aprivamo troppo il campo o perdevamo palla. Questo mi innervosisce e l’ho rimarcato per tutta la settimana”.
Nonostante qualche appunto critico, Liverani ha voluto sottolineare il percorso positivo della squadra:
“Devo fare grandi complimenti ai ragazzi perché hanno saputo reagire dopo episodi negativi. Sono contento di chi è entrato dalla panchina e in particolare di Brignola, che ha avuto molte difficoltà ma oggi è entrato con il piglio giusto. Sono un po’ arrabbiato ma ho grandissima fiducia in questo gruppo, perché credo che non siamo neppure all’inizio del nostro progetto e abbiamo grandi margini di miglioramento. Appena tutti raggiungeranno una condizione ottimale, potremo esprimere ancora di più il nostro potenziale”.
Il tecnico ha parlato anche dell’identità che la squadra sta costruendo:
“I ragazzi sono stati rapidi nell’apprendere, anche se ci manca ancora tanto. È un campionato difficile, ma nelle ultime quattro gare abbiamo raccolto dieci punti. Con un pizzico di fortuna a Sassari potevamo vincere. Serve tempo per conoscersi, i ritiri servono a questo. I miei giocatori sono intelligenti, sanno che dobbiamo bruciare le tappe: magari non siamo ancora ordinati, ma apprezzo la loro voglia di lavorare e di reagire anche davanti agli episodi negativi”.
Un altro tema centrale affrontato da Liverani è stato quello della profondità della rosa:
“Ho la percezione di avere un gruppo capace di adattarsi a più moduli. Ci sono giocatori con caratteristiche diverse che mi permettono di cambiare assetto. È una rosa equilibrata e competitiva. Mi piace che abbiano capito come l’allenamento sia un messaggio per l’allenatore. Capuano? Ha un affaticamento muscolare. Martella invece ha avuto solo crampi: è un giocatore di una categoria superiore, quando spinge offre cross e passaggi importanti, un valore aggiunto. Quanto a Dubickas, oggi avrebbe potuto morire in campo per la generosità che ha messo: ha fatto un grande lavoro”.
Tra i protagonisti di giornata anche Marco Garetto, arrivato nell'ultimo giorno di mercato dal Rimini ma già protagonista con la maglia delle Fere.
“Ho iniziato in una posizione diversa, ma cerco sempre di adattarmi al meglio e di dare il cento per cento. Dovevo aiutare in fase difensiva e giocare semplice in costruzione. È stata una partita tosta, ma sono felice della reazione della squadra .Non era semplice inserirsi, ma ho trovato un gruppo unito che mi ha accolto bene. Negli ultimi anni ho giocato da mezzala in un centrocampo a tre, ma adesso mi sto adattando a un centrocampo a due. Spero di trovare presto il mio primo gol: oggi ci sono andato vicino, spero che arrivi quanto prima”.