22 Nov, 2025 - 20:00

Tagli al Pnrr per le Comunità Energetiche Rinnovabili. De Luca chiede al Governo di rivedere le proprie decisioni

Tagli al Pnrr per le Comunità Energetiche Rinnovabili. De Luca chiede al Governo di rivedere le proprie decisioni

Preoccupano molto i tagli annunciati dal Governo a seguito della revisione e riallocazione delle risorse del Pnrr relativamente alla realizzazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Anche dall'Umbria vengono espresse forti preoccupazioni al riguardo e l'assessore regionale all'Energia e all'Ambiente, Thomas De Luca, ha voluto rivolgere un appello al Governo affinché faccia marcia indietro.

Che cosa comporterà la revisione dei fondi

Il MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Eenergetica ha diffuso una nota in cui chiarisce la misura, che per le comunità energetiche rinnovabili si rivelerà particolarmente drastica. La revisione è nata sulla scorta di quello che la nota del Ministero definisce "un contesto caratterizzato da vincoli temporali particolarmente stringeti fissati a livello europeo".

In questo scenario i fondi destinati alle Cer passano così dagli iniziali 2,2 miliardi di euro agli attuali 795,5 milioni della rimodulazione. Una cifra che solleva molte incognite. Il Ministero, relativamente ai progetti già presentati ha chiarito che gli stessi, dopo l'istruttoria tecnica e amministrativa, se ritenuti idonei verranno ammessi a finanziamento. Ma data la scure che è calata sulle risorse, potrebbero verificarsi casi di progetti valutati positivamente ma ritenuti non ammissibili per mancanza di fondi. In questo secondo caso il Mase spiega che saranno tenuti in considerazione "ai fini di eventuali scorrimenti anche in relazione a successive ed eventuali integrazioni finanziarie". Ma se tali scorrimenti e integrazioni non dovessero intervenire, che cosa ne sarà dei progetti idonei? In molti se lo stanno chiedendo.

De Luca: "Comunità rinnovabili sono pilastro della transizione energetica in Umbria"

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un modello innovativo che permette a enti pubblici, imprese e cittadini di unirsi per produrre, consumare e gestire energia proveniente da fonti rinnovabili a livello locale. Una innovazione che permette di ridurre i costi energetici e abbattere le emissioni di gas serra, riducendo al contempo la dipendenza da fonti fossili. Un modello su cui l'Umbria ha puntato come leva per la transizione energetica.

"Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un pilastro fondamentale della politica energetica della Regione Umbria. Come Giunta manifestiamo grande preoccupazione" ha affermato in proposito De Luca. I tagli prospettati colpirebbero in particolare i Comuni con meno di 50mila abitanti, con "un taglio retroattivo di 23 milioni, unito alla mancata concessione di una proroga attesa e considerata del tutto naturale".

Sul piatto, a pesare, c'è anche il Decreto Transizione 5.0 in merito all'individuazione delle aree idonee che impedisce alle Regioni di realizzare impianti nei 500 metri dai beni tutelati dal Codice dei Beni Culturali. "Una norma che, de facto, cancella la grande innovazione introdotta dalla Legge Energia regionale sulle Cer, che garantisce la qualifica di area idonea a ogni progetto destinato alle comunità energetiche e finalizzato ai loro fabbisogni" ha sottolineato l'assessore regionale.

L'appello al Governo e l'annuncio: "Dalla Regione faremo tutto il possibile per compensare i tagli"

De Luca lancia un appello al Governo "affinché riveda le proprie decisioni sia in merito alle risorse del Pnrr sia riguardo alla definizione delle aree idonee. Le Cer - spiega - sono infrastrutture strategiche, non solo per la produzione energetica ma anche per il bilanciamento dei consumi sulla rete di distribuzione. Ogni semplificazione e incentivo rappresenta un investimento e non una spesa". "Inconcepibile" l'intervento prospettato dal Ministero che, sostiene, arrecherebbe "danni incalcolabili su famiglie e imprese".

L'impegno della Regione, conclude De Luca, sarà orientato a mettere in campo "tutto il possibile per compensare i tagli decisi dal Governo" anche contemplando una "riprogrammazione dei fondi europei e da un’attenta valutazione delle opportunità offerte dalla Mid Term Review sugli interconnettori energetici, attualmente in fase di analisi".

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Sara Costanzi
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