La Ternana prosegue il suo percorso di crescita e porta a quattro i risultati utili consecutivi. Al “Libero Liberati” i rossoverdi hanno superato il Pontedera per 2-1, conquistando la terza vittoria nelle ultime sei giornate di campionato. Un successo sofferto, maturato con coraggio e determinazione, che conferma i segnali positivi già intravisti nel pareggio di sabato scorso contro la Torres. La classifica, dopo lo zero in casella delle prime due giornate, comincia a sorridere e restituisce entusiasmo a una piazza che aveva vissuto con preoccupazione l’inizio di stagione.
Le due sconfitte di agosto avevano fatto temere il peggio, complice una preparazione estiva vissuta a singhiozzo. La turbolenta situazione societaria non aveva consentito a Fabio Liverani di lavorare con continuità durante il ritiro: troppe partenze, tanti arrivi all’ultimo, un gruppo ancora da plasmare. Con il passare delle settimane però il lavoro del tecnico romano ha iniziato a dare frutti. La Ternana ha ritrovato certezze, soprattutto in fase offensiva, dove i nuovi innesti hanno portato entusiasmo e soluzioni alternative.
Tra le sorprese più liete c’è senza dubbio Edgar Dubickas. L’attaccante lituano, arrivato nell'ultimo giorno di mercato, ha già lasciato il segno con tre gol nelle ultime quattro partite. Ha colpito contro Rimini, Torres e Pontedera, risultando decisivo nel dare peso e profondità al reparto avanzato. La sua capacità di attaccare la profondità e di farsi trovare pronto negli ultimi sedici metri sta diventando una risorsa fondamentale per Liverani.
Dubickas non è l’unico protagonista: Ferrante sembra aver trovato la condizione giusta, mentre la squadra in generale ha prodotto nove gol in sei gare, un bottino che testimonia la ritrovata brillantezza offensiva.
Se l’attacco convince, la difesa continua a destare qualche preoccupazione. Sono sei i gol incassati finora, con una media di uno a partita. L’unico clean sheet risale al match casalingo contro il Carpi, chiuso sul 2-0 senza particolari sofferenze.
Gli altri incontri hanno però mostrato una fragilità diffusa, frutto più di disattenzioni che di reali limiti strutturali. I gol subiti sono spesso arrivati da errori di concentrazione, leggerezze nella marcatura o nella gestione della palla. Liverani lo ha sottolineato anche ieri sera: l’approccio al secondo tempo contro il Pontedera è stato troppo morbido e al 65’ Scaccabarozzi ha punito la disattenzione difensiva riportando il punteggio in parità. Un episodio che si somma a quello visto contro la Torres, dove l’ingresso in gara era stato molle e solo la reazione della ripresa aveva permesso di raddrizzare la situazione.
Più che un problema di singoli, la fragilità difensiva sembra essere legata alla tenuta mentale. La squadra non riesce ancora a mantenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti. Le seconde palle, le preventive, le marcature in area restano dettagli sui quali Liverani dovrà insistere. È vero che il tempo gioca a favore delle Fere, perché il gruppo si allena insieme da appena un mese, ma è altrettanto vero che non sempre sarà possibile recuperare uno svantaggio o ribaltare una partita. Per puntare in alto servirà maggiore solidità e un approccio più uniforme.
Il bicchiere, al momento, è comunque mezzo pieno. La Ternana ha cambiato marcia, ha ritrovato fiducia nei propri mezzi e può guardare con più ottimismo al futuro. Il calendario offre ora una sfida di grande prestigio: sabato ci sarà la trasferta sul campo del Ravenna, attuale capolista. Un banco di prova di assoluto livello, che misurerà ambizioni e maturità di un gruppo ancora in costruzione.
Fabio Liverani, nonostante le difficoltà iniziali, ha mantenuto una linea chiara: dare identità alla squadra attraverso il gioco, responsabilizzare i nuovi e reinserire progressivamente chi era rimasto ai margini. Il tecnico ha chiesto pazienza, consapevole che il processo di amalgama richiede settimane, se non mesi. La risposta dei giocatori, almeno nelle ultime quattro partite, è stata positiva.