È una Ternana a due facce, quella vista in questo avvio di stagione. Da un lato c’è la squadra che lotta, reagisce e trova le energie per rimettere in piedi partite che sembrano compromesse. Dall’altro, però, c’è la Ternana che soffre di cali di concentrazione evidenti nei primi minuti di ogni tempo, pagando spesso dazio con gol evitabili. Una doppia anima che racconta perfettamente la fase attuale del gruppo guidato da Fabio Liverani, tra momenti di grande carattere e altri di inspiegabile disattenzione.
Il tecnico romano non lo ha mai nascosto: l’approccio alla gara, e quello alla ripresa, non lo soddisfa. Ne ha parlato più volte in conferenza stampa, sottolineando come la squadra debba imparare a scendere in campo concentrata fin dal primo secondo. Non è solo un tema tattico, ma prima di tutto mentale. La Ternana, infatti, tende ad accendersi dopo lo schiaffo iniziale, come se avesse bisogno di un gol subito per reagire.
Un atteggiamento che, in un campionato lungo e complesso come la Serie C, rischia di costare caro. Non sempre si può contare sulla rimonta, e non sempre la grinta basta per rimediare agli errori. Liverani lo sa, e sta lavorando per invertire la rotta: serve più concentrazione, più aggressività e più cattiveria nei momenti chiave.
Dopo nove gare di campionato, il dato è chiaro: in ben tre partite la Ternana ha subito gol nei primissimi minuti, sia all’inizio della gara che all’avvio della ripresa. Numeri che raccontano di una squadra capace di costruire gioco e reagire, ma anche di concedere troppo in avvio, spesso per disattenzioni individuali o per approcci sbagliati.
La seconda giornata di campionato, contro l’Ascoli, è stata la prima avvisaglia. Dopo appena sette minuti, un errore difensivo ha permesso a D’Uffizzi di portare in vantaggio i bianconeri. Il match, terminato 2-0 per i marchigiani, aveva già fatto suonare il primo campanello d’allarme. All’epoca si poteva parlare di attenuanti: il calciomercato ancora aperto, la situazione societaria in bilico, e una squadra ancora in fase di rodaggio. Ma le settimane successive hanno dimostrato che non si trattava di un caso isolato.
Il problema si è ripresentato nel match casalingo contro il Pineto, in occasione del centenario del club. Dopo appena due minuti di gioco, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Postiglione ha colpito di testa portando avanti gli abruzzesi. Una rete che ha gelato lo stadio “Liberati” e fatto infuriare Liverani. Nonostante la vittoria finale per 2-1, firmata da Leonardi e Dubickas, il tecnico ha messo in evidenza la scarsa concentrazione dei suoi in avvio. “
Ci si aspettava una risposta immediata nel match successivo, giocato contro il Forlì. E invece la Ternana è ricaduta nello stesso errore, anche se con tempi diversi. Dopo un primo tempo chiuso senza reti ma con qualche rischio di troppo, i rossoverdi hanno subito il gol del pareggio dopo appena quattro minuti della ripresa. Petrelli, approfittando di una dormita difensiva, ha battuto D’Alterio con un rasoterra preciso.
Sembrava il solito copione: approccio sbagliato, reazione immediata con il gol di Ferrante, e tentativo di rimonta. Ma stavolta la Ternana non è riuscita a completare l’opera, chiudendo sull’1-1. E il rimpianto è grande, anche perché Bianay, nel finale, ha sprecato una clamorosa occasione a tu per tu con il portiere.
Tre episodi, tre lezioni che parlano chiaro: subire gol nei primi minuti può diventare un handicap pesante, soprattutto per una squadra che ambisce a restare nelle zone alte della classifica. Liverani lo sa bene e, nonostante riconosca il carattere dei suoi, pretende un salto di qualità nella gestione mentale dei momenti iniziali. La Ternana ha dimostrato di avere la forza di reagire, ma non potrà sempre affidarsi al cuore per recuperare. Prima o poi, la mancanza di lucidità nei momenti chiave rischierà di costare punti preziosi.
Domenica, a Campobasso, servirà una prova di maturità. La trasferta è insidiosa, non solo per il valore dell’avversario ma anche per le sei ore di viaggio che precederanno la gara: un fattore che potrebbe incidere sulla concentrazione.