Il countdown è ufficialmente iniziato. Manca sempre meno al tanto atteso derby dell’Umbria tra Perugia e Ternana, in programma domenica, e l’aria che si respira tra il capoluogo e Terni è già incandescente. Non è una partita come le altre, non lo è mai stata. Non conta la classifica, non contano i momenti di forma: qui entra in campo la storia. Una rivalità centenaria, un duello che nasce dalle radici stesse del calcio umbro e che ogni volta si rigenera come fosse la prima.
E quest’anno, forse più che mai, la sfida vale molto più dei tre punti.
Se la Ternana arriva al derby con l’obiettivo di rimettersi in carreggiata dopo l’ultima sconfitta, il Perugia lo affronta come un crocevia della stagione, un appuntamento che potrebbe segnare un punto di svolta nella corsa salvezza. Due squadre lontane per ambizioni e rendimento, ma vicinissime nell’emotività di un match che sposta equilibri, pressioni e percezioni.
Il campionato rossoverde, a oggi, è stato discontinuo ma comunque solido. Con 21 punti raccolti in quindici giornate - frutto di 5 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte - la squadra di Fabio Liverani si trova all’ottavo posto, pienamente nella bagarre che porta ai playoff e a sole tre lunghezze dal quarto posto. I gol segnati sono 16, quelli subiti 15: numeri equilibrati, che raccontano una squadra compatta, spesso efficace ma non sempre continua nei momenti decisivi.
La caduta dell’ultimo turno contro il Guidonia Montecelio, però, ha lasciato qualche scoria. Una prestazione opaca, inattesa, che ha alimentato qualche timore in vista della partita più sentita dell’anno. Liverani lo sa bene e negli ultimi giorni ha provato a ricompattare lo spogliatoio, consapevole che serve ben altro spirito per affrontare il Perugia al “Curi”.
La buona notizia arriva dall’infermeria: gruppo al completo, ad eccezione di Federico Viviani, ancora impegnato nel percorso riabilitativo. Recuperato invece Simone Leonardi, forse il giocatore più in forma della rosa, che ha smaltito l’attacco influenzale che lo aveva fermato pochi giorni fa.
Classe 2005, arrivato dal Catania, Simone Leonardi è senza dubbio una delle rivelazioni della stagione rossoverde. Due gol e due assist in campionato, una doppietta pesantissima in Coppa Italia contro il Giugliano che ha regalato l’accesso ai quarti, ma soprattutto una crescita mentale impressionante.
Per lui sarà il primo derby in rossoverde, un passaggio significativo nella stagione e forse nella carriera. Il talento lo ha sempre avuto, ma nelle ultime settimane è esploso con una continuità che ha catturato l’attenzione degli addetti ai lavori. Dopo il gol contro il Pineto nel giorno del centenario e la straordinaria rovesciata contro la Juventus Next Gen lo scorso 23 novembre - un gesto tecnico da copertina - Leonardi sembra pronto per compiere un ulteriore salto.
Una seconda rovesciata contro il Giugliano ha certificato la sua fiducia totale nei propri mezzi. Liverani lo considera una risorsa preziosa, capace di spaccare le partite ma anche di incidere nei momenti cruciali. Il derby può diventare il palcoscenico perfetto per consacrarlo definitivamente agli occhi dell’Umbria calcistica.
Non solo campo. Intorno alla Ternana si muovono anche le prime voci di mercato in vista della finestra di gennaio. E il nome più chiacchierato è quello del capitano, Marco Capuano.
Secondo quanto riportato da calciosalernitana.it, la Salernitana avrebbe nuovamente messo gli occhi sul difensore rossoverde. Un interesse non nuovo: già in estate il direttore sportivo Daniele Faggiano aveva provato a portarlo in Campania, ricevendo però un secco rifiuto. Capuano scelse di restare nonostante le turbolenze societarie, confermandosi leader tecnico e carismatico della squadra.
Stavolta i rumors sono tornati, ma al momento non esistono offerte concrete. Il mercato deve ancora entrare nel vivo e la Ternana considera il suo capitano un pilastro imprescindibile. Una situazione da monitorare, soprattutto perché le dinamiche del mercato di gennaio possono cambiare rapidamente. Ma per ora, Liverani e i tifosi vogliono pensare solo al derby e alla sua importanza simbolica.
