20 Nov, 2025 - 22:15

Sweet Pampepato 2025, Terni accende la festa del gusto: presentata la seconda edizione del festival dedicato al Pampepato IGP

Sweet Pampepato 2025, Terni accende la festa del gusto: presentata la seconda edizione del festival dedicato al Pampepato IGP

Questa mattina è stato presentato ufficialmente Sweet Pampepato 2025, il festival che dal 21 al 23 novembre trasformerà il centro storico di Terni in un polo diffuso dedicato al Pampepato di Terni IGP e alle eccellenze dolciarie italiane. Istituzioni, partner e produttori hanno illustrato un programma denso di degustazioni, showcooking, laboratori per bambini, installazioni scenografiche e momenti culturali. La seconda edizione torna con un’impostazione più strutturata, puntando a rafforzare il ruolo del dolce simbolo della città come asset identitario e leva di promozione territoriale. Terni, intanto, si prepara all’avvio: da domani Sweet Pampepato accenderà tre giorni di festa.

Sweet Pampepato 2025, la strategia istituzionale: identità, territorio e valorizzazione del Pampepato IGP

La presentazione ufficiale si è svolta nella sala consiliare Secci della Provincia di Terni, dopo una prima tappa a Palazzo Donini a Perugia. Il festival, promosso da Confartigianato Terni, si inserisce nel programma di iniziative finalizzate a valorizzare il Pampepato IGP come eccellenza culturale e gastronomica dell’Umbria.

Ad aprire gli interventi è stato il presidente di Confartigianato Terni, Mauro Franceschini, che ha richiamato l’importanza della manifestazione per l’economia cittadina e regionale. Franceschini ha osservato che “questa manifestazione va oltre il semplice tributo alla tradizione - è un vero strumento di promozione territoriale che aprirà le porte alle festività natalizie con un nuovo volto”. Una lettura che rafforza il ruolo del Pampepato IGP come prodotto bandiera del territorio.

L’assessora regionale Simona Meloni ha sottolineato il carattere esperienziale di Sweet Pampepato e il valore della certificazione IGP per il posizionamento del prodotto. Ha ricordato come il dolce ternano abbia raggiunto Osaka ed esordito in uno spot istituzionale dell’Umbria, affermando che “tutti dobbiamo indossare con orgoglio i colori della nostra regione”. Meloni ha confermato il sostegno della Giunta alla filiera dei produttori e ai progetti che rafforzano la competitività territoriale.

La presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, ha definito il Pampepato un elemento identitario centrale. “Il cibo è il linguaggio attraverso il quale ogni territorio racconta la propria storia e la propria identità”, ha dichiarato, ribadendo il valore del lavoro organizzativo per questa seconda edizione.

Un’analisi più ampia è arrivata dal segretario generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, che ha inquadrato il festival come strumento di narrazione territoriale: “Non si tratta semplicemente di mettere in vetrina un dolce - piuttosto di usare la gastronomia come linguaggio narrativo per raccontare chi siamo e invitare il mondo a scoprire l’Umbria”. Una prospettiva che salda turismo, investimenti e branding territoriale.

L’assessora al Commercio del Comune di Terni, Stefania Renzi, ha richiamato la dimensione emotiva della manifestazione: “Vedere le immagini della prima edizione mi ha commosso - il Pampepato non appartiene solo a Terni, ma rappresenta un simbolo dell’intera Umbria”. Renzi ha invitato a concentrarsi sulle opportunità di crescita condivise, sottolineando il valore di un evento aggregante per il tessuto cittadino.

Il vicepresidente della Provincia di Terni, Francesco Maria Ferranti, ha espresso soddisfazione per il patrocinio e per la direzione intrapresa. “Attraverso questo prodotto abbiamo l'opportunità di raccontare un intero territorio e costruire un brand turistico umbro veramente riconoscibile a livello nazionale”. Ferranti ha aggiunto che “Sweet Pampepato è una ghiotta opportunità per promuovere Terni e le eccellenze del nostro territorio, grazie alla capacità di partire dal dolce per eccellenza della tradizione familiare e farne un prodotto turistico e promozionale”. Un auspicio coerente con la proposta di realizzare un brand unico regionale, connesso alle altre eccellenze come San Valentino e la Cascata delle Marmore.

La filiera del Pampepato IGP, la forza degli artigiani e lo storytelling della tradizione

La dimensione produttiva del festival è stata valorizzata attraverso la testimonianza dei protagonisti della filiera. Carlo Gentili, in rappresentanza della Fondazione Carit, ha definito il dolce come un patrimonio culturale e artigianale di grande valore: “Il Pampepato è molto più di un dolce - è il racconto di storia, lavoro e dedizione attraverso le mani di chi lo prepara con passione”. Un concetto che richiama la capacità del prodotto di raccontare l’Umbria oltre i canali tradizionali.

Ivana Fernetti della pasticceria Marchetti ha annunciato l’ingresso di nuovi artigiani certificati nella filiera IGP, un segnale importante per la vitalità del comparto. Tra loro Andrea Palmieri, che ha collegato la partecipazione al festival anche a un impegno sociale: “Voglio che una parte significativa di quello che guadagneremo in questi giorni vada al reparto Pediatria dell’ospedale - è il nostro modo di ringraziare la comunità che ci sostiene”. Una dichiarazione che intreccia solidarietà e identità produttiva.

Sul fronte organizzativo, il direttore di SGP Grandi Eventi, Stefano Pelliciardi, ha illustrato l’impianto generale della kermesse. “Piazza della Repubblica diventerà un palcoscenico dove i nostri produttori IGP dialogheranno con eccellenze provenienti da tutta Italia”, ha spiegato, anticipando la presenza di chef, maestri pasticceri ed esperti del settore. Nel programma figurano showcooking, degustazioni guidate, sfide tra professionisti, laboratori per bambini, installazioni scenografiche e il suggestivo processo al Pampepato. Annunciata anche la realizzazione di una maxi-scultura dedicata al Pampepato IGP, pensata come simbolo visivo della manifestazione.

La città è pronta ad accogliere famiglie, visitatori e operatori del settore. Sweet Pampepato 2025 non si limita a celebrare un prodotto, ma costruisce un racconto collettivo che mette al centro Terni, la sua storia e la sua capacità di rinnovarsi. Da domani, tre giorni di gusto, cultura e tradizione trasformeranno il centro storico in un laboratorio vivo di identità e partecipazione. La dolcezza, questa volta, è strategia.

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Federico Zacaglioni
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