27 Oct, 2025 - 11:00

Stadio-Clinica a Terni, la presidente del consiglio regionale Francescangeli contro la Regione: “Attacco alla città, ora torni la responsabilità istituzionale”

Stadio-Clinica a Terni, la presidente del consiglio regionale Francescangeli contro la Regione: “Attacco alla città, ora torni la responsabilità istituzionale”

In apertura della seduta odierna del consiglio comunale di Terni, la presidente Sara Francescangeli ha preso la parola con un intervento che ha toccato i temi più sensibili del confronto politico tra il Comune e la Regione Umbria sul progetto Stadio-Clinica.
Riprendendo la modalità usata la scorsa settimana dalla presidente del Consiglio regionale Sarah Bistocchi, Francescangeli ha voluto lanciare un duplice appello: da un lato “contro ogni forma di violenza, verbale o fisica”, dall’altro per “il ripristino del dialogo istituzionale” dopo il ricorso al TAR presentato da Palazzo Donini contro il progetto.

La presidente ha definito l’azione della Regione “un atto scorretto e un vile attacco alla città”, invitando tutte le forze politiche a “ritrovare un terreno comune di responsabilità e rispetto reciproco”.
Un passaggio finale, dedicato ai “colori della squadra in cui l’intera città si riconosce”, ha poi trasformato il tono dell’intervento in un richiamo identitario e comunitario, che va oltre la contrapposizione politica.

Appello contro la violenza e per un dialogo istituzionale

"Condanno anche io, fermamente - pare addirittura pleonastico affermarlo - ogni atto di violenza, sia essa verbale che fisica - ha affermato Francescangeli - Invito pertanto tutti ad abbassare i toni, ma anche ad elevare i termini del dialogo istituzionale, ormai completamente interrotto, a vantaggio, leggo dalle cronache, di incontri a latere le cui finalità non sfuggono a nessuno. Da cittadina ternana, voglio provare a dar voce ai sentimenti che serpeggiano da sei giorni in questa città, che forse non sono adeguatamente compresi né a Palazzo Donini né a Palazzo Cesaroni, a Perugia. La città ha accolto con profonda delusione e amarezza la decisione della Regione Umbria di sospendere un progetto di grande valore per il territorio, assunta senza un reale e leale confronto con l’amministrazione locale".

Per Francescangeli ternani umiliati dalla decisione regionale, che frena lo sviluppo 

I ternani - secondo la presidente del consiglio comunale che ha parlato in avvio di assemblea - si sentono "ancora una volta umiliati" da una scelta che frena uno sviluppo atteso e condiviso, e che ferisce il senso di partecipazione e fiducia dell’intera comunità.
"Questo perché - ha sostenuto - le istituzioni sono chiamate a perseguire il bene e l’interesse dei territori e mai dovrebbero piegarsi alle ideologie politiche, orientando le proprie azioni secondo le decisioni delle segreterie di partito".

Il richiamo all’unità e alla storia del progetto Stadio-Clinica

Francescangeli ha ricordato come il consiglio comunale, nel 2021, approvò all’unanimità delle forze politiche in esso rappresentate, la dichiarazione d’interesse pubblico per l’opera Stadio-Clinica.

"Ricordo l’intervento in Consiglio regionale dell’allora consigliere De Luca - ha chiarito - che riconosceva la necessità dell’intervento edilizio, auspicava la realizzazione dell’opera ed esortava la giunta regionale ad adoperarsi a tal fine. Ricordo l’impegno univoco di tanti, il lavoro trasversale, lo studio di questo ente per portare a compimento un’opera tanto importante per l’intera città. Ricordo anche che sono state rimosse, a favore della città, le cause di interesse imprenditoriale dell’attuale sindaco. Ricordo, altresì, che un nuovo consiglio comunale, questo, a giugno del 2025, ha conferito all’unanimità delle forze politiche in esso rappresentate, mandato al RUP, architetto Giorgini, per dare inizio all’iter e procedere alla stipula della convenzione Stadio-Clinica. Ma, sopra ogni altra cosa, voglio ricordare la speranza e l’attesa di un’intera città, di questa comunità, per la realizzazione di un’opera legittima, aspettativa di ripartenza e indiscutibile volano di crescita".

Francescangeli (AP): “La Regione ha agito con modalità omertose”

Secondo la presidente del consiglio comunale le reazioni, "in qualche caso anche scomposte ma sostanzialmente pacifiche", dell’intera città "sono ascrivibili semplicemente a una risposta commisurata a quanto subito. Non voglio entrare nel merito giuridico dell’azione intrapresa, che non cambierebbe in alcun modo, peraltro, la valutazione sulla condotta seguita dalla Regione".

Insomma, l’azione legale della Regione Umbria, con il ricorso al TAR è considerato dalla presidenza del consiglio comunale come uno schiaffo alla città. "E' stato proposto senza alcuna precedente interlocuzione, senza alcun dialogo istituzionale con il Comune di Terni, nei novanta giorni avuti a disposizione - stante anche il periodo di sospensione feriale dei termini - senza alcuna diffida formale o anche avvertimento informale. Anzi - ha detto ancora Francescangeli - con modalità, mi si consenta il termine colorito, omertose, a un giorno dalla scadenza del termine per l’acquisizione dell’efficacia della determina dirigenziale, si qualifica oltremodo scorretto da un punto di vista istituzionale. Ma, comprensibilmente, è stato vissuto dall’intera città come un vile atto di violenza a danno di tutti i ternani, un vero e proprio attacco alla crescita e al futuro di questa città".

La chiusura con l’appello alla responsabilità istituzionale e al dialogo con la città di Terni

La chiusura del suo intervento Francescangeli l'ha dedicata al recupero della responsabilità istituzionale e del dialogo, per ottenere il rispetto che la città di Terni, secondo capoluogo dell'Umbria, merita da parte della Regione.

"Per evitare che la violenza generi ulteriore violenza e che siano irrimediabilmente compromessi i rapporti tra i vari livelli di amministrazione locale - ha concluso la presidente del consiglio comunale - auspico un gesto di piena responsabilità istituzionale al fine di trovare una soluzione negoziata della questione, sussistendo tutte le condizioni legali, prima che ogni eventuale soluzione sia resa vana dagli ulteriori adempimenti di legge, come l’approvazione del piano sanitario regionale. Invito tutte le forze politiche che hanno già, in passato, manifestato un concomitante interesse per la realizzazione dello Stadio-Clinica a far convergere i propri sforzi verso una soluzione della vicenda a vantaggio della nostra intera comunità. Terni è il secondo capoluogo di questa regione, merita rispetto, come lo meritano i suoi cittadini e persino i colori di una squadra in cui l’intera città si unisce e si riconosce".

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Federico Zacaglioni
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