La Ternana batte 3-1 il Giugliano al Liberati e vola ai quarti di finale di Coppa Italia Serie C, alimentando una spinta emotiva che nelle ultime settimane sta crescendo giorno dopo giorno. Un successo meritato, costruito con determinazione e ribaltato dopo un avvio complicato. Il tutto illuminato da un protagonista sempre più inatteso e sorprendente: Leonardi, classe 2005, talento puro che trasforma ogni pallone in un’ispirazione. Prima il rigore del sorpasso, poi un’altra rovesciata spettacolare, quasi identica al capolavoro messo a segno tre giorni prima contro la Juventus Next Gen. Momento d’oro per un ragazzo che sta conquistando, partita dopo partita, il cuore dei tifosi e la fiducia totale di mister Liverani.
A fine gara, mister Fabio Liverani analizza così la prestazione dei suoi:
"È stata una bella serata a prescindere dal gol bellissimo di Leonardi. Siamo andati sotto per un tiro deviato, non per una grande giocata. Abbiamo avuto quella sbavatura sullo 0-0, ma poi la squadra ha ritrovato subito gioco, fluidità, manovre".
Una Ternana che ha cambiato tanto rispetto alla sfida di domenica, ma che ha saputo mantenere organizzazione e identità.
"Quando cambi tanti giocatori che non giocano tantissimo, ci sta che nei primi minuti ci siano delle distanze da registrare. Ho un gruppo che cresce e lavora, sono sereno se manca qualcuno. Serate così mi danno ragione. Abbiamo dei difetti, dobbiamo lavorare, ma abbiamo tanta voglia e tanto cuore. È un gruppo che sta bene, che lavora insieme, con entusiasmo, che sa soffrire insieme. Per un allenatore diventa tutto più semplice".
Sul momento magico di Simone Leonardi, Liverani è chiaro:
"Non ci sono gerarchie in attacco. I momenti degli attaccanti fanno la differenza. Leonardi con le prestazioni mette in difficoltà l’allenatore, ed è quello che devono fare i calciatori. Se scelgo undici, so che chi entra può darmi tutto. I cinque cambi sono il 50% dei giocatori di movimento. I ragazzi rispondono presente, e questo rende più facile il mio lavoro".
Una delle note più importanti è la gestione del turnover: solo Orellana era titolare anche contro la Juventus Next Gen.
"Non guardo mai dietro, né nelle vittorie né nelle sconfitte. Mi concentro su ciò che troveremo. Oggi vediamo Kerrigan dopo tre mesi e mezzo: ha giocato con entusiasmo con la Primavera e ha fatto una buona prestazione. Questo è lo spirito giusto".
Poi un passaggio sui giovani, compreso l’esordio di Scifoni, sedici anni:
"I ragazzi vanno supportati e aiutati. Bruti e Turella sono più avanti perché si allenano spesso con la squadra. Quando c’è la possibilità, è giusto far capire loro il ritmo, la fisicità, la velocità della categoria".
Sui calci piazzati:
"Li proviamo sempre. Paradossalmente oggi li abbiamo provati meno sul campo. Stamattina li abbiamo preparati con lavagna e video ed è andata bene. Quando c’è convinzione, le cose riescono"
Infine, una notizia importante:
"Dal primo gennaio Kerrigan rientra sicuramente in lista. Sarà il primo acquisto di questa squadra, senza ombra di dubbio".
TERNANA (3-4-2-1): Vitali; Loiacono (Cap.), Meccariello, Maestrelli; Bianay, Proietti (85′ Bruti), McJannet, Kerrigan (67′ Romeo); Orellana (77′ Longoni), Durmush (67′ Turella); Leonardi (77′ Scifoni). A disposizione: Morlupo, Franchi, Vallocchia, Tripi, Dubickas, Brignola, Donati, Pettinari, Valenti, Martella. Allenatore: Fabio Liverani.
GIUGLIANO (3-4-2-1): Russo; Laezza (85′ Minei), Del Fabro (46′ D’Agostino), Caldore (Cap.); Improta, Prezioso (46′ Peluso), Zammarini, La Verdera; Borello (85′ De Francesco), Baldè (57′ Esposito); Nepi. A disposizione: Bolletta, Cavasinni, De Rosa, Oliveira, Vaglica, Acampa, Milan. Allenatore: Ezio Capuano.
Arbitro: Dario Acquafredda (sez. Molfetta)
Assistenti: Emanuele Bracaccini (sez. Macerata), Domenico Lombardi (sez. Chieti)
IV Ufficiale: Fabrizio Pacella (sez. Roma 2)
Marcatori: 27′ Nepi (G.), 29′ Loiacono, 31′ Leonardi (T., rig.), 37′ Leonardi (T.)
Ammoniti: Durmush e Leonardi (T.); Capuano (all.), La Vardera, Caldore e Zammarini (G.)
Angoli: 4/3
Recuperi: 1/4
Spettatori: 724 (di cui 42 ospiti)