19 Mar, 2025 - 12:08

La nuova stagione espositiva di Città di Castello parte con l'omaggio al grande critico Vittorio Brandi Rubiu

La nuova stagione espositiva di Città di Castello parte con l'omaggio al grande critico Vittorio Brandi Rubiu

Città di Castello, patria di Alberto Burri, tra i più grandi artisti del Novecento, vanta una lunga tradizione artistica. La nuova stagione espositiva che prenderà il via questo sabato, 22 marzo, nell'Event Room della Pinacoteca Comunale offrirà uno spaccato di quella vivacità grazie a una prospettiva originale e di spessore. Quella del grande critico d'arte Vittorio Brandi Rubiu, un poliedrico intellettuale, autore e curatore, classe 1928, che ha accompagnato alcuni tra i più influenti e noti artisti di diverse generazioni. Un filone quello della critica d'arte storicamente poco esplorato e a cui il progetto tifernate si propone di dare una nuova luce e fruibilità.

Una mostra che rafforza il legame della città con il contemporaneo

A spiegare nel dettaglio la poetica del nuovo progetto espositivo è l'assessora alla Cultura del Comune di Città di Castello, Michela Botteghi. “La mostra su Vittorio Brandi Rubiu, curatore della monografia del 1975 e del primo contributo al catalogo generale di Alberto Burri, che rappresenta il fondamento della nostra anima contemporanea e di cui sarà esposta un’opera, è solo il primo degli eventi che prevediamo nel 2025 e sarà da apripista ad altri interessanti approfondimenti in una Event room, completamente rinnovata”.

Un evento che rafforza la connessione della città con l'arte contemporanea "in un contenitore che è custode della storia tifernate ma che in verità coinvolge in pieno la storia d’Italia. Avere un’apertura dal punto di vista disciplinare verso la critica d’arte come momento di riflessione per l’arte italiana e internazionale con una figura come quella di Vittorio Brandi Rubiu non fa altro che potenziare la ricchezza culturale e di pensiero che questa città offre agli abitanti e ai turisti. Per l’occasione anche la Event Room ha rinnovato la propria estetica con il colore guida del 2025 che invitiamo il pubblico a scoprire visitando la Pinacoteca” ha detto ancora Botteghi.

Il rapporto di Brandi Rubiu con Burri e Città di Castello

Brandi Rubiu è un nome legato indissolubilmente a Burri di cui curò la prima monografia nel 1975 e fu anche autore del primo contributo al catalogo nel 1963. Raccogliendo l'eredità del suo mentore Cesare Brandi, Brandi Rubiu ha collaborato ed affiancato sia i maestri che i giovani artisti 'ribelli'. Strinse collaborazioni con nomi di primo piano dell'arte del dopoguerra da Renato Guttuso a Edgardo Mannucci, passando per Afro Basaldella e Giorgio Morandi.

"Una ricerca che lo porta ad essere un testimone del proprio tempo - sottolinea il curatore Lorenzo Fiorucci - coniugando maestri già affermati con giovani artisti coevi fotografando, da vero critico militante, le evoluzioni e gli sviluppi linguistici dei maestri della nuova generazione. Tra questi ultimi Brandi Rubiu è tra i primi a recensire una mostra di Mario Schifano, e a dedicarsi con numerosi articoli a Mario Ceroli, Eliseo Mattiacci, ma anche Gino De Dominicis e soprattutto Pino Pascali al quale lega indissolubilmente il suo nome firmando la prima monografia del giovane scultore scomparso nel settembre del 1969”. 

Nella mostra alla Pinacoteca tifernate troveranno spazio opere provenienti dalla collezione privata di Brandi Rubiu oltre a una vasta costellazione di documenti, pubblicazioni, articoli e fotografie che testimoniano anche del rapporto con il suo maestro Cesare Brandi.

L'inaugurazione sabato 22 marzo

L'inaugurazione di 'VITTORIO BRANDI RUBIU: TRA ARTE E VITA. Documenti e opere da Burri a Pascali' si terrà sabato 22 marzo alle 11 e rimarrà aperta e visitabile fino al prossimo 2 giugno 2025. Numerose le gallerie e i collezionisti privati che hanno reso possibile l'esposizione tra cui la Galleria Delle Arti di Luigi Amadei, Galleria, Giampaolo Abbondio di Todi e alcuni prestatori privati di Roma. Importante anche il contributo di Marco Tonelli e Fabio Mariacci.

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Sara Costanzi
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