22 Dec, 2025 - 13:00

Stefania Proietti celebra la Sir Perugia: "La bandiera dell'Umbria sul tetto del mondo"

Stefania Proietti celebra la Sir Perugia: "La bandiera dell'Umbria sul tetto del mondo"

Un ruggito che attraversa l’Atlantico, una notte brasiliana che si tinge di bianco e nero e una certezza che diventa storia: la Sir Sicoma Monini Perugia è ancora sul tetto del mondo. A Belém, nel cuore del Brasile, i Block Devils firmano un’altra impresa leggendaria e conquistano il terzo titolo mondiale per club, travolgendo in finale gli Osaka Bluteon con un netto 3-0. Un successo che non lascia spazio a interpretazioni e che consacra definitivamente Perugia tra le grandi potenze del volley internazionale.

Il FIVB Volleyball Men’s Club World Championship 2025 diventa così l’ennesimo capitolo glorioso di una favola sportiva costruita con metodo, visione e continuità. Dopo i trionfi del 2022 e del 2023, la Sir torna a imporsi sul palcoscenico più prestigioso, dimostrando che non si tratta di un exploit isolato, ma di una dinastia sportiva capace di rinnovarsi e restare al vertice.

Una finale senza sbavature: Perugia domina Osaka

La sfida decisiva contro i giapponesi dell’Osaka Bluteon si apre subito nel segno dei Block Devils. Perugia gestisce i primi due set con autorità, imponendo ritmo, fisicità e qualità tecnica. Il momento più delicato arriva nel terzo parziale, quando Osaka prova a riaprire la gara punto su punto. È lì che emerge la maturità di una squadra abituata ai grandi palcoscenici: Perugia annulla più occasioni di parità, resta lucida e chiude il match, trasformando la pressione in energia vincente. Una vittoria costruita nei dettagli, nella solidità mentale e nella capacità di colpire nei momenti chiave. Una vittoria che vale il mondo.

Il trionfo in finale è il sigillo su un cammino impeccabile. Nella fase a gironi la Sir Sicoma Monini Perugia aveva già lanciato segnali chiarissimi, superando avversari di assoluto livello come Sada Cruzeiro, campione in carica, e Vôlei Renata. Successi spesso netti, maturati con una compattezza di squadra che ha coinvolto tutti i reparti: servizio incisivo, muro solido, difesa organizzata e un attacco capace di variare soluzioni e protagonisti.

Una superiorità emersa partita dopo partita, fino alla notte perfetta di Belém.

Giannelli MVP, Perugia regina anche nei premi individuali

A illuminare il mondiale perugino c’è la firma di Simone Giannelli, autentico faro della squadra. Il capitano bianconero viene incoronato MVP del torneo e miglior palleggiatore, oltre a mettere la sua griffe sull’ultimo punto della finale. Una leadership tecnica e carismatica che si riflette nei numeri e nella gestione dei momenti decisivi.

Ma il dominio della Sir si riflette anche nel dream team della competizione, che vede protagonisti altri pilastri perugini: i centrali Sebastián Solé e Agustín Loser, insieme all’opposto Wassim Ben Tara, confermando la profondità e la qualità di un roster costruito per vincere.

Lorenzetti e il progetto vincente dei Block Devils

Alla base di questo successo c’è la mano esperta di Angelo Lorenzetti, architetto di un progetto tecnico che continua a produrre risultati. Dopo la recente vittoria nella CEV Champions League 2025, il tecnico guida Perugia anche alla conquista del mondo, dimostrando come programmazione, identità e lavoro quotidiano siano le vere chiavi della continuità ad altissimo livello.

Un progetto che cresce nel tempo, si adatta, evolve e continua a primeggiare.

L’Umbria sul tetto del mondo: le istituzioni celebrano la Sir

Il valore del successo va oltre il campo e viene riconosciuto anche dalle istituzioni. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, sottolinea la portata storica del trionfo:
“È un risultato di grande rilievo sportivo che premia un lavoro serio e continuativo. In Brasile la Sir Perugia ha portato in alto la bandiera dell’Umbria sul tetto del mondo, con un percorso costruito su competenze, organizzazione e qualità tecnica”.

Proietti ribadisce poi il valore del progetto:
“La vittoria del mondiale per club è il frutto di un progetto costruito nel tempo, basato su programmazione e spirito di squadra. Alla società, allo staff e agli atleti rivolgo le mie congratulazioni per la professionalità con cui hanno rappresentato Perugia e l’Umbria in un contesto internazionale”.

Sport e territorio: un legame sempre più forte

Sulla storica impresa interviene anche l’assessora regionale Simona Meloni, che evidenzia il significato simbolico e identitario del tris mondiale:
“Il tris mondiale della Sir Perugia entra nella storia dello sport italiano ed europeo e conferma la forza di un progetto solido e ambizioso, profondamente legato alla regione. Vedere la bandiera dell’Umbria sul tetto del mondo è un’immagine potente, che racconta una regione capace di parlare al mondo attraverso lo sport”.

Meloni sottolinea inoltre il valore strategico della collaborazione tra Regione e club:
“Questa vittoria assume un significato ancora più forte perché arriva in una fase in cui la Regione ha attivato una collaborazione strutturata con la Sir. Attraverso il logo Cuore Verde d’Italia, che accompagna la squadra nelle competizioni internazionali, lo sport diventa uno strumento concreto di valorizzazione e attrattività dell’Umbria”.

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Lorenzo Farneti
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