Venerdì 8 agosto 2025, la sala consiliare del Palazzo Pretorio si è trasformata in una porta aperta verso un mondo sospeso tra realtà e leggenda. Qui, avvolto da un’atmosfera densa di attesa e curiosità, Euro Puletti ha presentato la seconda edizione del suo libro “Storie, leggende e misteri nel Parco di Monte Cucco”, edito dall’Accademia dei Romiti di Gualdo Tadino.
Un pubblico di circa sessanta persone, seduto sotto le antiche volte del palazzo, ha seguito con attenzione una narrazione che, più che una semplice presentazione editoriale, è parsa un viaggio collettivo dentro l’anima segreta del Monte Cucco.
Il volume, 125 pagine di racconti, ricostruzioni e immagini, è il risultato di quattro decenni di indagini, ricerche e interviste condotte da Puletti tra i paesi e i versanti del Parco del Monte Cucco.
“Ho ascoltato contadini, pastori, boscaioli – molti di loro discendenti da famiglie radicate qui da secoli – per salvare dall’oblio ciò che, altrimenti, si sarebbe perso per sempre”, ha raccontato l’autore.
Il libro raccoglie tradizioni, credenze e superstizioni popolari, tramandate di generazione in generazione dalla civiltà contadina e pastorale locale. Ne emerge un mosaico affascinante, a volte lacunosamente frammentato, altre contraddittorio, ma sempre animato dalla forza evocativa di storie che appartengono tanto al passato quanto all’immaginario presente.
Nelle pagine di Puletti, il Monte Cucco diventa protagonista e simbolo. Un gigante silenzioso che, nel corso dei secoli, ha visto scontri e incontri di forze antagoniste, ma che ha sempre finito per ricomporre l’armonia tra gli opposti.
“Il Cucco leggendario – ha spiegato l’autore – è un campo di battaglia e, al tempo stesso, un santuario naturale. È la montagna stessa a ricucire le fratture, a custodire l’equilibrio”.
La nuova edizione del libro porta con sé un importante lavoro di revisione e arricchimento. Giulia Marras ha curato l’impianto strutturale e testuale, mentre Anna Beni si è occupata dell’apparato iconografico, restituendo immagini e suggestioni che amplificano la forza narrativa dei racconti.
La prefazione è firmata da Rosaria Cozzolino, socio-antropologa di Accademia Medioevo, che offre una chiave di lettura scientifica e culturale dell’opera, inquadrando le leggende in un contesto antropologico più ampio.
La serata si è aperta con Francesca Mengoni, che ha letto “La favola del Diàntene di Monte Cucco”, scritta dallo stesso Puletti. Una scelta che ha immediatamente trasportato il pubblico in una dimensione sospesa, tra il reale e il fantastico.
Sul palco, oltre all’autore, sono intervenuti:
Mario Farneti e Luca Baldelli, che hanno introdotto i temi salienti del volume con competenza e passione
Natale Vergari, presidente dell’Università degli Uomini Originari di Costacciaro
Patrizia Lupini, vicesindaco di Costacciaro
Pierluigi Gioia, editore e presidente dell’Accademia dei Romiti
Paola Salciarini, assessore alla Cultura del Comune di Gubbio, che ha sintetizzato la serata e chiuso i lavori
Durante il suo intervento, Puletti ha condiviso con il pubblico aneddoti di ricerca sul campo: incontri con anziani pastori che narravano storie al lume di candela, esplorazioni in grotte e boschi alla ricerca di testimonianze materiali, lunghe camminate sui crinali del Cucco per ritrovare i luoghi esatti delle leggende.
“Ogni volta che credevo di aver raggiunto il cuore della storia – ha confidato – scoprivo che c’era un’altra voce, un altro dettaglio, un’altra sfumatura da inseguire”.
Il volume non sarà distribuito nelle librerie, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto.... Chi vorrà acquistarlo dovrà farlo durante le presentazioni pubbliche – la prossima sarà il 16 agosto alla Badia di Sitria – oppure contattando direttamente l’autore all’indirizzo europuletti@gmail.com.
Questa scelta mantiene un legame personale e diretto tra l’opera e il suo pubblico, trasformando ogni copia in un frammento di incontro e scambio umano.
La futura presentazione del 16 agosto avverrà in un altro luogo simbolico del Parco del Monte Cucco, la Badia di Sitria. Qui, il racconto delle storie e delle leggende troverà una cornice naturale e spirituale di straordinaria coerenza con i contenuti del volume.
Al termine della serata, l’assessore Paola Salciarini ha sottolineato come questo libro rappresenti un patrimonio culturale per l’intera comunità:
“Custodire le memorie orali, le storie e i misteri del Monte Cucco significa rafforzare l’identità di un territorio e trasmetterla alle nuove generazioni”.
La pubblicazione di Puletti è, in questo senso, un atto di salvaguardia e amore per la propria terra. Un’opera che parla tanto agli appassionati di storia e antropologia quanto a chi semplicemente vuole lasciarsi incantare dal fascino di luoghi antichi e di racconti che profumano di fuoco acceso e di boschi.
La presentazione di “Storie, leggende e misteri nel Parco di Monte Cucco” ha dimostrato come un libro possa essere più di un testo scritto: può diventare un ponte tra generazioni, un modo per riconoscersi parte di una narrazione collettiva.
In fondo, come ha detto Puletti salutando il pubblico: “Ogni storia che salviamo dall’oblio è come una stella che continua a brillare, anche quando sembra scomparsa dalla notte”.
E nella sera di Gubbio, tra le mura antiche del Palazzo Pretorio, quelle storie hanno brillato a lungo, pronte a viaggiare di voce in voce, di pagina in pagina, come meteore gentili nel cielo della memoria.