Notizia clamorosa in casa Ternana. Lorenzo Modestino, addetto stampa della Ternana da 15 anni, è stato licenziato dal club rossoverde. Il secondo taglio in pochi giorni, dopo l'allontanamento dello storico giardiniere Gabriele Mechelli.
Settimana turbolenta in casa Ternana. Ci sarebbero delle "motivazioni economiche", come rivela Umbriaon.it, dietro l'allontanamento di Lorenzo Modestino. L'addetto stampa, che per 15 anni ha lavorato col club rossoverde, sarebbe stato allontanato con una raccomandata trovata nella posta nella mattinata di ieri. Un atteggiamento freddo che dimostra la politica di "spending review" del club rossoverde.
La società di via della Bardesca, infatti, aveva licenziato, nei giorni scorsi, Gabrielle Mechelli, storico giardiniere che per 25 anni, si è occupato della manutenzione del manto erboso dello stadio ‘Liberati’. La decisione, però, presa nella settimana del derby col Perugia, fotografa la situazione caotica in casa Ternana.
Secondo le prime ricostruzioni, questi tagli potrebbero non essere gli ultimi. All'interno della società rossoverde, già applicata fin dall’insediamento della famiglia Rizzo, particolarmente nella figura di Massimo Ferrero, si stava iniziando a pensare a forti riduzioni di stipendio ai dipendenti nonostante i loro contratti.
L'allontanamento potrebbe non essere l’ultimo: dal contratto non rinnovato a un manutentore, ai tentativi di demansionamento di altri dipendenti, fino alle lettere di richiamo al personale di lavanderia.
La politica di "spending review" è alla base di questa decisione che, però, ha lasciato di stucco i tanti addetti ai lavori. La decisione di allontanare Lorenzo Modestino, responsabile della comunicazione delle Fere per 15 anni, ha sorpreso l'ambiente rossoverde.
La Ternana, quindi, è impegnata non solo sul campo, dove l'attende il derby col Perugia. La società rossoverde è attesa dalla scadenza del 16 dicembre imposta da Bandecchi per il saldo dei due milioni di euro, lo scontro Comune-Regione-Tar per la vicenda stadio-clinica, e la rivoluzione societaria.
E non solo, perché a temere potrebbero essere anche Carlo Mammarella e Fabio Liverani. Per il momento la fiducia nei loro confronti è confermata ma potrebbe non essere così salda nell'immediato futuro.
