20 Nov, 2025 - 18:30

TAR Umbria, il caso Athena riapre la partita sui centri migranti a Terni: Prefettura obbligata al riesame in 30 giorni

TAR Umbria, il caso Athena riapre la partita sui centri migranti a Terni: Prefettura obbligata al riesame in 30 giorni

Athena S.r.l., esclusa dalla gara per la gestione dei centri di accoglienza migranti in provincia di Terni, ha ottenuto dal Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria l’accoglimento della propria istanza cautelare. Il TAR Umbria, presieduto da Pierfrancesco Ungari, ha ordinato alla Prefettura di Terni il riesame motivato dell’esclusione entro 30 giorni. Il ricorso, patrocinato dall’avv. Maria Di Paolo, vede contrapposti Athena al Ministero dell’Interno e all’Arci Solidarietà Terni Odv Ets, difesi dagli avvocati Romina Pitoni e Giorgio Moricciani. La discussione di merito è stata fissata al 24 febbraio 2026. In attesa della decisione definitiva, la gestione dei centri di accoglienza resta temporaneamente sospesa, lasciando aperta una fase di incertezza per il sistema locale di accoglienza e integrazione.

Gara dei centri di accoglienza a Terni: numero di posti e contestazioni sull’offerta

La vicenda riguarda la gara per la gestione dei centri di accoglienza migranti, con una base di circa 500 posti e la possibilità di variazioni percentuali in aumento o diminuzione in base ai flussi migratori. L’esclusione di Athena S.r.l. era motivata da presunte modifiche “non ammissibili” sull’offerta dei posti.

Il TAR Umbria, con l’ordinanza del 18 novembre 2025, ha chiarito che il numero dei posti non costituisce elemento essenziale né per il punteggio tecnico né per quello economico. Contano invece il ribasso percentuale e la qualità del servizio offerto agli ospiti dei centri di accoglienza.

Altri partecipanti alla gara hanno presentato variazioni simili: Laboratorio Idea ha incrementato i posti da 213 a 328, mentre Arci Solidarietà Terni è passata da 213 a 310. Il Collegio giudicante ha sottolineato che l’immodificabilità dell’offerta non può costituire motivo di esclusione automatica se altri concorrenti hanno effettuato variazioni significative dopo la presentazione dell’offerta.

L’ordinanza del TAR e le linee guida per la Prefettura di Terni

Secondo il TAR Umbria, la modifica del numero di posti non compromette la sicurezza o l’efficienza del servizio. La struttura dell’accordo quadro consente alla Prefettura di Terni di assegnare gli ospiti a operatori idonei in caso di esigenze particolari, quali ordine pubblico o specificità di genere o religiosa, anche derogando alla graduatoria.

Il Tribunale evidenzia che le verifiche sulla disponibilità degli immobili devono essere effettuate prima della stipula del contratto, e non prima dell’aggiudicazione, evitando esclusioni basate su formalismi burocratici. Questa interpretazione mira a garantire la trasparenza delle procedure e la parità di trattamento tra i concorrenti.

L’ordinanza impone quindi alla Prefettura di Terni un riesame motivato e dettagliato, in grado di tutelare sia il diritto degli operatori economici sia il buon funzionamento dei centri di accoglienza migranti sul territorio. La prossima udienza di merito del 24 febbraio 2026 sarà determinante per definire le responsabilità e la corretta gestione del servizio.

Implicazioni per il sistema locale di accoglienza e integrazione

La decisione del TAR Umbria rappresenta un momento cruciale per l’intero sistema locale di accoglienza e integrazione sociale. Il caso dimostra come la gestione dei centri per migranti richieda un equilibrio tra rigidità burocratica e flessibilità operativa, considerando le variabili dei flussi migratori e le esigenze delle comunità ospitanti.

L’esito della discussione di merito influenzerà non solo Athena S.r.l., ma anche gli altri operatori del settore, la Prefettura di Terni e le associazioni coinvolte nella gestione dei centri di accoglienza, come l’Arci Solidarietà Terni Odv Ets. In attesa della decisione definitiva, la vicenda mette in luce la necessità di procedure chiare, trasparenti e coerenti, a tutela della sicurezza dei migranti e della qualità del servizio offerto.

In conclusione, la gestione dei centri di accoglienza migranti in provincia di Terni resta sospesa, mentre il TAR Umbria fissa un precedente sull’interpretazione delle regole di gara, sottolineando l’importanza della trasparenza, dell’equità e della corretta applicazione dei criteri amministrativi. Il 24 febbraio 2026 segnerà un passaggio fondamentale per stabilire le condizioni future di accoglienza e integrazione nel territorio ternano.

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Federico Zacaglioni
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