Ancora una notte di tensione lungo la linea ferroviaria umbra, ancora una volta l’obiettivo era il rame. Alla stazione di Fossato di Vico, nei giorni scorsi, i Carabinieri sono riusciti a sventare un tentato furto di bobine di rame ai danni di un deposito ferroviario, cogliendo i malviventi praticamente sul fatto durante un servizio di controllo notturno.
L’episodio si inserisce nel più ampio quadro dei controlli straordinari del territorio disposti dalla Compagnia dei Carabinieri di Gubbio, intensificati nelle ultime settimane su tutta l’area eugubino–gualdese e sulla fascia appenninica, con particolare attenzione ai reati predatori e ai furti di materiali metallici, sempre più frequenti e dannosi.
Tutto è iniziato quando i militari della Stazione dei Carabinieri di Fossato di Vico, durante un ordinario servizio di perlustrazione notturna, hanno notato un furgone sospetto parcheggiato nei pressi dello scalo ferroviario. Un dettaglio apparentemente marginale, ma sufficiente a far scattare l’intervento.
Avvicinandosi all’area del deposito, i Carabinieri hanno sorpreso alcuni soggetti che, approfittando del buio, si erano introdotti all’interno della struttura con l’intento di impossessarsi delle bobine di rame custodite nello scalo. A quel punto il controllo si è trasformato in un vero e proprio blitz.

“Alla vista dei militari i soggetti si sono dati alla fuga disperdendosi lungo i binari”, spiegano fonti dell’Arma. Una corsa precipitosa, favorita dall’oscurità e dalla conformazione del luogo, che ha consentito ai malviventi di far perdere le proprie tracce.
La scelta di fuggire lungo i binari ferroviari lascia intuire una conoscenza non superficiale della zona. Non si tratterebbe, dunque, di un’azione improvvisata, ma di un colpo pianificato con attenzione, come spesso accade nei furti di rame, che richiedono mezzi adeguati, tempi rapidi e un’organizzazione alle spalle.
Il rame resta infatti uno dei materiali più ambiti dalla criminalità predatoria per il suo alto valore sul mercato nero, e i depositi ferroviari rappresentano da anni una delle principali “miniere” illegali per i ladri specializzati.
Le verifiche condotte immediatamente dopo l’intervento hanno permesso ai Carabinieri di accertare che il furgone utilizzato dai malviventi era stato rubato poche ore prima a Bastia Umbra. Un ulteriore elemento che rafforza l’ipotesi di un’azione organizzata e non estemporanea.
Grazie all’intervento tempestivo dei militari, il mezzo è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario, evitando ulteriori danni oltre a quelli già subiti per il furto del veicolo. Un risultato importante, che conferma l’efficacia del controllo del territorio anche sul fronte dei reati connessi alla criminalità mobile.
Dopo la fuga dei ladri è scattata una complessa attività investigativa per risalire all’identità dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso e puntano a ricostruire non solo la dinamica precisa del tentato furto, ma anche l’intera rete eventualmente coinvolta.
Gli inquirenti stanno analizzando ogni elemento utile: le modalità di accesso al deposito, i percorsi di fuga, i movimenti del furgone nelle ore precedenti al tentato colpo e l’eventuale presenza di altri complici nelle vicinanze pronti a intervenire.
“L’obiettivo è identificare tutti i soggetti coinvolti e chiarire se si tratti di una banda già attiva sul territorio”, trapela dagli ambienti investigativi.
Il tentato furto di Fossato di Vico riporta l’attenzione su un problema ormai strutturale: quello dei furti di rame, che non comportano soltanto gravi danni economici per le aziende e per le infrastrutture pubbliche, ma anche seri rischi per la sicurezza.
Nel caso delle ferrovie, la sottrazione di cavi e bobine può compromettere impianti di segnalazione, linee elettriche e sistemi di sicurezza, con conseguenze potenzialmente gravissime per la circolazione dei treni e per l’incolumità dei viaggiatori.
L’operazione dei Carabinieri di Fossato di Vico è anche il frutto dei servizi straordinari di pattugliamento disposti dalla Compagnia di Gubbio, che negli ultimi mesi ha rafforzato la presenza sul territorio in risposta all’aumento dei reati predatori.
Questi controlli mirati stanno interessando non solo i centri abitati, ma anche le aree isolate, industriali e infrastrutturali, ritenute particolarmente esposte all’azione delle bande specializzate.
L’episodio, pur nella sua gravità, offre anche un segnale positivo alla cittadinanza. La rapidità dell’intervento, la messa in fuga dei malviventi e il recupero del mezzo rubato dimostrano l’efficacia del dispositivo messo in campo e la capacità di risposta immediata delle forze dell’ordine.
A Fossato di Vico, come in tutta la fascia appenninica, resta alta l’attenzione su fenomeni che, oltre a colpire economicamente le strutture pubbliche e private, alimentano un senso diffuso di insicurezza. Il lavoro dei Carabinieri rappresenta in questo contesto un punto di riferimento fondamentale per la tutela del territorio.

Mentre proseguono le indagini per risalire agli autori del tentato furto, l’area ferroviaria di Fossato di Vico e l’intera zona restano sotto osservazione. L’obiettivo è duplice: prevenire nuovi episodi e disarticolare eventuali gruppi criminali che operano tra Umbria e regioni limitrofe.
Il messaggio che emerge dall’operazione è chiaro: i controlli continueranno, e chi tenta di colpire infrastrutture strategiche come le ferrovie dovrà fare i conti con una presenza sempre più capillare delle forze dell’ordine sul territorio.