La Ternana volta pagina. Con un comunicato ufficiale dai toni netti, il club rossoverde ha annunciato che la famiglia Rizzo, tramite il nuovo Amministratore Unico Fabio Forti, ha “finalmente preso in mano la conduzione della Ternana Calcio”, segnando un punto di rottura evidente con il recente passato e con una fase societaria definita senza mezzi termini come caotica.
"La famiglia Rizzo, tramite il nuovo Amministratore Unico, ha preso finalmente in mano la conduzione della TERNANA CALCIO, da portare avanti con uomini di propria fiducia, nel segno della trasparenza, della assoluta indipendenza e della sostenibilità economica.
Niente più collaboratori discussi nel mondo del calcio, né contratti faraonici, né figure non riconducibili all’azionista.
Le parole d’ordine, per il bene solo e soltanto sportivo della TERNANA, saranno compostezza ed equilibrio, anche finanziario.
Questo significa che la famiglia Rizzo è disposta ad interessarsi della società calcistica, ma a determinate condizioni.
Intanto, il Dott. Forti è sul punto di officiare l’Avv.ssa Tortorella, che andrà a rafforzare il collegio difensivo, delegato ad impugnare la decisione che ha inferto al Club 5 punti di penalizzazione, da imputare alla precedente gestione.
In queste ore, sempre il nuovo AU, di concerto con la famiglia, sta anche cercando di impostare un serio programma di riequilibrio dei conti e dei costi di funzionamento della TERNANA CALCIO.
In ogni caso, è intenzione della proprietà compiere tutti i passi necessari, per poter fare calciomercato, pure in entrata, nel rispetto del principio di ragionevolezza e delle indicazioni tecniche fornite esclusivamente dal Mister, Fabio Liverani.
L’augurio è che nessuno intenda frapporsi, con iniziative strumentali, alla prosecuzione del cammino ormai avviato, per superare definitivamente il caos gestorio che da anni connota in negativo la vita sociale del Club.
Altrimenti, la famiglia Rizzo si riterrà libera di adottare le determinazioni obbligate del caso, non prendendo neppure in considerazione la possibilità di consegnare la TERNANA CALCIO all’ennesimo imprenditore, che, secondo copione, potrebbe di nuovo rivelarsi incapace di garantire un futuro di stabilità al club.
Di certo, chiunque si opporrà direttamente o indirettamente al risanamento della società ad opera della famiglia Rizzo si assumerà la responsabilità delle conseguenze delle proprie azioni nei confronti dei tifosi e della città tutta".
Il cuore politico del comunicato è racchiuso in una frase: “L’augurio è che nessuno intenda frapporsi, con iniziative strumentali, alla prosecuzione del cammino ormai avviato”. Un riferimento tutt’altro che generico.
Secondo quanto emerso nei giorni scorsi, infatti, la ex amministratrice unica Tiziana Pucci avrebbe inviato lettere a dipendenti con ruoli di responsabilità, chiedendo di essere tenuta informata sulle evoluzioni societarie e sulle decisioni assunte, ritenendosi ancora pienamente in carica in virtù della normativa sulla crisi d’impresa e sull’insolvenza.
Non solo. Anche il sindaco unico Rodolfo Fiumara avrebbe scritto a Fabio Forti, sostenendo che la revoca del precedente amministratore unico, deliberata dagli azionisti, necessitasse dell’approvazione del giudice del Registro delle imprese, ritenendo non sufficiente la semplice iscrizione alla Camera di Commercio.
Per quanto riguarda il calcio giocato, la Ternana ha chiuso il 2025 con un pareggio a reti bianche sul campo della Pianese. Uno 0-0 maturato in condizioni di evidente difficoltà, con le Fere rimaste in dieci uomini dal 27’ del primo tempo per l’espulsione di Vallocchia, episodio che ha inevitabilmente condizionato l’andamento della gara. Un punto che consente ai rossoverdi di archiviare il girone d’andata al nono posto, a quota 23 punti, posizione che fotografa solo in parte il reale rendimento della squadra di Fabio Liverani.
Senza la penalizzazione di cinque punti, infatti, la Ternana sarebbe salita a 28, mentre sarebbero stati addirittura 31 i punti complessivi considerando anche i tre punti conquistati sul campo contro il Rimini, poi cancellati a seguito dell’esclusione del club romagnolo dal campionato. Un quadro che alimenta inevitabili rimpianti, ma che allo stesso tempo certifica come, al netto delle vicende extracampo, la squadra abbia mantenuto una competitività coerente con gli obiettivi stagionali.
Nel comunicato ufficiale, la società ha fatto riferimento anche al calciomercato, con il rischio legato alla richiesta presentata dall’ex amministratrice unica Tiziana Pucci alla Camera di Commercio per l’apertura della procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa. Un passaggio che, se attivato formalmente, potrebbe avere riflessi diretti sulla possibilità di operare sul mercato.
Le NOIF (Norme Organizzative Interne della FIGC), infatti, sono molto chiare. L’articolo 90, che disciplina i controlli economico-finanziari, al comma 7 ter stabilisce che: “Nel caso in cui le società di Serie B e di Serie C abbiano presentato domanda di accesso agli istituti di regolazione della crisi o dell’insolvenza previsti dal D.lgs. n. 14 del 12 gennaio 2019 e successive modifiche, che presuppongano procedure in continuità aziendale diretta, la Co.Vi.So.C. dispone la non ammissione alle operazioni di tesseramento dei calciatori per le successive sessioni di mercato, fino all’omologazione della competente Autorità giudiziaria”. Il club, tuttavia, come specificato ufficialmente, si sta muovendo su tutti i fronti necessari per garantire una regolare finestra di mercato alla squadra di mister Liverani.