03 Oct, 2025 - 17:35

Stadio Renato Curi, 50 anni di storia: tutti i dettagli delle celebrazioni a Perugia

Stadio Renato Curi, 50 anni di storia: tutti i dettagli delle celebrazioni a Perugia

Il Perugia soffre sul rettangolo verde, ma fuori dal campo è pronto a vivere un momento storico. Il “Renato Curi” compie cinquant’anni e la città si prepara a festeggiare l’anniversario con un doppio appuntamento che unisce sport, memoria e identità collettiva.
Mentre la squadra biancorossa arranca in campionato, con appena tre punti conquistati in sette partite - frutto di tre pareggi e quattro sconfitte - il Comune di Perugia vuole restituire orgoglio ai tifosi celebrando il tempio del calcio umbro. Lo stadio non è solo cemento e gradoni, ma il simbolo di un popolo che ha vissuto gioie, illusioni e tragedie in quei novanta minuti capaci di segnare generazioni.

Gli appuntamenti del cinquantenario: tra memoria e passione

Il programma delle celebrazioni per i 50 anni del “Renato Curi” è stato pensato come un viaggio nella memoria collettiva di una città che si riconosce nel Grifo. Domenica 5 ottobre 2025, alle ore 11, nella prestigiosa Sala dei Notari di Palazzo dei Priori, prenderà il via il convegno “Curi 50, 50 anni insieme: uno stadio, una città, una storia di emozioni e passione”. Un titolo che riassume bene l’essenza dell’evento: raccontare lo stadio non solo come luogo sportivo, ma come vero e proprio teatro di vita.

All’incontro parteciperanno i protagonisti di ieri e di oggi. Ci saranno i giornalisti che hanno raccontato le imprese del Perugia, i tecnici e i progettisti che contribuirono alla nascita dell’impianto, i familiari dei grandi del Grifo scomparsi, ma anche gli ex campioni biancorossi che hanno reso immortale la squadra dei miracoli. Proprio quella formazione capace di sfiorare lo scudetto, imprimendo il nome del Perugia nel cuore degli appassionati di calcio italiani. La giornata sarà un mosaico di voci ed emozioni: dai tifosi storici agli speaker che hanno dato voce alle radiocronache, fino ai calciatori che hanno calcato l’erba del Curi tra vittorie indimenticabili e sconfitte brucianti. Una narrazione corale che rievoca la stagione culturale e politica degli anni Settanta, periodo irripetibile per la città e per la sua squadra.

Le celebrazioni proseguiranno martedì 7 ottobre 2025, alle ore 17, nello stesso stadio Curi. In quell’occasione sarà inaugurata una targa dedicata a Pierluigi “Piero” Frosio, il leggendario capitano biancorosso. La cerimonia avrà luogo nell’area degli spogliatoi, cuore pulsante della squadra, e vedrà la partecipazione di tifosi, ex calciatori e associazioni cittadine. Frosio non è stato solo un grande difensore, ma un punto di riferimento per intere generazioni, simbolo dell’identità calcistica perugina.

Due appuntamenti che uniscono ricordo e futuro, confermando come il Curi resti un pilastro della comunità, ben oltre i risultati sportivi. Un anniversario che rappresenta il riscatto di una città intera, capace di celebrare la sua storia anche nei momenti più difficili sul campo.

Renato Curi, la storia di un simbolo

Lo stadio porta il nome di Renato Curi, calciatore destinato a diventare leggenda. Nato a Montefiore dell’Aso, iniziò la sua carriera nel Giulianova, per poi approdare al Como in Serie B. A scovarlo fu Ilario Castagner, che lo volle con sé al Perugia nella stagione 1974-75. Fu protagonista della prima storica promozione dei biancorossi in Serie A, segnando anche reti decisive come quelle contro il Verona.

Il suo debutto nella massima serie avvenne il 5 ottobre 1975 contro il Milan. La sua carriera sembrava pronta a decollare: nel 1976 fu autore del gol che permise al Torino di vincere lo scudetto a scapito della Juventus, un episodio che entrò nella storia del calcio italiano e nelle radiocronache leggendarie di Sandro Ciotti ed Enrico Ameri.

Purtroppo, il destino gli riservò un epilogo drammatico. Il 30 ottobre 1977, durante un match di campionato contro la Juventus, Curi si accasciò improvvisamente a terra per un arresto cardiaco. Aveva appena 24 anni. La sua morte sconvolse l’Italia calcistica e segnò per sempre la città di Perugia. Poche settimane dopo, il 26 novembre, lo stadio comunale fu intitolato alla sua memoria, diventando così il “Renato Curi”. Da allora, ogni partita giocata in quello stadio è un tributo alla sua figura: un ragazzo semplice, diventato simbolo di passione e sacrificio, che ha incarnato lo spirito del Grifo.

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Lorenzo Farneti
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